venerdì, Marzo 29, 2024

Area Riservata

Tosca

fotoOpera lirica in tre atti
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Musica di Giacomo Puccini

Direttore Guillaume Tournaire
Regia Pete Brooks
Scene e costumi Laura Hopkins
Video Simon Wainwright
Luci Michele Cimadomo

Personaggi e interpreti principali:
Floria Tosca Cellia Costea
Mario Cavaradossi Antonello Palombi
Il Barone Scarpia  Alberto Gazale
Cesare Angelotti Alessandro Spina
Il Sagrestano Davide Bartolucci
Spoletta Marco Voleri
Sciarrone Omar Kamata

Orchestra Sinfonica “G. Rossini”
Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” Maestro del Coro Carlo Morganti
Coro Voci Biance “Artemusica” Maestro del Coro Angela De Pace

Nuovo Allestimento della Fondazione Teatro delle Muse

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Seconda opera in scena per la Stagione Lirica “Opera Ancona Jesi” al Teatro delle Muse è andata in scena Tosca di Giacomo Puccini, con un nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse.

Il teatro al completo ad ogni replica e sette minuti di applausi sono la testimonianza che la musica classica e l’opera suscitano emozioni forti e veicolano contenuti importanti. La Tosca di Puccini, una delle più famose e apprezzate opere del compositore che si distingue per la naturalezza e la veridicità della storia avvicinando il pubblico di ogni epoca ai suoi protagonisti.

Puccini ha connotato con estremo realismo la sua composizione, dal tocco delle campane delle chiese di Roma, alla canzone in romanesco. Ma è nel ritrarre umanamente i personaggi che emerge la straordinaria forza del compositore. Le suggestive partiture di Puccini dipingono Tosca come una donna dalle molte sfumature, con il suo amato Cavaradossi è vitale e appassionata ma allo stesso tempo insicura e gelosa, tanto da essere lei stessa a metterlo in pericolo. La toccante interpretazione del soprano Cecilia Costea restituisce questo personaggio apparentemente impavido ma profondamente fragile, un’eroina moderna che, vittima e carnefice per via dei propri sentimenti, affronta le avversità del suo tempo. Altrettanto intenso, ferino e implacabile è il barone Scarpia, interpretato dall’eccellente baritono Alberto Gazale, un personaggio introdotto e descritto dal suo celebre tema.

In questa mise en scène, all’indiscussa arte compositiva di Puccini si affianca l’abilità di un regista come Pete Brooks, che sposta l’ambientazione agli inizi del Novecento corredando ai costumi una scenografia fatta da sequenze grafiche e di viasual art, dal design futurista e costruttivista. Così il regista ha proiettato tutta la vicenda in un recente passato, rendendo cogente la drammaticità della storia, fatta di soprusi del potere e ingenuità del popolo, “in questo contesto – ha spiegato il regista – la storia di Tosca è quella emblematica di ogni artista che tenta ingenuamente e inutilmente di contrastare l’autoritarismo politico”.

Una Tosca splendida, esempio di come si può mantenere in primo piano la partitura lirica pur operando un riadattamento contemporaneo, per restituire suggestioni eterne e attuali.

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