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Serendipity. Memorie di una donna difettosa

Andato in scena al Teatro Puccini di Firenze

Serena Dandini si sperimenta a teatro nello spettacolo Serendipity. Memorie di una donna difettosa.

Approda sul palco con un testo originale, sebbene riprenda degli spunti da alcuni suoi show televisivi. Si tratta di brevi happening intervallati da istrioniche apparizioni musicali del DJ Tatuato. A fianco della Dandini Germana Pasquero che qui ripropone anche una delle sue più riuscite performance di successo, il nostro vecchio Ministro del Lavoro Elsa Fornero, qui interpretata come una “professorina” integerrima e un po’ isterica. Tutto ha inizio con il racconto della richiesta di pensionamento della Dandini, ma questa si dovrà scontrare con la dura realtà dei fatti: la riforma sulle pensioni firmata Fornero!

Lo spettacolo poi prosegue con riflessioni della conduttrice e autrice televisiva; si parla anche delle cose più banali, quelle che fanno parte della nostra vita di tutti i giorni, ma che sono sinceramente reali e umane. Il racconto si snoda tra vecchi ricordi lavorativi della Dandini, dal suo amore per la musica e per i gruppi rock, al racconto del suo primo concerto appena adolescente e poi alla difficoltà di relazionarsi con la nuova tecnologia e con l’uso dei nuovi cibernetici modi di comunicare. Ci si immedesima in questi brevi racconti in cui spesso ritroviamo anche noi stessi. Con il proseguire dello spettacolo l’andamento di questi sketch assume le caratteristiche di un interrogatorio che avrà il suo culmine alla fine, durante l’intervista della Leosini, conduttrice televisiva e giornalista di “Storie maledette”, qui interpretata appunto dalla Pasquero.

Lo spettacolo è piacevole e a tratti molto divertente, ma manca a volte di una sua organicità e di una visione unitaria dell’insieme. Nonostante ciò, il pubblico ride molto e si sente protagonista quando, quasi al termine dello spettacolo, gli verrà chiesto (forse per la prima e ultima volta nella sua vita da spettatore) di accendere il telefonino e di inviare un messaggino proprio a quello della Dandini per comunicare le nostre “tristezze”, il ricordo di episodi deprimenti della nostra vita; alcuni di questi messaggi verranno letti alla fine.

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