Con la bellezza di 22 presenze sul podio dal 1948 e la nomina a Presidente Onorario dal 1983 al 1990 Leonard Bernstein ha instaurato un rapporto tutto speciale ininterrotto con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la sua Orchestra. Aveva appena 30 anni “Lenny” Bernstein al momento del suo debutto romano (il 5 dicembre del 1948) con un programma dedicato a Vivaldi, Schumann e la sua Fancy Free, primo di una lunga carrellata di concerti fra Brahms, Mahler, Verdi, Mozart o Debussy.
Il rapporto fra Bernstein e l’Accademia è stato unico per consolidarsi ulteriormente negli anni Ottanta grazie all’amicizia speciale con l’allora Presidente dell’Accademia Francesco Siciliani: in occasione del centenario della sua nascita tutto il mondo festeggia Bernstein e Santa Cecilia non poteva non essere in prima linea con un massiccio progetto che parte dall’esecuzione dell’integrale delle Sinfonie che saranno dirette da Sir Antonio Pappano, in due appuntamenti (il 15, 16, 17 febbraio e dal 22 al 24 febbraio), l’inaugurazione della prossima stagione sinfonica 2018/2019 con West Side Story, una mostra che celebra il lungo sodalizio fra Lenny Bernstein e Santa Cecilia.
Tutto il mondo celebra Bernstein, compositore geniale, direttore d’orchestra, magnetico divulgatore statunitense una figura che non ha mai rinnegato la propria identità di figlio ebrei polacchi e che ha rappresentato una delle più grandi figure della musica americana insieme a Gershwin.
Un grande direttore che coniuga “l’estremo rigore, ma anche l’estro, il calore e la capacità di comunicazione e l’intelligenza di fare musica che ricordano da vicino il nostro Antonio Pappano” ricorda Michele dall’Ongaro il Presidente- Sovrintendente e Direttore Artistico in occasione della presentazione del programma di Bernstein at 100. Acclamato divulgatore che ha scoperto immediatamente le potenzialità del mezzo televisivo Bernstein, presenta un meccanismo di composizione che “deriva direttamente da Šostakovi
– continua dall’Ongaro – usando anche il pathos di Mahler, ma la sua musica si trova ancora oggi collocata nella pluralità di voci e di linguaggio fra le avanguardie dell’epoca”.
“Sono molto contento di questi concerti per la celebrazione del centenario della nascita di Bernstein, ma sono molto felice di omaggiare un artista che ha “scelto” la nostra Orchestra per un periodo lungo scrivendo una pagina importante della sua storia – esordisce Pappano ricordando il legame di complicità del direttore americano con l’Orchestra ceciliana consacrato anche da due memorabili registrazione di Bernstein, La Bohème e una scelta di composizioni di Debussy – Ho sempre considerato Bernstein un filosofo, un grande maestro che ha sempre voluto condividere e insegnare alle nuove generazioni”.
Pappano tornerà a dirigere la sua Orchestra nei prossimi due appuntamenti della stagione sinfonica che saranno incisi live dalla Warner Classic. Registrazioni che non saranno però come tutte le altre.
“Registreremo dal vivo – continua Pappano – ma stiamo registrando anche le prove perché è un primo impatto che spesso non si trova successivamente”.
Al via da stasera, 15 febbraio (ore 19.30, in replica venerdì 16 ore 20.30 e sabato 17 ore 18 in Sala Santa Cecilia, Auditorium Parco della Musica) il primo appuntamento dell’integrale con la Sinfonia n. 1 “Jeremiah”, del 1942, ispirato dalle Lamentazioni del Profeta Geremia, “la prima sinfonia di Bernstein, opera giovanile dedicata alla memoria della distruzione del tempio di Gerusalemme, ma dalla connotazione fortemente simbolica” sottolinea Pappano “che offre una parte vocale molto forte e coinvolgente”. Protagonista vocale, sarà l’eclettico mezzosoprano canadese Marie-Nicole Lemieux, adatta per timbro, estensione della voce e doti virtuosistiche a interpretare la Jeremiah.
Spazio poi alla Sinfonia n. 2, “ The Age of Anxiety” per Orchestra e pianoforte concertante, ispirata a un testo di Auden (Premio Pulitzer nel 1948), “ un pezzo più sofisticato e moderno con quattro personaggi fra perdizione e redenzione, praticamente un concerto per orchestra e pianoforte” spiega Pappano che vedrà la partecipazione della talentuosa Beatrice Rana al pianoforte dopo le emozionanti Variazioni Goldberg di Bach eseguite a Santa Cecilia lo scorso anno.
Fra le due Sinfonie, Prelude, Fugue and Riffs, un brano all’insegna dell’eclettismo di Bernstein fra musica colta e Riff in salsa jazz con il clarinetto Alessandro Carbonare, virtuoso Primo Clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia.
“Bernstein è sempre molto onesto e noi abbiamo cercato, suonando la sua musica, un’energia diversa facendo emergere la dicotomia dell’artista che inserisce sempre qualcosa di cantabile e di jazz profondamente americano” continua Pappano introducendo il secondo appuntamento tutto Bernstein.
La settimana prossima dal 22 al 24 febbraio (giovedì 22 febbraio ore 19.30 repliche venerdì 23 ore 20.30 e sabato 24 ore 18, Sala Santa Cecilia, Auditorium Parco della Musica) sarà la volta della Sinfonia n. 3 “Kaddish”, un requiem praticamente, dedicato alla memoria di JFK assassinato a Dallas il 22 novembre del 1963, un pezzo complesso con il Coro, guidato da Ciro Visco, che canta in ebraico, la voce narrante del soprano inglese dall’ampissimo repertorio, Josephine Barstow e la voce solista del soprano statunitense Nadine Sierra, che tornerà nel ruolo di Maria nel West Side Story dell’inaugurazione della prossima Stagione Sinfonica.
Completa il programma della serata, il Concerto per violino di Brahms che segna il ritorno sulle scene, dopo un’assenza lunga molti anni, della carismatica violinista coreana Kyung Wha Chung, sorella di Myung-whun Chung già direttore musicale di Santa Cecilia.
“Quello su Bernstein è un progetto molto importante che istruisce il pubblico – ricorda Pappano – e ci fa capire meglio anche la musica di questo grande artista attraverso attraverso un progetto corposo”.
Al via anche un’anteprima della mostra Grazie Lenny! che sarà inaugurata a ottobre in occasione della prossima stagione sinfonica e che mette insieme fotografie selezionate fra gli scatti di Galliano Passerini ripercorrendo i momenti più salienti dell’emozionante sodalizio artistico fra Lenny e i complessi ceciliani. Insomma grazie Lenny. Biglietti da 19 a 52 Euro con il 25% di sconto per i giovani under 30, info su www.santacecilia.it.