Maggiore spessore psicologico del principe Désiré, una Carabosse femminile e seducente, la Fata dei Lillà fil rouge della storia, e già 8mila biglietti venduti.
Si preannuncia un successo il nuovo allestimento de La bella addormentata nel bosco che debutta in prima nazionale (dall’8 al 15 febbraio) al Teatro dell’Opera di Roma nella versione del francese Jean-Guillaume Bart.
Un successo annunciato perché l’elegantissimo Bart, che debutta al Costanzi in qualità di coreografo ospite, non solo vanta un legame speciale con La bella addormentata avendone danzato tutti i ruoli (fu nominato étoile all’Opéra di Parigi nel 2000 proprio nel ruolo del Principe Désiré), ma sembra essere davvero la persona adatta per poter proporre una nuova versione del classico del balletto tratto da Perrault.
“Per far crescere i nostri giovani ballerini La bella addormentata è il balletto ideale. Jean-Guillaume Bart è la persona giusta per farlo. Un professionista straordinario, un uomo eccellente con il quale ho una relazione artistica e umana profonda. La sua conoscenza della danza classica pura e la sua sensibilità stanno facendo crescere i nostri giovani talenti nei quali credo molto. Stiamo andando alla grande e spero che Jean – Guillaume tornerà presto” le parole di Eleonora Abbagnato, direttrice del Corpo di Ballo, già reduce dal successo parigino con Il pipistrello.
“La tradizione è meravigliosa se si è in grado di farla rivivere, ma spesso i coreografi di oggi si sentono obbligati a mostrare qualcosa in più” spiega Bart che annuncia una coreografia classica, ma non convenzionale e senza le spettacolarizzazioni introdotte nel corso del tempo.
“La bella addormentata rappresenta sempre un grande sforzo per una giovane compagnia, è sempre molto difficile da ballare, anche perché stilisticamente si tratta di una coreografia molto complessa che implica di doversi confrontare anche con la pantomina. Nel corso del tempo sono state realizzate diverse versioni che si sono sempre concentrate sugli elementi spettacolari – spiega Jean-Guillaume Bart parlando del suo intervento sulla coreografia – Io ho cercato di lavorare sull’armonia e sulle proporzioni eliminando proprio tutto il superfluo degli elementi spettacolari. Conosco molto bene La bella addormentata dopo averne ballato tutti i ruoli e conosco molto bene anche la versione di Nureyev, ma il mio intervento è più legato alla coerenza drammatica. Ho cercato di aggiungere fluidità alla narrazione e alla drammaturgia. Ho tentato di avvicinarmi alla partitura di Čajkovskij e recuperare la pantomima”.
Il coreografo, partito dal lavoro sulle qualità tecnico-espressive dei danzatori, ha voluto realizzare qualcosa di mondo diverso rispetto alla sua versione del balletto realizzata nel 2016 allo Yacobson Ballet di San Pietroburgo, intervenendo soprattutto sullo spessore dei personaggi.
“Ho cercato di creare maggiore spessore psicologico del principe, sempre poco considerato, e di approfondire la figura della fata Carabosse che ho reso seducente e più femminile facendole assumere maggiore rilievo diventando una specie di Cigno Nero rispetto alla Fata dei Lillà che diventa il vero fil rouge della storia. Infine il corpo di ballo non è uno sfondo decorativo, quasi neutro, è parte attiva che deve apportare una dinamica all’intera azione” conclude il coreografo francese.
Il nuovo allestimento scenico del teatro capitolino porterà i costumi e le scene fiabesche di Aldo Buti, sul podio dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma si alterneranno il maestro David Coleman, veterano della partitura e il maestro Carlo Donadio e ad arricchire questa sontuosa versione ci saranno il Corpo di Ballo del Teatro, gli allievi della Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera diretta da Laura Comi, i principal dancers ospiti, Iana Salenko e Vito Mazzeo (già ex ballerino del Teatro dell’Opera), la prima ballerina Rebecca Bianchi (in vista di prossimi impegni internazionali), i solisti Susanna Salvi, Claudio Cocino e Giacomo Luci (che sostituisce l’annunciato Michele Satriano, infortunato), la solista Marianna Suriano nel ruolo della Fata dei Lillà e Annalisa Cianci nel ruolo di Carabosse.
“Con La bella addormentata va in scena al Teatro Costanzi la grande tradizione del balletto classico – ricorda il Sovrintendente Carlo Fuortes – Un titolo importante per la nostra stagione e per l’identità della nostra compagnia che con questo balletto andrà a maggio al Teatro La Fenice di Venezia”.
Dopo l’Anteprima giovani di martedì 7 febbraio (alle ore 18.00), La bella addormentata debutta mercoledì 8 febbraio ore 20.00 e va in scena al Costanzi per altre sette repliche (giovedì 9 febbraio ore 20.00; venerdì 10 febbraio ore 20.00; sabato 11 febbraio ore 18.00; domenica 12 febbraio ore 16.30; martedì 14 febbraio ore 20.00; mercoledì 15 febbraio ore 20.00) e in tournée presso il Teatro La Fenice di Venezia (dal 10 maggio al 14 maggio) per un totale di cinque repliche. Info su www.operaroma.it