Alle Fonderie Limone di Moncalieri va in scena Play Strindberg testo di Durenmatt, scritto ispirandosi alle opere drammaturgiche di Strindberg, con un’impronta Brechtiana ed un impianto narrativo serrato e preciso orchestrato per smascherare le ipocrisie sociali di una borghesia alla deriva. Ambientato su di un’isola della Danimarca degli anni 50, tutta la pièce si svolge nella sala della torre abitata da una coppia di anziani, sposi ai ferri corti, con una vita consunta dalla frustrazione di non aver mai ottenuto quello che veramente desideravano. Ogni sera litigano con frecciatine, accuse reciproche, invettive violente e conflitti aspri e duri, del tutto simili ad un incontro di boxe fra due avversari di pari livello. Tutta la stanza infatti è circondata dai montanti e dalle corde di un quadrato di boxe e la scena è il ring in cui avviene lo scontro fra i personaggi. A turbare la crescente disperazione della coppia è l’arrivo del cugino di lei, molto tempo addietro innamorato della donna, ed ora sull’isola sperduta per un motivo apparente che nasconde segreti. Questa visita porterà all’apice il conflitto matrimoniale dei due anziani e svelerà gli intenti e gli scopi dell’intruso. Testo avvincente, comico e ben scritto, è indirizzato verso un’intelligente linea commediale da una regia invisibile che trasla l’ambientazione nordica ed asciutta della drammaturgia verso un milieu tipicamente italiano, trovando quindi un linguaggio a noi vicino. Mossa azzeccata che esalta la vena comica della Paiato e la stentorea dabbenaggine del personaggio del marito borioso e odioso, interpretato da un Donadoni energico e scattante. Forse non si rende un buon servizio al testo, ambientato in un ambito culturale di differente temperatura relazionale, ma di sicuro il pubblico apprezza e gusta con complice partecipazione la parabola discendente della coppia, nell’equilibrata messa in scena di Franco Però. Spettacolo divertente, leggero e senza eccessive pretese artistiche, ma godibile e spassoso. Da gustare!!
———
Giovedì 2 novembre 2017
PLAY STRINDBERG
di Friedrich Dürrenmatt
traduzione di Luciano Codignola
regia di Franco Però
con Maria Paiato, Franco Castellano, Maurizio Donadoni
scene di Antonio Fiorentino
costumi di Andrea Viotti
musiche di Antonio Di Pofi
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Artisti Riuniti