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Come un granello di sabbia

Il 25 marzo, ore 21, al Teatro Cantiere Florida, Firenze

Foto di Marco Costantino

Anno 1976 Giuseppe Gulotta, diciotto anni, giovane muratore con una vita come tante, viene costretto a confessare l’omicidio di due carabinieri in una piccola caserma di Alcamo. Il delitto nasconde un mistero indicibile: uomini dello Stato che trattano con gruppi neofascisti, traffici di armi e droga. Per far calare il silenzio serve un capro espiatorio, uno qualsiasi. Giuseppe si professa innocente, ma solo dopo 32 anni di calvario umano e giudiziario viene finalmente ristabilita la verità: è stato riconosciuto innocente e assolto con formula piena dalla corte di appello di Reggio Calabria e Quattro anni più tardi, il 12 aprile 2016, dopo altre estenuanti battaglie, gli è stato definitivamente riconosciuto l’indennizzo di 6 milioni e mezzo a titolo di riparazione dell’errore giudiziario. L’incredibile vicenda di Giuseppe “Pippo” Gullotta è divenuta uno spettacolo teatrale dal titolo COME UN GRANELLO DI SABBIA Giuseppe Gulotta, storia di un innocente, consulenza storica Giuseppe Gulotta e Nicola Biondo (autori del libro: Alkamar-la mia vita in carcere da innocente ed. Chiarelettere), che andrà in scena Domenica 25 marzo alle ore 21:00, al Teatro Cantiere Florida, nell’ambito della rassegna Scena Libera organizzata da Murmuris Teatro e Versilia Danza. Lo spettacolo racconta l’incredibile vicenda legale, la lunghissima serie di omissioni, errori, leggerezze, falsificazioni, senza dimenticare il contesto e gli interessi in campo che generano il dramma. Attraverso la vicenda umana di Giuseppe (di Salvatore e Carmine – le due vittime della strage – o di Giovanni, Vincenzo, Gaetano – gli altri capri espiatori designati) prova a rendere giustizia a quelle vite quasi interamente sottratte per ragioni inconfessabili. Gli interpreti dello spettacolo, Salvatore Arena e Massimo Barilla, ci attirano in questo vortice raccontando di Giuseppe la gioventù interrotta, l’arresto, le torture, ma anche l’irriducibile e cocciuta speranza in un restituzione finale della propria umile e alta identità. Lo spettacolo, una produzione Mana Chuma Teatro, è risultato vincitore della Selezione InBox 2016. Il testo e regia sono di Salvatore Arena e Massimo Barilla. Salvatore Arena che è anche attore protagonista, ha collaborato con Marco Baliani (Giufà, San Francesco di Saramago, Bertoldo, Decamerone), Letizia Quintavalla (Fango), Scimone e Sframeli (La busta, Pali, Giù, con i quali ha vinto 2 premi Ubu). Premio Eolo per il Teatro Ragazzi con Per la strada. Come autore finalista al Premio Riccione con Longa è a jurnata e al Premio Ustica per il teatro con Spine e La cisterna. Dal 2002 codirige Mana Chuma Teatro, sviluppando con Massimo Barilla, un percorso di ricerca tra forme altre di narrazione e nuova drammaturgia. La durata dello spettacolo è di 62’.

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TEATRO CANTIERE FLORIDA

VIA PISANA 111/ROSSO 50143 FIRENZE

INFO E BIGLIETTERIA da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18 tel 0557135357/ 0557130644 prenotazioni@cantiereflorida.it

Biglietti interi 15 euro, Ridotto 12 euro, Studenti 9 euro

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