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Teatro Civico di La Spezia, la stagione 2017-18

Una stagione sorprendente che tradisce amore sincero per il palcoscenico

Gli abbonati spezzini avranno inoltre accesso gratuito al Teatro Belli di Roma in omaggio alla straordinaria carriera del loro concittadino Antonio Salines.

Se “Orgoglio e Pregiudizio” è il titolo di un celeberrimo romanzo di Jane Austen, bisognerebbe intitolare la presentazione della stagione di prosa 2017-18 del Teatro Civico di La SpeziaOrgoglio e Sentimento”. Perché proprio il sentimento ha impregnato l’intera mattinata. Protagonista del piacevole scambio di battute con la stampa locale, la nuova amministrazione cittadina nella persona del Sindaco Pierluigi Peracchini, la dirigente dei Servizi Culturali Marzia Ratti e l’assessore alla Cultura Paolo Asti. Con loro Roberto Alinghieri, coordinatore della Commissione tecnico scientifica del Teatro Civico, e curatore del programma insieme a Livia Cavaglieri e Riccardo Cesarotti.

Proprio alla competente e preziosa figura di Alinghieri – attore, autore e regista spezzino diplomatosi alla Scuola del Teatro Stabile di Genova nel 1985 – è toccato il compito di illustrare uno ad uno gli undici spettacoli che andranno in scena da novembre ad aprile per regalare emozioni, risate, lacrime e momenti di riflessione come solo il teatro sa fare. E qui arriva il momento dell’“Orgoglio”. Da un lato l’aumento vertiginoso degli abbonamenti passati da 470 nel 2013 a ben 967 nella passata stagione, a testimonianza di quanto il pubblico spezzino apprezzi lo sforzo di un’offerta varia e sempre più di qualità resa possibile anche dal costante supporto di importanti sponsor come Enel, Coop Liguria, SpeziaRisorse SpA, Gruppo Laghezza e SitepItalia. Dall’altra la soddisfazione – quest’anno sentita più che mai – per essere riusciti a portare in città e per solo poche date anche veri e propri kolossal, come “Il Nome della Rosa”, una coproduzione che vede fianco a fianco tre Teatri Stabili uniti: Genova, Torino, il Veneto. La regia di Leo Muscato farà rivivere con l’ausilio di effetti speciali il famosissimo romanzo di Umberto Eco.

Ma gli appassionati non dovranno attendere la prima di questo spettacolo a metà dicembre per apprezzare grandi artisti e immergersi in trame altrettanto profonde e coinvolgenti. Il tutto partirà infatti il 16 novembre con “Filumena Marturano”, il capolavoro di Eduardo De Filippo con Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses diretti da Liliana Cavani. Seguirà un’intrigante versione de “L’avaro” di Molière con il ritorno a La Spezia a distanza di anni di Alessandro Benvenuti.

Dopo “Il Nome della Rosa” sarà la volta di Moni Ovadia che salirà sul palcoscenico con “Il casellante”, un racconto di Andrea Camilleri impregnato di grandissima poesia. A seguire un’altra produzione del Teatro Stabile di Genova, “Intrigo e Amore” di Friedrich Schiller, in cui sarà possibile ammirare anche lo stesso Alinghieri opportunamente mascherato. Il rapporto padre-figlio sarà il tema di ciò che vedremo ai primi di febbraio, ovvero “Father and Son” prodotto dal Teatro dell’Archivolto con Claudio Bisio – anch’egli abituato a piazze più grandi e teniture più lunghe – e ispirato a “Gli Sdraiati” e “Breviario Comico” di Michele Serra. Unitamente a Eco e Camilleri, Serra compone il trittico dei grandi nomi della letteratura italiana presenti in città con questa stagione teatrale. “Mozart, il sogno di un clown” racconterà poi la storia dello straordinario compositore austriaco anche, naturalmente, in chiave musicale, mentre i conosciutissimi volti televisivi di Ale e Franz arriveranno al Teatro Civico con “Nel nostro piccolo. Gaber/Jannacci/Milano”, in cui il divertimento si alternerà a testi molto profondi che offriranno spunti di riflessione sulla realtà del capoluogo meneghino vissuta dai due artisti scomparsi. Grande attesa per Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini con “Delitto e Castigo” di Dostoevskij di cui Rubini è anche regista e per la Compagnia Gank che tornerà a fine marzo dopo il grande successo ottenuto l’anno scorso con “Le Prènom”. Porteranno in scena “La Bottega del Caffè”, classico di Carlo Goldoni per la regia di Antonio Zavatteri. Chiuderà questa entusiasmante stagione “Rosalyn”, un testo di Edoardo Erba che vede Marina Massironi e Alessandra Faiella abbandonare temporaneamente la loro matrice comica di stampo televisivo per proporsi come interpreti teatrali di valore.

Ah… ricordate il sentimento di cui parlavo all’inizio? Ebbene, è arrivato il momento di citare un’altra figura estremamente preziosa per il mondo del teatro e presente in conferenza stampa. Seduto al tavolo tra gli altri giganteggiava nella sua umiltà – udite udite – Antonio Salines, che dal 1963, anno del suo debutto, incanta gli spettatori e ha calcato le scene di innumerevoli produzioni dello Stabile di Torino, del Piccolo Teatro di Milano, dello Stabile di Bolzano e di quello del Veneto, oltre a cimentarsi più volte – e sempre con grande apprezzamento da parte del pubblico – con il cinema e la televisione. Uno sceneggiato su tutti? “I Fratelli Karamazov” del 1969, per la regia di Sandro Bolchi. Salines sarà protagonista al Teatro Civico con “Gente di facili costumi” cui gli abbonati potranno assistere gratuitamente fino ad esaurimento posti.

In qualità di direttore artistico del Teatro Belli di Roma, Salines però – ed è questa la vera cosa importante – l’altra mattina ha incarnato il “Sentimento” più sincero. Quello che può esprimere solo chi davvero ama il teatro e, naturalmente, chi ha fatto del teatro la propria vita. Quasi commosso, Salines ha ringraziato l’assessore alla Cultura Paolo Asti per la lodevole iniziativa dallo stesso assessore fortemente voluta. Ovvero la sinergia tra il Civico e il Belli, storico teatro trasteverino in cui hanno recitato – tra gli altri – Ettore Petrolini, Lina Cavalieri, Ermete Novelli. Gli abbonati spezzini potranno infatti usufruire di un ingresso gratuito agli spettacoli 2017-18 del Belli, che propone drammaturgia contemporanea italiana, ma anche di più ampio respiro europeo. Un’iniziativa di questo tipo ci si augura – come ha accennato lo stesso assessore Asti – possa ripetersi a breve, arrivando a coinvolgere altre realtà magari presenti proprio in Liguria. Che dire, in un momento in cui ogni decisione governativa a tutti i livelli sembra voler mortificare la cultura, questo gemellaggio che simbolicamente omaggia le origini spezzine di Salines ha davvero rappresentato l’altra mattina una boccata d’ossigeno per chi di cultura vive, per chi con la cultura lavora e per tutti coloro che al teatro e alla cultura non hanno nessuna intenzione di rinunciare.

L’offerta 2017-18 del Teatro Civico sarà completata inoltre da spettacoli fuori abbonamento che porteranno sul palco nomi come Giorgio Panariello, Lorella Cuccarini, Serena Autieri, Vincenzo Salemme e tanti altri per soddisfare anche gli amanti della lirica, del musical e della danza. Per questi spettacoli i tagliandi sono già disponibili mentre per ciò che riguarda la prosa, sarà possibile rinnovare gli abbonamenti dal 25 settembre al 7 ottobre e acquistarne di nuovi da lunedì 9. Il 2 novembre, infine, partirà la vendita dei biglietti.

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