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OFFF Otranto Film Fund Festival (9° edizione)

Dal 13 al 17 settembre presso il Castello Aragonese di Otranto

A partire da domani mercoledì 13, per cinque giorni fino a domenica 17 settembre, il fossato del Castello Aragonese di Otranto ospita OFFF – OTRANTO FILM FUND FESTIVAL. Giunto alla IX edizione e realizzato dalla Fondazione Apulia Film Commission in collaborazione con il Comune di Otranto, a partire da quest’anno è diretto da Maria Teresa Cavina. Come ogni anno OFFF si propone di essere un osservatore attento dei fermenti creativi che percorrono il cinema nella regione Adriatico – Ionico – Balcanica e un momento di dialogo e di operatività tra l’Italia e la macro regione.

Il Festival quest’anno presenta per la prima volta una nuova sezione con un concorso dedicato ai cortometraggi di animazione; tra gli otto film selezionati sarà il pubblico a decretare il cortometraggio vincitore del Faro d’Oro.

In anteprima assoluta saranno presentati, fuori concorso, dodici minuti del nuovo lungometraggio d’animazione di Enzo d’Alò Pipì Pupù e Rosmarina “Il mistero delle note rapite”.

Domani, mercoledì 13 settembre, alle 19 presso il fossato del Castello Aragonese, durante la cerimonia di apertura del Festival interverranno per i saluti istituzionali Loredana Capone (Assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia), Pierpaolo Cariddi (Sindaco di Otranto), Giandomenico Vaccari (Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione di Apulia Film Commission), Chiara Coppola (Consigliere di Amministrazione di Apulia Film Commission), Maria Teresa Cavina (Direttore Artistico Otranto Film Fund Festival).

A seguire, l’Orchestra Sinfonica di Lecce e Salento (OLES) diretta da Eliseo Castrignanò sarà protagonista di un concerto sinfonico dedicato alla musica nel cinema. L’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento nasce con l’obiettivo di non disperdere l’importante patrimonio musicale, costruito in oltre quarant’anni di attività concertistica dell’Orchestra leccese, che ha, fra le sue finalità, quelle di promuovere e diffondere la cultura musicale in Italia e all’estero, attraverso la realizzazione di stagioni sinfoniche e liriche.

Dopo il concerto avrà inizio la sezione competitiva del Festival; le pellicole selezionate rappresentano i migliori film realizzati in Italia con il sostegno delle film commission e nella zona Adriatico-Ionico-Balcanica con l’aiuto di fondi nazionali. La Giuria che assegnerà il Faro d’Oro al miglior lungometraggio e il Faro d’Argento alla miglior prestazione tecnica, è composta da: Maricla Affatato (direttrice di doppiaggio, produttrice di film d’animazione e autrice di programmi televisivi e radiofonici), Emilie Deleuze (pluripremiata regista di lungometraggi e figlia del grande teorico del cinema Gilles Deleuze), Barbara Melega (tra i migliori casting director italiani, è stata anche aiuto regista e collaboratrice fissa di importanti registi tra i quali Bernardo Bertolucci, Marco Tullio Giordana e André Techiné), Enzo d’Alò (il più grande autore italiano vivente di film d’animazione, famoso in tutto il mondo per opere quali Momo, La Gabbianella e Il Gatto e Pinocchio), Salvatore De Mola (acclamato sceneggiatore della serie televisiva Il commissario Montalbano ma anche sceneggiatore di film d’autore quale La stoffa dei sogni di Gianfranco Cabiddu che gli ha valso il David di Donatello 2017 per la miglior sceneggiatura).

I film in concorso saranno presentati dai registi che, il mattino dopo, presso la Sala Triangolare del Castello Aragonese di Otranto, terranno l’ “Incontro con l’autore”, moderato dal critico Massimo Causo, rivolto a studenti universitari e al pubblico per spiegare e condividere il loro universo creativo, un’occasione per comprendere il percorso intellettuale e le scelte artistiche che hanno portato alla realizzazione della loro opera e il background socioculturale che ne ha determinato l’esistenza.

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I film in concorso:

LUNGOMETRAGGI

Amerika Square / Plateia Amerikis di Yannis Sakaridis (Grecia, Inghilterra, Germania, 2016), satira sul montante razzismo in Europa.

Amok di Vardan Tozija (Macedonia, 2016) racconta come una crudele sequenza di eventi trasforma un ragazzo riservato e introverso nel violento capo di una banda di giovani spietati.

Dopo la guerra / After the War di Annarita Zambrano (Francia, 2017) è la storia di Marco ex militante di estrema sinistra condannato all’ergastolo e rifugiato in Francia, che con l’abolizione della “dottrina Mitterand” rischia l’estradizione e di dover pagare, dopo vent’anni, l’antico debito con la giustizia

Dove cadono le ombre / Where the shadows fall di Valentina Pedicini (Italia, 2017), narra le vicende dell’infermiera Anna e del suo assistente Hans che lavorano in un vecchio istituto per anziani, hanno anime “bambine” prigioniere in corpi adulti. Intrappolati nel tempo e nello spazio, si muovono tra le stanze e i giardini di quello che una volta era un orfanotrofio che li aveva tenuti prigionieri.

Goran di Nevio Marasović (Croazia, 2016). Goran desidera solo poter guidare il suo taxi e prendersi cura della moglie Lina che è cieca. È però circondato da persone che a loro volta hanno progetti e sogni che minacciano la sua serena esistenza.

Requiem for Mrs J / Rekvijem za gospodju J. di Bojan Vuletić (Serbia, Macedonia, Bukgaria, Francia, Russia, 2017). La Signora J è caduta in una profonda depressione dopo la morte del marito e ha deciso di suicidarsi nel giorno dell’anniversario della sua morte. Ma nemmeno morire è facile quando la burocrazia ci si mette di mezzo.

The basics of killing / Družinica di Jan Cvitkovič (Slovenia, Serbia, 2017) narra la discesa agli inferi di una famiglia della buona borghesia allorché ambedue i genitori perdono il lavoro.

The black pin / Igla Ispod Praga di Ivan Marinovic (Serbia, Montenegro, 2016). Petar, prete ortodosso anticonformista e un po’ misantropo, torna al paese per aiutare la madre affetta da demenza portando lo scompiglio nei piani dei suoi rapaci concittadini che cercano in ogni modo di liberarsi della sua presenza.

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CORTOMETRAGGI D’ANIMAZIONE

Presentare un concorso d’animazione non rappresenta solo un modo per avvicinare il pubblico a una vera e propria forma d’arte, ma anche una volontà di riuscire a incidere, mettendo le differenti realtà produttive in contatto tra loro, sul miglioramento della situazione delle professionalità coinvolte. Questa nuova sezione presenta una selezione di 8 lavori:

Aenigma di Antonis Ntoussias e Aris Fatouros (Grecia, 2016) è un’animazione stereoscopica CG ispirata alle opere del pittore greco surrealista Theodore Pandaleon.

Airport di Michaela Müller (Croazia, Svizzera, 2017) è un film che esplora i confini tra il diritto alla libera circolazione e le restrizioni che le esigenze di sicurezza nazionale impongono alla società.

Charon di Alen Vukovic (Croazia, 2017) è un cortometraggio che si ispira al mito greco di Caronte. Branko muore improvvisamente in un supermercato; solo allora scopre che dovrà pagare anche per compiere il suo estremo viaggio.

Etnophobia di Joan Zhonga (Albania, Grecia, 2017) racconta di popoli di diversi colori che si scontrano e si incontrano, si odiano e si amano e ognuno di loro vorrebbe che al mondo ci fosse solo il suo colore.

Ghost town di Marko Dješka (Croazia, 2016). Mentre la battaglia infuria attorno a una città abbandonata, l’ultimo cittadino rimasto conduce la sua lotta contro la solitudine rifugiandosi nei propri piccoli riti quotidiani.

Manivald di Chintis Lundgren (Estonia, Croazia, Canada, 2017). Manivald vive ancora a casa con sua madre pensionata. Alla vigilia del suo trentatreesimo compleanno un lupo giovane e sexy arriva da loro per riparare la lavatrice. Ne scaturisce un triangolo amoroso che getta tutti nel caos.

In Nighthawk di Špela Čadež (Slovenia, Crazia, 2016) un tasso giace immobile sulla strada. Nel buio, una pattuglia della polizia si avvicina al corpo. Presto si accorgono che l’animale non è morto ma solo ubriaco fradicio! Mentre la polizia lo trascina sul bordo della strada, il tasso si sveglia e gli avvenimenti prendono una strana direzione

Ossa di Dario Imbrogno (Italia, 2016). Tutto il mondo è un palcoscenico. In questo teatro una danzatrice diventa consapevole di sé. La sua danza, destrutturata nel tempo e nello spazio, ci mostra i meccanismi che tirano i fili.

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OFFF Otranto Film Fund Festival è un’iniziativa finanziata dalla Regione Puglia – Assessorato Industria Turistica e Culturale (a valere su risorse FSC Puglia 2014-2020 Patto per la Puglia) realizzata dalla Fondazione Apulia Film Commission in collaborazione con il Comune di Otranto e con il patrocinio dell’Università del Salento.

www.otrantofilmfundfestival.it

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