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Il filo dell’acqua

Il 22 e 23 novembre, ore 21, al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’, Scandicci (FI)

Foto di Botticelli
Foto di Botticelli

produzione Arca Azzurra Teatro

di Francesco Niccolini

regia Roberto Aldorasi e Francesco Niccolini

con Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci

scene e video Antonio Panzuto

musiche originali Paolo Coletta

luci Marco Messeri

costumi Lucia Socci

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Martedì 22 e mercoledì 23 novembre, ore 21, al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci, quarto e ultimo appuntamento con la rassegna ‘Alluvione. 50 anni dopo’ promossa dalla Fondazione Teatro della Toscana. In scena Il filo dell’acqua, scritto da Francesco Niccolini, regia di Roberto Aldorasi e dello stesso Niccolini, con Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci.

Lo spettacolo segue tre voci per un canto che intreccia poesia, storia e la memoria di chi c’era. E poi la musica, i telegiornali, le opere d’arte, le voci, il pianto, tutto mischiato, vicino e lontano, in quello spaventoso e al tempo stesso meraviglioso momento in cui tutto quello che è normalità e quotidianità salta e diventa straordinario e condiviso.

Una produzione Arca Azzurra Teatro.

Cinquant’anni fa l’Arno fu protagonista di un’autentica guerra, che non abbiamo più smesso di combattere. Raccontare oggi quella storia, storia d’acqua e resurrezione, non è una banale cerimonia del ricordo, ma un rito collettivo e fondamentale, per chi – non dimenticando – vuole cercare i veri problemi e prevenire altra distruzione. Senza fatalismo. E senza dare colpa all’acqua.

Il filo dell’acqua, scritto da Francesco Niccolini, regia di Roberto Aldorasi e dello stesso Niccolini, in scena al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci martedì 22 e mercoledì 23 novembre, ore 21, con Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, è un racconto in forma di poema e rito collettivo che parla di cinquant’anni fa come fosse oggi, perché l’alluvione di Firenze, quel 4 novembre ’66, non fu la prima e non è stata l’ultima. Perché è stata anche l’alluvione di tutta la Toscana, l’acqua alta di Venezia, l’allagamento di mezza Italia: tutto in una notte. Si tratta del quarto e ultimo appuntamento con la rassegna ‘Alluvione. 50 anni dopo’ promossa dalla Fondazione Teatro della Toscana, dopo i successi al Teatro Niccolini di Firenze di Sotto una gran piova d’acqua…, Fincostassù e 4 novembre ’66.

Il filo dell’acqua”, spiegano i registi Roberto Aldorasi e Francesco Niccolini, “è la storia immensa di una catastrofe che poteva essere mille volte di più. Ma anche la storia di una catastrofe che, almeno in parte, poteva essere evitata. Un lungo racconto che non poteva essere affidato a una voce sola, perché storia corale, che parla di vita e di bene comune, di oblio e di umanità”.

Lo spettacolo corre lungo la cronaca di quei giorni: incalzante, ora dopo ora, di come in ventiquattr’ore piovve l’acqua di 100 giorni, di come la città non fu avvertita. Di più: minuto dopo minuto, l’ultima notte senza sapere, un risveglio da incubo, e ottanta ore di follia, raccontate mischiando ricordi, testimonianze, lettere, la voce di Sergio Zavoli in RAI, i titoli di giornali che mai arrivarono in edicola, semplicemente perché le edicole, in strada, non c’erano più. Giorni che sconvolsero l’Italia, da Venezia a Firenze. E la tragedia di una città abbandonata, che ogni cent’anni finisce sott’acqua.

Scandito dal ritmo perenne della pioggia, Il filo dell’acqua prende corpo: in scena due uomini, una donna, e un immenso aggrovigliarsi di oggetti travolti dall’acqua. Suoni, rumori, immagini, tutto che sprofonda. Insieme raccontano e restituiscono il ricordo di giorni orribili e meravigliosi. Sì, perché incredibilmente – nella mente di tutti i protagonisti – quei momenti restano allo stesso tempo i giorni dell’umiliazione e della meraviglia, del furore e dell’entusiasmo, dell’indignazione e della solidarietà. Del lutto e della rinascita. Come al solito, tutto mischiato.

Parliamo di Firenze”, concludono Aldorasi e Niccolini, “dei suoi ponti, della sua gente. E di un Paese, l’Italia, che da molti anni non riesce a interrompere questa lunga, terribile, umiliante corruzione del proprio corpo. E della propria anima”.

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Biglietteria di prevendita

Teatro della Pergola

Via della Pergola 30

055.0763333

biglietteria@teatrodellapergola.com

Dal lunedì al sabato: 9.30 / 18.30

I biglietti sono acquistabili anche presso tutti i punti vendita del circuito regionale Box Office e online su https://www.boxol.it/TeatroDellaPergola/it/advertise/il-filo-dellacqua/171708.

Biglietteria serale sul luogo dell’evento a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

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