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Frammenti: Brasile_Maghreb

fotoAi Giardini della Filarmonica Romana mercoledì 6 luglio la Bossa Nova di Zé Galía, cantautore e chitarrista brasiliano, e Romarabeat un incontro fra artisti Rom dei Balcani e musicisti arabi (alcuni di essi provenienti dalla multietnica Orchestra d Piazza Vittorio): due culture che nel corso di millenni hanno condiviso suoni, ritmi e danza e si ritrovano nella Roma di oggi

Alle ore 23 le “Divagazioni Notturne” dell’artista francese Fabrice Denys (Fantazio)

Nato a Porto Alegre, Zé Galía è fra i più apprezzati cantautori e chitarristi brasiliani di oggi. Artista eclettico, unisce con originalità il racconto ai tanti stili musicali del suo paese, prima fra tutti la Bossa Nova su cui incentrerà il suo concerto in Sala Casella (ore 20) nella giornata di mercoledì 6 luglio dedicata nella prima parte al Brasile e realizzata in collaborazione con l’Ambasciata del Brasile. Zé Galía condurrà il pubblico nel Brasile di fine anni ’50, un momento politico e sociale di forte rinnovamento. Grazie al nuovo clima, il paese si trasforma in un grande laboratorio musicale: tra gli artisti dell’epoca Tom Jobim, fra i maestri assoluti di ciò che in breve sarebbe divenuta la Bossa Nova. Sua è la canzone Chega de Saudade, composta insieme a Vinícius de Moraes: trama morbida, chiaroscuri ritmici, accostamenti inaspettati… alla sua uscita nel 1958 questa canzone diede ufficialmente inizio alla Bossa Nova e il cantautore brasiliano partirà proprio da qui per riproporre i brani più amati e conosciuti di questo repertorio.

A seguire (ore 21.45 Sala Casella) Romarabeat: più che un concerto, un bellissimo progetto, dove due culture, quella araba e quella dei Balcani dei Rom, che nel corso dei secoli hanno condiviso un mondo di suoni, ritmi e danze, s’incontrano di nuovo nella Roma di oggi e, senza sapere perché, si riconoscono. Ne sono interpreti insieme al coro Taschler Voices, Ziad Trabelsi (oud), Houcine Ataa (voce), Paolo Rocca (clarinetto), Mitica Namol (fisarmonica), Florin Preda (cymbalom), Primiano Di Biase (tastiere), Petrica Namol (contrabbasso), Khaled Ben Salah (percussioni), alcuni di essi provenienti dalla multietnica Orchestra di Piazza Vittorio.

L’elemento alla base di questo progetto – raccontano gli stessi musicisti – è la sorpresa: la sorpresa che si legge nel volto del contrabbassista della periferia di Bucarest quando il ritmo della darbouka dai sobborghi di Tunisi lo incalza in una sfrenata danza di matrimonio. La sorpresa del musicista colto di Cartagine che, sciogliendo con il liuto raffinati melismi in una melodia raccolta ed estatica, sente la fisarmonica del lautar di Costanza che lo sostiene con un’intenzione nuova e magicamente adatta, come nessuno nella sua città aveva mai fatto prima. La sorpresa del cantore di sufi che intreccia per la prima volta la sua voce ispirata con la melodia di un clarinetto, come due linee architettoniche che si fondono nell’arabesco di una moschea. E infine la sorpresa degli uomini, che provenendo da latitudini distanti del mondo antico come la Tunisia e la Romania, incrociano oggi, qui, il loro destino di artisti. E, come era capitato ai loro padri in epoche remote nei ricchi palazzi dell’Oriente ottomano o nelle taverne di Salonicco, scoprono di avere una lingua comune”.

La giornata si concluderà con il secondo appuntamento di Divagazioni Notturne, brevi concerti alle ore 23 nella piccola e accogliente Sala Affreschi che concluderanno alcune giornate del Festival. Programma un po’ a sorpresa, insolito, a stretto contatto con i musicisti: questa volta toccherà Fabrice Denys (Fantazio), con il suo concerto ‘Oggetti musicali non identificati’: attualmente ‘pensionnaire’ di Villa Medici a Roma, questo artista è uso elaborare performance “improvvisate”, sempre in compagnia del suo contrabbasso e della sua voce, nelle varie lingue che ormai conosce: l’italiano, lo spagnolo, il cinese, l’inglese e il francese. I suoi spettacoli diventano situazioni in cui musica, performance teatrale e poetica si mescolano per scavare sempre più nei legami fra disturbi intimi e sociali.

Biglietti: singolo concerto 10 euro, per due concerti della stessa giornata 15 euro. Divagazioni notturne 3 euro.

Info e prevendite su www.filarmonicaromana.org,

email promozione@filarmonicaromana.org, tel 06 3201752

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mercoledì 6 luglio

BRASILE_MAGHREB

Sala Casella ore 20

NON SOLO BOSSA NOVA

Zé Galía voce e chitarra

Canti e musiche

della tradizione brasiliana

Aquarela do Brasil (Ary Barroso)

Copacabana (João de Barro/Alberto Ribeiro )

Manha de carnaval (Luiz Bonfá/Antônio Maria)

A felicidade (Tom Jobim/Vinícius de Moraes)

Eu sei que vou te amar (Moraes)

Chega de saudade (Jobim/Moraes)

Lobo bobo (Carlos Lyra/Ronaldo Bôscoli)

Corcovado (Jobim)

Desafinado (Tom Jobim/Newton Mendonça)

O barquinho (Roberto Menescal/Ronaldo Bôscoli)

Samba de uma nota só (Jobim/Mendonca)

Só danço samba (Jobim/Moraes)

Garota de ipanema (Jobim/Moraes)

Berimbau (Baden Powell/Vinícius de Moraes)

Águas de Março (Jobim)

in collaborazione con Ambasciata del Brasile

Zé Galía è nato a Porto Alegre, in Brasile, nel 1960. Nel 1978, si è diplomato in chitarra classica presso il Conservatório de Música Palestrina ed ha iniziato la carriera di compositore, cantante ed insegnante di chitarra. Si è laureato in Economia presso l’Universidade Federal do Rio Grande do Sul, nel 1981. Ha presentato il suo primo album da cantautore “Projeto Pixinguinha” nel 1984, esibendosi con la famosa samba-band “Fundo de Quintal”. A seguito del grande successo delle sue colonne sonore per le telenovelas di esportazione della TV Globo, ha realizzato il suo primo tour internazionale e si è trasferito in Europa. Tra i suoi lavori pubblicati vi sono produzioni discografiche, libri di poesia e manuali didattici nel campo della musica e dell’educazione finanziaria. Vive a Roma e, oltre ad esibirsi in concerti, è insegnante di chitarra e tiene conferenze e workshop in diversi paesi.

Sala Casella ore 21.45

ROMARABEAT

Il Maghreb incontra i Balcani

Ziad Trabelsi oud
Paolo Rocca clarinetto
Mitica Namol fisarmonica
Florin Preda cymbalom
Primiano Di Biase tastiere
Petrica Namol contrabbasso
Khaled Ben Salah percussioni


con Houcine Ataa voce

e il coro Taschler Voices

Musica della tradizione rom, balcanica,

classici del mondo arabo,

canzoni italiane e brani originali

Sala Affreschi ore 23

DIVAGAZIONI NOTTURNE

Fabrice Denys (Fantazio), contrabbasso e voce

Oggetti musicali non identificati’

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