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Festival Camille Saint-Saëns: ecco i primi due appuntamenti

Foto di Nikoleri
Foto di Nikoleri

Inaugurazione Festival

Sabato 24 settembre, ore 20

Venezia, Scuola Grande San Giovanni Evangelista

RECITAL DI MÉLODIES

Tassis Christoyannis baritono

Jeff Cohen pianoforte

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Domenica 25 settembre, ore 17

Venezia, Palazzetto Bru Zane

VIOLONCELLO ROMANTICO

Henri Demarquette violoncello

Suzana Bartal pianoforte

Programma completo consultabile sul sito bru-zane.com

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Dal 24 settembre al 3 novembre 2016 il Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française di Venezia dedica un festival alla figura del compositore Camille Saint-Saëns (1835-1921). Un ciclo di nove concerti che sarà l’occasione per scoprire aspetti finora sconosciuti del compositore, con interpreti quali Tassis Christoyannis, Jeff Cohen, Henri Demarquette, Jean-François Heisser, Philippe Bianconi, il Quartetto di Cremona, Andrea Lucchesini, il Trio Latitude 41, il Mozart Piano Quartet, l’Ex Novo Ensemble e i solisti della Chapelle Reine Elisabeth.

Il primo appuntamento in programma è per sabato 24 settembre alle 20, nell’ormai consueta cornice della Scuola Grande San Giovanni Evangelista; il baritono Tassis Christoyannis  e Jeff Cohen al pianoforte proporranno una selezione di  mélodies.

Saint-Saëns ha composto infatti più di centocinquanta mélodies: la prima nel 1841, a soli cinque anni e mezzo, e l’ultima nel 1921, qualche mese prima della morte. Un corpus molto vasto, in cui è possibile distinguere quattro cicli, che rientrano perfettamente nell’epoca d’oro della mélodie francese e che saranno rappresentati dai brani proposti in concerto.

A seguire, domenica 25 settembre alle 17, questa volta nella sala del Palazzetto Bru Zane, un secondo appuntamento dedicato al violoncello romantico, con protagonisti Henri Demarquette al violoncello e Suzana Bartal al pianoforte.

La produzione multiforme di Saint-Saëns ha ben presto annoverato pagine superbe per violoncello, tanto nella musica sinfonica che in quella da camera. La Suite per violoncello e pianoforte (1866) e la Sonata per violoncello e pianoforte n. 1 (1872), entrambe in programma, rivelano due diversi aspetti della scrittura del compositore: una rientra nel mondo della musica barocca; l’altra si confronta con la modernità del suo tempo.

Camille Saint-Saëns non potrebbe certo lamentarsi di essere sparito dalla storia della musica. La fama di alcune delle sue opere colloca il compositore addirittura prima di Gounod e Massenet per quanto riguarda la fortuna presso i posteri. Tuttavia molti tesori da lui composti oggi sembrano essere dimenticati dai programmi dei concerti. Chi conosce i suoi Quartetti e il Quintetto con pianoforte, o l’oratorio in lingua inglese The Promised Land, o le numerose mélodies con orchestra o con pianoforte, o ancora le opere Le Timbre d’argent, Ascanio, Proserpine o Déjanire? Dopo la pubblicazione di una parte della sua corrispondenza, il Palazzetto Bru Zane ha inciso le cantate da lui presentate ai prix de Rome del 1852 (Le Retour de Virginie) e de 1864 (Ivanhoé), e in seguito la «tragedia lirica» Les Barbares, del 1901. Ognuna di queste riscoperte è stata giudicata importante, ed è parso naturale che il Centro di musica romantica francese dedicasse un ciclo a questo artista così eclettico e imprevedibile, in cui vengono riproposte, in particolare, numerose sue pagine liriche.

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SAINT-SAËNS, ALCUNE NOTE BIOGRAFICHE

Orfano di padre, Saint-Saëns fu cresciuto dalla madre e da una prozia; fu quest’ultima a iniziarlo al pianoforte. Straordinariamente precoce, debuttò in concerto all’età di undici anni. Due anni più tardi, lo troviamo al Conservatorio di Parigi nelle classi di Benoist (organo) e poi di Halévy (composizione). Se per due volte fallì il concorso prix de Rome, nondimeno durante la sua carriera ottenne una quantità di riconoscimenti e nomine a vari incarichi istituzionali, tra cui l’elezione all’Académie des beaux-arts nel 1881. Virtuoso, organista della chiesa della Madeleine (1857-1877), fece grande impressione sui suoi contemporanei. Compositore fecondo e colto, si impegnò nella rivalorizzazione dei maestri del passato, partecipando alla realizzazione di edizioni delle opere di Gluck e di Rameau. Eclettico, difese tanto Wagner quanto Schumann. Da insegnante, ebbe tra i suoi allievi Fauré e Messager. In qualità di critico musicale, firmò numerosi articoli che attestano uno spirito forte e lucido, per quanto molto legato ai principi dell’accademismo. Fu questo stesso spirito a indurlo a fondare, nel 1871, la Société nationale de musique, e poi a darne le dimissioni il 1886.

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NOTIZIE UTILI

Info e Biglietteria

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Fax: + 39 041 52 42 049

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