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Il “Requiem” di Mozart e “The Fruit of Passion” di Vasks

Il 21 e 23 febbraio al Teatro La Fenice, Venezia

Foto di Michele Crosera

Il Coro del Teatro La Fenice diretto da Claudio Marino Moretti sarà protagonista del nono concerto della Stagione Sinfonica 2016-2017 della Fondazione Teatro La Fenice: la compagine eseguirà il Requiem in re minore kv 626 di Wolfgang Amadeus Mozart nella versione per soli, coro e pianoforte a quattro mani di Carl Czerny, con la complicità del soprano Alessandra Giudici, del contralto Gabriella Pellos, del tenore Dionigi D’Ostuni e del basso Carlo Agostini impegnati come voci soliste, e con Roberta Paroletti e Paolo Polon al pianoforte. Il Requiem sarà introdotto da The Fruit of Silence, suggestiva pagina del compositore lettone Pēteris Vasks su testo di una preghiera di Madre Teresa di Calcutta. Il concerto è in programma al Teatro La Fenice martedì 21 febbraio 2017 alle ore 20.00 (turno S) e sarà replicato giovedì 23 febbraio 2017 alle ore 20.00.

The Fruit of Silence del compositore lettone classe 1946 Pēteris Vasks, è una suggestiva pagina corale basata su una preghiera di Madre Teresa di Calcutta, il cui significato poetico si può sintetizzare nel concetto per cui il frutto del silenzio è la preghiera e il frutto della preghiera è la fede. La composizione, musicalmente, è un adagio che inizia al limite fra il suono e il silenzio e che si evolve dinamicamente fino al punto culminante, per poi spegnersi. Ne esistono due versioni: per coro misto e orchestra, per coro misto e pianoforte. La versione con pianoforte sostituisce al suono tenuto degli archi il suono per impulsi dello strumento a percussione, che mantiene così la sonorità evocativa di spazi celesti e di una vita ultraterrena.

Il Requiem in re minore kv 626, scritto a Vienna nell’autunno del 1791 ma rimasto incompiuto per la prematura morte, il 5 dicembre, del musicista trentacinquenne, fu commissionato a Mozart da un nobile viennese, il conte Walsegg, che volle restare anonimo giacché si divertiva a riunire delle accademie in cui presentava come proprie le opere acquistate in siffatto misterioso modo. Mozart, che da alcuni anni non si era più dedicato alla musica sacra, accettò con entusiasmo l’incarico, senza sospettare che il progressivo peggioramento delle sue condizioni di salute avrebbe poco a poco trasformato il lavoro in una drammatica riflessione sulla morte vicina. Preso anche dal completamento e dalle prime esecuzioni della Zauberflöte, Mozart non riuscì a concludere l’opera: aveva scritto per esteso le prime due sezioni (Requiem e Kyrie) nonché le parti vocali con basso continuo (e qualche annotazione orchestrale) di quasi tutta la Sequentia, fino a parte del Lacrimosa. Completato dall’allievo Franz Xaver Süssmayr, che probabilmente aveva udito le intenzioni del maestro e poté sfruttarne alcuni abbozzi, il Requiem è l’estremo capolavoro del maestro salisburghese, che vi sfrutta la complessità raggiunta dal proprio linguaggio per dare una rappresentazione della morte già calata nelle regioni dell’indefinibile.

Come di consueto, il concerto di martedì 21 febbraio 2017 sarà preceduto da un incontro a ingresso libero con il musicologo Roberto Mori, che dalle 19.20 alle ore 19.40 illustrerà il programma musicale nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice.

I biglietti per il concerto diretto da Claudio Marino Moretti (da € 15,00 a € 70,00) sono acquistabili in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza, nei punti vendita Vela Venezia Unica di Teatro La Fenice, Piazzale Roma, Tronchetto, Ferrovia, Piazza San Marco, Rialto linea 2, Accademia, Mestre, tramite biglietteria telefonica (+39 041 2424) e biglietteria online su www.teatrolafenice.it. Il concerto di giovedì 23 febbraio 2017 alle ore 20.00 rientra nelle iniziative «La Fenice per la città» e «La Fenice per la città metropolitana», realizzate in collaborazione con la Municipalità Comune di Venezia e la Città Metropolitana di Venezia.

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Claudio Marino Moretti

Inizia gli studi musicali al Conservatorio di Brescia. Si diploma in pianoforte al Conservatorio di Milano con Antonio Ballista. Collabora per alcuni anni con Mino Bordignon ai Civici Cori e successivamente con Bruno Casoni al Teatro Regio di Torino. Fonda il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino con il quale svolge un’intensa attività didattica e concertistica. Dal 2001 al 2008 è maestro del Coro al Teatro Regio di Torino. Dal 2008 è maestro del Coro al Teatro La Fenice di Venezia. Svolge attività di accompagnatore liederistico con cantanti tra i quali Markus Werba, Veronica Simeoni, Monica Bacelli, Mirko Guadagnini, Oksana Lazareva, Gloria Banditelli.

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Coro del Teatro La Fenice

È una formazione stabile i cui componenti sono selezionati con concorsi internazionali. All’impegno nella programmazione operistica del Teatro (in sede e fuori) esso ha progressivamente affiancato una crescente presenza nel repertorio sacro, sinfonico e cameristico. Oggi costituisce un punto fermo anche nella programmazione sinfonica della Fenice e svolge attività concertistica in Italia e all’estero sia con l’Orchestra della Fenice che in formazioni autonome o con altri complessi orchestrali. Nell’ultimo dopoguerra ne hanno curato la quotidiana preparazione Sante Zanon, Corrado Mirandola, Aldo Danieli, Ferruccio Lozer, Marco Ghiglione, Vittorio Sicuri, Giulio Bertola, Giovanni Andreoli, Guillaume Tourniaire, Piero Monti, Emanuela Di Pietro e attualmente Claudio Marino Moretti. Tra i direttori con i quali il Coro ha collaborato in tempi recenti si annoverano Abbado, Ahronovitch, Arena, Bertini, Campori, Chung, Clemencic, Dantone, Ferro, Fournier, Gardiner, Gavazzeni, Gelmetti, Horvat, Inbal, Kakhidze, Kitajenko, Maazel, Marriner, Melles, Muti, Oren, Pesko, Prêtre, Santi, Semkov, Sinopoli, Tate, Temirkanov, Thielemann. Il repertorio spazia dal sedicesimo al ventunesimo secolo. Fra le incisioni discografiche ricordiamo Il barbiere di Siviglia con Claudio Abbado e Thaïs di Massenet con Marcello Viotti. Fra i più significativi impegni recenti, l’Oratorio di Natale e la Messa in si minore di Bach con Riccardo Chailly e Stefano Montanari, il War Requiem di Britten con Bruno Bartoletti, la Messa da Requiem di Verdi con Myung-Whun Chung, le prime esecuzioni assolute del Requiem di Bruno Maderna e del Killer di parole di Claudio Ambrosini con Andrea Molino, Intolleranza 1960 di Luigi Nono e Lou Salomé di Giuseppe Sinopoli con Lothar Zagrosek, Alceste di Gluck con Guillaume Tourniaire e due concerti monografici dedicati ad Arvo Pärt e a Ives, Cage e Feldman con Claudio Marino Moretti.

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