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Questa sono io

Fino al 22 dicembre 2016 al Teatro Libero di Milano

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Foto di Viola Cadice

da un romanzo di Federico Guerri

adattamento teatrale Corrado D’Elia

regia Alessandro Castellucci

con Monica Faggiani

assistente alla regia Arianna Aragno

scene Andrea Finizio

luci Alessandro Tinelli

Produzione TLLT

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Questa sera si va al Teatro Libero. Ci si siede sulle poltroncine rosse, si chiacchiera con la compagna di teatro e a un certo punto ci si rende conto che, da quando siamo arrivate, c’è un continuo sottofondo di pubblicità televisive. Ecco, questo già ci sorprende: quanto siamo abituati alla sonorità degli spot pubblicitari e a viverci sopra con nonchalance! Poi, a un certo punto, quello che sembra un tecnico televisivo ci spiega a quale suo segnale dovremo applaudire. Tutto è allestito per un’intervista singola, lo studio spazioso ha un solo sgabello alto al centro, su cui arriva a sedersi lei, vestitino leopardato, scarpe col tacco, capelli a caschetto. È il momento di applaudire, sugli schermi partono le immagini e la musica di una sigla: siamo proprio in televisione! Il conduttore Furio Mosca, di cui sentiamo solo la voce, intervista Laura Preti, famosissima starlette in stile Passaparola o L’eredità, che con il suo sguaiato savoir-faire è riuscita negli anni a movimentare gli ormoni del pubblico maschile, l’invidia o l’ammirazione di un certo pubblico femminile, una degna rappresentante della nostra quotidianità televisiva di scarso livello.

Un po’ di curiosità sull’infanzia, le origini umili, i primi amori… tutto quello che si vorrebbe mediamente sapere da una presunta star, non senza qualche ombra e qualche becero pettegolezzo che viene subito smentito dal suo sorriso, dalla sua spigliata effervescenza. Tutt’un tratto però un ribaltamento netto.

Non continuo a svelarvi i piani e i colpi di scena di cui si compone Questa sono io, presentazione di una vita da valletta, e dei suoi retroscena più gretti, realizzata con cura e intelligenza sia dal punto di vista scenico, che integra organicamente i materiali video, sia da quello attoriale. Fantastica ed eclettica Monica Faggiani, che sostiene con presenza, estrema precisione e professionalità il monologo che la vede tre donne in una.

Questa sono io sarebbe solo, per qualsiasi donna, un racconto raccapricciante fatto molto bene, se non fosse per il finale catartico e originale; per il “terzo piano” che si nasconde sotto i primi due e a cui l’autore Federico Guerri è tanto affezionato. Il piano che suggerisce proprio a noi donne una soluzione, che sembra ironica, ma che nasconde profonde verità sul ruolo e sulle responsabilità che proprio a noi donne spettano nella ricerca di un cambiamento.

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