Il Teatro Lirico di Cagliari sbarca alla New York City Opera con La campana sommersa di Ottorino Respighi e riparte con un grande progetto culturale e turistico della Regione Sardegna.
È una vera e propria Cittadella della Musica, un parco musicale ricco di servizi, piazze, fontane, ponti e aree verdi, quello che animerà Cagliari e l’intera Sardegna e ospiterà 5000 spettatori in 3 teatri diversi, arricchito dalla presenza di nuovi laboratori di scenografia, costume, attrezzeria e reso possibile grazie a uno stanziamento di 4 mln 700 mila euro che hanno finanziato possibili interventi di completamento infrastrutturali e di acquisizione di attrezzature.
“Abbiamo stanziato 4 milioni e 700mila euro per questo progetto, per favorire la sinergia fra le realtà artistiche della Sardegna e supportare una forte politica di attrazione turistica – le parole di Raffaele Paci, vice presidente della Regione Autonoma della Sardegna – Oggi promuoviamo un processo di apertura all’estero del Teatro Lirico, che è la più grande impresa creativa della nostra isola, e lo suggelliamo con un gemellaggio importante”.
Il Teatro Cagliari sbarca negli Stati Uniti con un progetto articolato che si apre alla New York City Opera (31 marzo – 1, 4, 5 aprile 2017) con La campana sommersa di Ottorino Respighi (assente dagli States dal 1928) una nuova produzione del Teatro Lirico di Cagliari che, che ha debuttato con successo nell’aprile 2016 a Cagliari.
Il tour americano prosegue il 23, 27, 29 aprile 2017 con La fanciulla del West di Giacomo Puccini, una nuova coproduzione internazionale tra Teatro Lirico di Cagliari, Opera Carolina, New York City Opera e Teatro del Giglio di Lucca che sarà messa in scena all’Opera Carolina di Charlotte per sbarcare a New York City Opera nel settembre 2017, al Teatro Lirico di Cagliari ad ottobre e poi a Lucca, Pisa, Livorno.
Nell’estate 2017 è atteso a Cagliari e nei diversi siti archeologici della Sardegna la terza nuova produzione internazionale: si tratta del gioiello L’ape musicale di Lorenzo Da Ponte, deliziosa opera dedicata a New York, dove venne rappresentata il 20 aprile 1830 al Park Theatre, proprio al suo arrivo negli Stati Uniti.
“Per noi l’internazionalizzazione del teatro non è solo una vetrina del repertorio classico dell’opera ma qualcosa in più”, ha affermato Claudio Orazi, sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari, “Dopo 90 anni La campana sommersa torna a New York e c’è grandissima attesa per questo evento. Le due orchestre, quella di Cagliari e quella di New York, lavoreranno insieme e già questo è straordinario. E poi continueremo con la coproduzione internazionale de La Fanciulla del west mentre il cameo de L’ape musicale chiuderà questo ponte musicale con gli Stati Uniti”.
Molto soddisfatto Gianluca Lioni, Consigliere del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini che ha ricordato l’importanza del progetto “perfettamente in linea con ciò che ci attendiamo dalle fondazioni liriche: internazionalizzazione, perché la lirica porta il made in Italy nel mondo, sinergia con gli enti locali e infine grande attenzione al turismo” e ha voluto ribadire “l’impegno del Governo nei confronti delle fondazioni liriche, per le quali sono stati stanziati ulteriori 20 milioni di euro”.
Tre importanti coproduzioni internazionali, 3 teatri per 5000 posti, arene per spettacoli all’aperto, laboratori teatrali, interventi di riqualificazione urbanistica per una nuova fabbrica della creatività: insomma il Teatro Lirico di Cagliari riparte, e all’insegna dell’eccellenza.