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Teatro dell’Opera di Roma, la “Soirée Roland Petit” e “Giselle” chiudono la stagione di balletto

Eleonora Abbagnato danza Le Jeune Homme et la Mort, in trittico con L’Arlésienne e Carmen, dall’8 al 14 settembre, torna la Giselle della Ruanne dal 20 al 24 settembre

Foto di Rolando Paolo Guerzoni

Eros e thanatos si intrecciano in tre storie tragiche, fra le note di Bach e Bizet, sul palco del Teatro dell’Opera di Roma nella Soirée Roland Petit (dall’8 al 14 settembre) con il trittico L’Arlésienne, Le Jeune Homme et la Mort, Carmen e nella Giselle di Patricia Ruanne (dal 20 al 24 settembre) che chiudono la stagione di Balletto 2016/2017 del Costanzi.

Dopo la stagione estiva alle Terme di Caracalla con l’inaspettata assenza del balletto (ma un tripla serata Bolle) adesso si riparte, prestissimo e con settembre all’insegna della danza con la Soirée e con tre dei più celebri lavori di Petit, nuovo omaggio del Teatro capitolino al geniale coreografo francese con i Primi Ballerini, Solisti e Corpo di Ballo del Teatro dellOpera di Roma e la presenza d’eccezione sul palco dell’étoile Eleonora Abbagnato, direttrice del Corpo di Ballo capitolino che torna a danzare dopo l’Annunciation di Prelijocaj nella serata Robbins/Preljocaj/Ekman lo scorso marzo.

Che il legame del Teatro dell’Opera con Petit, che ha magicamente unito alla danza accademica la music hall fosse speciale, era lampante ormai da diversi anni a questa parte, ma il rapporto si è ulteriormente consolidato proprio con l’arrivo della Abbagnato come direttrice del Corpo di Ballo.

Il mio inizio a undici anni con Roland Petit è stato folgorante, conoscevo già tutti i suoi balletti a memoria. Ho danzato tante volte qui al Teatro dell’Opera come ospite alcuni titoli del grande maestro, ma oggi è diverso, danzerò con la nostra Compagnia, con i nostri talenti – ha ricordato la AbbagnatoSono tre titoli che ho nel cuore: con Carmen sono stata nominata étoile, con Le Jeune Homme et la Mort festeggio oggi i vent’anni che interpreto questo ruolo e con L’Arlésienne ho un legame speciale”.

L’étoile interpreterà la Morte, seducente figura femminile. protagonista de Le Jeune Homme et la Mort, balletto nato nel 1946 da un’intuizione di Jean Cocteau (che ha disegnato anche i costumi insieme a Christian Bérard) per raccontare tutta l’angoscia esistenzialista e l’impossibilità di amare: il giovane uomo, Stéphane Bullion, consapevole che “ballare Petit sia un momento importante perché nutre la carriera” che torna sul palco del Costanzi e che si alterna con Giacomo Luci, attende una ragazza che ama e che non lo ricambia, fino a spingerlo alla morte.

Creato su un’improvvisazione jazz e sulla musica di Mozart, per la versione del balletto Petit ha virato sulla Passacaglia in do minore di Bach orchestrata da Ottorino Respighi, perfetta dall’inizio alla fine per la coreografia.

Stesso destino tragico e ineluttabile quello dei protagonisti degli altri due balletti, Carmen e L’Arlésienne, su musiche di Bizet, che indagano ancora sul rapporto sottile fra Eros e Thanatos, libertà e legame, uomo e donna fra sensualità e sessualità.

Finale tragico in agguato per L’Arlésienne (del 1974), balletto in un atto ispirato ad lavoro di Alphonse Daudet creato per il Ballet National de Marseille con due ruoli meravigliosi per l’uomo e per la donna che apre la serata per raccontare la storia di un’ossessione: i due giovani promessi sposi Vivette – Rebecca Bianchi/Sara Loro, e FrederiAlessio Rezza non riescono ad amarsi poiché lui è tormentato dalla presenza e dalla passione per l’Arlesiana. Tanto da morirne.

È un inizio in salita, ma bello per la compagnia che è già in forma: debuttare con i nostri ballerini quando prima c’erano solo Guest è molto importante – sottolinea la Abbagnato – in una serata che sarà molto difficile non solo tecnicamente, ma anche artisticamente. La compagnia è pronta ad affrontare questo doppio appuntamento così impegnativo e a lavorare con gli ospiti deccezione che sono con noi”.

Erotismo e seduzione allo stato puro anche nella Carmen (del 1949) che sarà interpretata dall’ucraina Natasha Kusch, artista ospite emozionatissima al debutto nel teatro capitolino che si alterna con Rebecca Bianchi nel ruolo della femme fatale e Michele Satriano/Claudio Cocino nel ruolo di Don Josè per raccontare in cinque quadri, tutte le sfaccettature dell’amore, dalla seduzione alla passione all’erotismo al tradimento fino alla gelosia.

Non mi stanco di dire che mi sento a casa in questa compagnia da quando c’è Eleonora – esordisce Luigi Bonino, Direttore Artistico dei Balletti di Roland Petit che ha rimontato i tre titoli della Soirée – Sarà una serata meravigliosa anche se ci sono tre morti diverse e una diverse sessualità e sensualità contrasto uomo donna che si mettono in scena l’uno dopo l’altro. Il legame dell’Opera con Petit è speciale: la serata del 2010 al Costanzi con Carmen e L’Arlésienne è stato l’ultimo visto dal maestro prima che sopraggiungesse la morte pochi mesi dopo”.

Dopo la Soirée Roland Petit, dal 20 al 24 settembre torna in scena uno dei titoli romantici per eccellenza, la Giselle rimontata da Patricia Ruanne per l’Opera nel 2015 su scene e costumi preesistenti di Anna Anni.

La Ruanne, già Maître con e al fianco di Rudolf Nureyev, intervenendo sul libretto con minime variazioni, restituisce l’emozione e il dolore attraverso la struggente storia fra Giselle, interpretata ancora una volta dalla prima ballerina Rebecca Bianchi (e Sara Loro) alle prese con un ruolo tanto impegnativo quanto diverso rispetto a Carmen e Claudio Coviello (che si alterna con Claudio Cocino e Michele Satriano) nel ruolo di Albrecht. Sul podio dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, il maestro Nicolae Moldoveanu.

Settembre è all’insegna della grande danza – ricorda il Sovrintendente Carlo Fuortes l’attesa è tanta e l’attenzione che il Teatro riserva alla danza è in crescita”. Tanto che l’apertura della stagione 2017/2018 dell’Opera in novembre sarà affidata eccezionalmente proprio alla danza con Don Chisciotte.

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