Uno dei violinisti più apprezzati sulle scene mondiali, il greco Leonidas Kavakos e Yuja Wang pianista di origine cinese dal temperamento infuocato, insieme per un duo irresistibile nella stagione da Camera dell’Accademia di Santa Cecilia (lunedì 18 dicembre, ore 20.30, Sala Santa Cecilia, Auditorium Parco della Musica). Entrambi sono protagonisti di una importante carriera iniziata precocemente per Kavakos quando, giovanissimo, vinse il Concorso Sibelius, mentre Wang è salita alla ribalta internazionale con una memorabile sostituzione di Martha Argerich. Dotatissimi dal punto di vista tecnico, musicale e comunicativo insieme si potenziano in un sodalizio artistico avviato da qualche anno che li vedrà nel concerto ceciliano interpretare la brillante Fantasia in do maggiore di Schubert, la Sonata per violino e pianoforte in sol minore di Debussy, l’energica Sonata n. 1 op. 21 di Bartók e la rapsodica Sonata per violino e pianoforte 7/7 di Janáček.
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Stagione da Camera
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Lunedì 18 dicembre ore 20.30
Leonidas Kavakos violino
Yuja Wang pianoforte
Janáček Sonata JW 7/7
Schubert Fantasia in do maggiore D 934
Debussy Sonata per violino e pianoforte in sol minore
Bartók Sonata n. 1 op. 21
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Biglietti da 18 a 38 euro
I biglietti possono essere acquistati anche presso:
Botteghino Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro De Coubertin Infoline: tel. 068082058
Prevendita telefonica con carta di credito:
Call Center TicketOne Tel. 892.101
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Leonidas Kavakos è unanimemente ritenuto artista di raro talento apprezzato in tutto il mondo per il suo virtuosismo e la sua ineguagliabile musicalità. Registra in esclusiva per Decca Classics.
All’età di ventuno anni Leonidas Kavakos aveva già vinto tre prestigiosi riconoscimenti: il Concorso Sibelius nel 1985, il Premio Paganini e il Concorso di Naumburg nel 1988. Questo successo gli ha consentito di partecipare alla registrazione del Concerto per violino di Sibelius nella sua versione originale, prima registrazione nella storia di quest’opera che nel 1991 ha ricevuto un Gramophone Award.
Leonidas Kavakos è stato il vincitore del Premio Musicale Léonie Sonning per il 2017, riconoscimento annuale per compositori, strumentisti, direttori o cantanti assegnato negli anni a Leonard Bernstein, Benjamin Britten, Arthur Rubinstein, Yehudi Menuhin, Dmitri Shostakovich, Dietrich Fischer-Dieskau, Mstislav Rostropovich, Pierre Boulez, György Ligeti, Alfred Brendel, Daniel Barenboim e Simon Rattle.
Nella stagione 2017/18 Leonidas Kavakos sarà Artist in Residence sia al Concertgebouw di Amsterdam sia al Musikverein di Vienna. Terrà un tour in Europa con la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly e un tour di Europa e Asia con la Gewandhausorchester di Lipsia diretta da Herbert Blomstedt. Sarà inoltre solista con la Filarmonica di Berlino, la London Symphony Orchestra, la Royal Concertgebouw Orchestra, la Filarmonica Ceca, la Boston Symphony Orchestra e la Chicago Symphony Orchestra.
Leonidas Kavakos terrà anche la prima esecuzione europea di ‘NYx: Fractured Dreams’ (Concerto per violino n. 4) di Lera Auerbach insieme alla ORF Radio-Symphonieorchester Wien.
Nel dicembre 2017 terrà un tour europeo insieme a Yuja Wang mentre nel febbraio 2018 presenterà in Nord America i Trii di Brahms e Schubert con Yo-Yo Ma ed Emanuel Ax. Apparirà inoltre in recital con il suo partner regolare Enrico Pace, in Asia ed Europa.
Negli ultimi tempi Leonidas Kavakos ha costruito una carriera di rilievo anche come direttore, alla guida di ensemble quali la London Symphony Orchestra, la New York Philharmonic, la Boston Symphony Orchestra, la Houston Symphony, la Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, la Gürzenich Orchester, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, la Filarmonica del Teatro La Fenice e la Budapest Festival Orchestra.
Nella stagione 2017/18 dirigerà l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la Sinfonica della Radio Danese, la Chamber Orchestra of Europe, l’Orchestre de la Suisse Romande e la Sinfonica di Vienna.
Leonidas Kavakos suona sul violino Stradivari ‘Willemotte’ del 1734 e possiede violini moderni create da F. Leonhard, S.P. Greiner, E. Haahti e D. Bagué.
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Yuja Wang si è assicurata un posto di rilievo nel novero dei migliori interpreti musicali del mondo, grazie alla sua capacità unica di compendiare in sé raffinatezza tecnica, talento musicale e sensibilità emotiva. L’intensa potenza delle sue interpretazioni deriva dal connubio fatto di una straordinaria presenza scenica e una naturale affinità con un repertorio che spazia da Mozart a Gershwin. “Carismatica”, “mozzafiato”, “impeccabile” e “diretta” sono solo alcuni degli aggettivi utilizzati dai critici di tutto il mondo.
La stagione 2017-18 di Yuja Wang prevede recital, concerti e lunghi tour con le orchestre e i direttori più rinomati al mondo. L’estate 2017 è iniziata con una tournée con la London Symphony Orchestra e Michael Tilson Thomas, per poi proseguire al Ravinia Festival con la Chicago Symphony Orchestra diretta da Lionel Bringuier. Altri impegni prevedono concerti con la Filarmonica di Monaco e Valery Gergiev, concerti al Festival di Verbier e un tour della Germania con la Filarmonica di San Pietroburgo. Ha intrapreso inoltre dei progetti in cui suona e dirige con due delle più importanti orchestre da camera del mondo, la Mahler Chamber Orchestra e la Chamber Orchestra of Europe, per poi partecipare al tour inaugurale di Jaap van Zweden con la New York Philharmonic ed il tour conclusivo di Yannick Nézet-Séguin con la Filarmonica di Rotterdam. Appare inoltre a Hong Kong, Miami, Washington D.C., Praga, Tel Aviv e Berlino.
Nella primavera 2018 terrà un lungo tour di recital negli Stati Uniti e in Europa. Nell’ambito del suo impegno artistico, Yuja Wang è stata inserita da Rolex fra i suoi ambasciatori culturali. Di recente è stata descritta dal New York Times come “una dei migliori giovani pianisti in circolazione” ed è stata elogiata dal Sydney Morning Herald per la sua “tecnica sbalorditiva”. Nel luglio del 2015 il Los Angeles Times ha dichiarato: “Si tratta di una virtuosa della tastiera, disinvolta e brillante, che avrebbe fatto invidia sia a Prokofe’v (che era un pianista eccezionale) sia allo stesso Horowitz”.
Il misto di successo di critica, apprezzamento di pubblico, il rapporto esclusivo con l’etichetta discografica Deutsche Grammophon non fanno che confermare lo status della giovane pianista come uno degli artisti più avvincenti di questo secolo.
La musicalità di Yuja Wang entra in connessione con un pubblico straordinariamente ampio. Il suo amore per la moda, recentemente riconosciuto dal suo inserimento nel Sì Women’s Circle di Giorgio Armani, ha inoltre contribuito al fascino popolare di un’artista in possesso della capacità di sfidare le convenzioni ed attirare una nuova platea verso la musica classica.
Yuja Wang è nata a Pechino ed è stata avviata alla musica da sua madre, una ballerina, e da suo padre, un percussionista, dando origine in lei a una insaziabile sete di conoscenza che ha rappresentato la base della sua formazione musicale. Ha iniziato a studiare pianoforte all’età di sei anni, poi i suoi studi hanno subito un’accelerazione al Conservatorio di Musica della sua città natale. Nel 1999 si è trasferita in Canada per partecipare al programma estivo “Morningside Music” presso il Mount Royal College di Calgary. In seguito è stata la più giovane studentessa di sempre a frequentare il Mount Royal College Conservatory. Le sue straordinarie doti sono state unanimemente riconosciute nel 2001, quando ha preso parte alla manifestazione ‘Stainway Artist’, e poi anche l’anno successivo quando le è stato offerto di frequentare il prestigioso Curtis Institute of Music di Philadelphia, dove ha studiato sotto la guida di Gary Graffman.
Quando si è diplomata al Curtis Institute nel maggio del 2008, la carriera di Yuja Wang aveva già preso slancio grazie al successo ottenuto tre anni prima durante il suo debutto con la National Arts Center Orchestra ad Ottawa. La pianista ha attirato l’attenzione del pubblico internazionale nel 2007, quando è subentrata all’ultimo istante a Martha Argerich per esibirsi nel Primo Concerto per pianoforte di Čajkovskij con la Boston Symphony Orchestra. Negli ultimi dieci anni ha collaborato con Claudio Abbado, Daniel Barenboim, Valery Gergiev, Michael Tilson Thomas, Antonio Pappano, Charles Dutoit e Zubin Mehta.
Dal gennaio del 2009 Yuja Wang registra in esclusiva per l’etichetta Deutsche Grammophon. Il suo album di debutto, Sonatas & Etudes, le è valso il titolo di ‘Young Artist of the Year’ da parte della rivista Gramophone. La registrazione del 2011 con il Secondo Concerto di Rachmaninov e la Paganini Rhapsody insieme alla Mahler Chamber Orchestra e Claudio Abbado ha ricevuto una ‘nomination’ ai ‘Grammy Award’ nella categoria ‘Best Classical Instrumental Solo’. Le pubblicazioni successive includono Fantasia, un album di encore di Albéniz, Bach, Chopin, Rachmaninov, Saint-Saëns, Scriabin e altri autori. Una registrazione dal vivo dei Concerti n. 2 e n. 3 di Prokofiev realizzati insieme a Gustavo Dudamel e la Simón Bolivar Symphony Orchestra, un abbinamento di successo di due Concerti per pianoforte di Ravel con la Ballade di Fauré, registrata con la Tonhalle Orchestra di Zurigo e Lionel Bringuier. Yuja Wang è stata nominata ‘Artist of the Year’ nel 2017 dalla rivista online Musical America.