L’anno scorso aveva incantato il pubblico con Le variazioni Goldberg di Bach, ma il rapporto di Beatrice Rana con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, continua a consolidarsi sempre di più: la giovane pianista salentina è sempre più lanciata a livello internazionale, si è esibita al Quirinale, poche settimane fa ha eseguito la Seconda Sinfonia di Bernstein ed è reduce dal successo della tournée ad Abu Dhabi con l’Orchestra ceciliana con cui ha interpretato il Concerto per pianoforte n. 1 di Čajkovskij.
E proprio Beatrice Rana suonerà in sostituzione del concerto del fenomeno Lang Lang che ha cancellato le date italiane: la giovane pianista sarà in recital stasera, venerdì 23 marzo (ore 20.30 Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia), con un programma variegato ed entusiasmante.
Attesissima la trascrizione della Suite L’uccello di fuoco di Stravinskij tratta dall’originale per orchestra elaborata da Guido Agosti (pianista e compositore, anche vicepresidente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 1976 al 1989) dove la pianista potrà sfoggiare tutto il suo ardito virtuosismo in un finale di concerto esaltante.
La serata però si apre con il romanticismo di Schumann con l’intensità del concerto Blumenstück (del 1839) e gli Studi Sinfonici del 1834, affreschi sonori all’insegna delle sedici variazioni della melodia del Barone von Fricken, prosegue con la delicatezza raffinata e un po’ inquietante dei colori di Miroir di Ravel del 1904. Biglietti da 18 a 38 euro, info su santacecilia.it.