Sarà la star del clarinetto Martin Fröst a inaugurare la 72esima stagione della IUC, l’Istituzione Universitaria Concerti, martedì 11 ottobre (ore 20.30 nell’Aula Magna della Sapienza) con un programma che spazia da Bruckner, a Weber a Brahms fino alle musiche Klezmer. Sul palco con il virtuoso del clarinetto, la Amsterdam Sinfonietta, considerata, a ragione, come una delle migliori orchestre da camera europee in circolazione.
Il virtuoso svedese del clarinetto, che vanta numerosi premi, incisioni (circa una ventina fra ECM, Sony Classical e Deutsche Grammophon) e collaborazioni con musicisti di fama internazionale, da Barbara Hannigan a Thomas Hampson a Janine Jansen, osannato dalla critica come esempio mirabile di virtuosismo e musicalità, ha fatto della sua versatilità e della sua eleganza una delle sue cifre stilistiche. Frost non conosce confini fra i diversi generi musicali e passa con disinvoltura dalla collaborazione con i gruppi folk alle orchestre da camera abituando il pubblico a performance create in collaborazione con registi e coreografi che vanno a scardinare la tradizionale idea di concerto classico.
Il concerto romano di Frost presenterà un programma quanto mai variegato che dal classico al klezmer sulla linea del suo recente cd Roots esempio lampante di come il clarinettista sia particolarmente attratto dall’eterogeneità musicale che mette in mostra con la sua personalità dirompente.
Frost si esibirà nel celebre Concerto n. 1 in fa minore per clarinetto op. 73 di Carl Maria Von Weber, capolavoro del periodo romantico, nell’Adagio dal Quintetto Wab 112 di Bruckner, nella Suite per archi JW 6/2 di Janacek e e proporrà una serie di danze popolari. Si va dalla celebre Danza ungherese n. 14 nella rielaborazione di Brahms alle Danze popolari rumene di Bela Bartòk, mentre potremo ascoltare le Danze klezmer n. 2 e 3 arrangiate da suo fratello Göran Frost. La Amsterdam Sinfonietta, che collabora con grandi musicisti classici come Valery Gergiev o Yo-Yo Ma, eclettica nei generi tanto quanto Frost, eseguirà musiche di Anton Bruckner e Leos Janacek diretta da Candida Thompson anche al violino.