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La Cenerentola di Rossini. Un’opera riadattata per i più piccoli

Andato in scena al Teatro Comunale di Bologna

Baby BoFe’ è una rassegna di musica classica dedicata ai bambini che nasce dal desiderio di offrire ai più piccoli un’occasione di avvicinamento al linguaggio delle note, con l’intento di creare uno spazio e un tempo adeguati alle loro capacità di attenzione e comprensione. Un’importante iniziativa che continua a selezionare delle opere e a riadattarle a un pubblico che va dai 3 agli 11 anni, cercando dei titoli strutturati secondo una formula teatrale-musicale che attinge al  repertorio per ensemble strumentale, per strumento solista, oppure alla grande tradizione lirica, con la creazione di appositi copioni, scene e costumi, regia e coreografie espressamente pensati per ogni produzione. La rassegna si svolge in diversi teatri della città: Teatro Celebrazioni, Teatro Duse, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Antoniano.

Ed è proprio in quest’ottica che nasce “La Cenerentola” di Rossini, andata in scena al Teatro Comunale di Bologna, riadattata, per l’occasione a un pubblico di bambini dai 5 anni in su. Realizzata in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Bologna, Scuola dell’Opera del Teatro Comunale e con il sostegno di Unipol Banca, La Cenerentola vede impegnati Coro, Orchestra e voci soliste del Teatro, diretti da Roberto Polastri. La regia dello spettacolo è curata da Sandra Bertuzzi. In scena, oltre a cantanti e coro, ci sono anche gli attori della Compagnia Fantateatro, che interpretano le parti recitate.

L’opera buffa di Rossini, ispirata alla celebre fiaba di Perrault, in quest’adattamento per cantanti e attori diventa una divertente favola musicale a lieto fine, nella quale sono interpretate le arie solistiche e i brani d’insieme più conosciuti. Dalla Sinfonia iniziale all’aria di Cenerentola “Nacqui all’affanno”, senza tralasciare i duetti o il giocoso pezzo d’assieme “Questo è un nodo avviluppato”, nel più puro stile rossiniano. Un adattamento pensato per il pubblico dei bambini che restituisce appieno tutto il fascino dello spettacolo operistico, sia sul piano musicale che scenografico.

Per quanto riguarda la trama essa discosta dalla celebre favola disneyana: qu la storia inizia con le due sorellastre, Clorinda e Tisbe, occupate a farsi belle per andare al ricevimento voluto dal principe Ramiro per scegliere la futura sposa, mentre Angelina (Cenerentola), la figliastra di Don Magnifico è costretta a guardare le due sorelle e a servirle in modo remissivo. Il principe però decide di spiare le ragazze vestendosi con i panni del suo servitore Dandini che, a sua volta indosserà i panni del Principe. Questo scambio di personalità dà luogo a una serie di equivoci che porteranno, nel corso del racconto, a far sì che il principe si innamori di Cenerentola e le sorellastre adulate da colui che credono essere il nobile ragazzo ma che è solo il cameriere Dandini. Alla fine Cenerentola, dopo una serie di vicissitudini, si sposa con il principe e, una volta salita sul trono, concede il perdono alle due sorellastre e al patrigno che la abbracciano commossi, affermando che nessun trono è degno di lei.

Con questa nuova produzione Baby BoFe’ festeggia il decimo anniversario e, come spiega Maddalena da Lisca, direttore generale di Bologna Festival, questo progetto non nasce dall’idea di creare il pubblico di domani, ma con il desiderio “di dare oggi un’opportunità culturale ai giovani di oggi, per quello che sono ora, intelligenti, sensibili e delicati, ai quali dobbiamo tutta la particolare attenzione che meritano”.

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