Hairspray è senza dubbio uno dei musical più conosciuti e longevi di Broadway: vincitore di innumerevoli premi, nel 2007 ne è stato tratto anche un film (che consigliamo vivamente), con John Travolta, Michelle Pfeiffer e Zac Efron.
Questa versione italiana, in scena al Nuovo di Milano fino al 18 febbraio, non delude affatto: complice un cast molto ben calibrato, una regia efficace e l’orchestra dal vivo, lo spettacolo risulta piacevole e a tratti genuinamente emozionante.
Il musical alterna ritmi swing e momenti esilaranti a ballate intense come I Know Where I’ve Been, sullo sfondo della segregazione razziale americana negli anni ’60, parla di accettazione delle diversità (giocando sulle dicotomie grasso-magro e bianco-nero), adagiandosi su uno spartito memorabile e un libretto leggero e scorrevole, ma in fondo carico di significato.
Unica pecca – che davvero si sarebbe potuta evitare – le traduzioni delle parti cantate: stonano. I can hear the bells, tradotto con “sento din don dan”, non si può e non si vuole sentire nel 2018! Non si capisce perché se perfino al cinema si evita oggi di doppiare le parti cantate dei musical, nei teatri si debbano compiere simili nefandezze linguistiche.
Mary La Targia, nel ruolo della protagonista Tracy Turnblad, è perfettamente all’altezza della difficile parte, nonostante qualche piccola sbavatura nel cantato, risulta empatica e genuinamente divertente.
A spiccare su tutti sono le voci di Riccardo Sinisi (che avevamo già avuto modo di apprezzare l’anno scorso in Grease) nel ruolo di Link Larkin, perfetto nei movimenti e nella voce, e quella di Gianluca Sticotti, nella piccola ma memorabile parte di Corny Collins.
Bravo anche Gianpiero Ingrassia, en travesti nel ruolo di Edna Turnblad, la madre di Tracy, nonostante l’impaccio dell’imbottitura, delle parrucche e dei costumi, una performance esemplarmente divertente.
Menzione speciale anche per l’incantevole voce e la sinuosa presenza scenica di Helen Tesfazghi, nel ruolo di Motormouth Maybelle.
La presenza di un’orchestra dal vivo aggiunge ad un cast di così alto livello quel qualcosa in più che tutte le registrazioni del mondo non posso sostituire.
A fine spettacolo applausi entusiastici e qualche standing ovation.
Insomma, per tutti gli amanti del musical (ma non solo) questo Hairspray è assolutamente da vedere.
La recensione si riferisce alla replica del 6 febbraio.