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Munch. Autoritratto su carne

Dal 7 al 15 aprile al Teatro Libero, Milano

di e con Corrado Accordino

con la collaborazione artistica di Simona Bartolena

assistente alla regia Valentina Paiano

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Un urlo, un grido, uno spostamento della realtà dai contorni inafferrabili, un tormento che nasce in noi e si espande sulla vita intorno a noi… questo non è Munch, o meglio, non è solo Munch.

E’ l’intero Novecento che si apre su queste premesse. Dio è morto, le guerre indossano per la prima volta nella storia l’aggettivo Mondiale, Freud ha cominciato a mischiare e confondere le carte, la modernità è sinonimo di grandezza, di volontà, di spinte propositive, ma anche di isolamento, di nuovi paradigmi della paura, di nuovi contorni dell’anima.

Tutto si trasformerà nel Novecento, tutto perderà il suo senso riconoscibile e oggettivo per trovarne un altro, meno afferrabile, meno riducibile, più potente e anche più pericoloso. Una trasformazione che porterà alla realtà di oggi, che tutti noi conosciamo e subiamo, la Realtà Liquida, così come viene seducentemente definita. Ricca di libertà e possibilità, e allo stesso tempo inafferrabile e molteplice. Oggi sappiamo di essere parte di un tutto, così come ce lo insegna la biologia evolutiva, la fisica quantistica, le scienze comparate o gli assunti religiosi. Un tutto che non possiamo controllare, che non siamo ancora in grado di misurare. Troppe informazioni, troppi punti di vista, troppi interrogativi, troppe immagini, troppi occhi, troppi sinonimi, troppa musica, troppi dubbi, troppi passi. Stiamo realmente andando dove dovremmo andare, siamo nella direzione giusta, stiamo sbagliando i punti di riferimento o non ci stiamo muovendo affatto?

Questo Tutto o smarrimento del Tutto, di un insieme che diviene attimo e atomo assoluto, che sa sprigionare potenza e bellezza e orrore insieme, è tutto già impresso nelle anime di quegli artisti che sono in empatia con il mondo, qualunque sia il volto che il mondo sta assumendo. Artisti che sanno aprire nuovi spazi mentali ed emozionali, sensoriali e mistici. Artisti che hanno in sé il dono di un gesto, un suono, un colore, una parola nuova. Che si chiami poesia, quadro, musica, danza o matematica pura… sono forme ispirate che abitano le anime sensibili. Artisti che non possono essere altro da sé. Vittime di tormenti e stupori. Vittime di magie interne e paure insostenibili. Uomini al cospetto di un mondo bellissimo e terribile, uomini che avvertono dentro di sé l’incertezza, la vertigine, la nausea e lo schifo di una vita possibile, ma che riescono a regalarci con la loro potenza ispiratrice panorami bellissimi…

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Corrado Accordino

Nato a Monza, comincia a lavorare in ambito teatrale nel 1989. Si diploma all’Accademia dei Filodrammatici di Milano e nel 1998 diventa direttore artistico della compagnia La Danza Immobile.

Come regista e drammaturgo, Accordino ha spesso rivolto la sua sensibilità artistica alla rielaborazione drammaturgica di testi classici e contemporanei, ma anche a drammaturgie originali che indagano temi sensibili della nostra società. Tra gli autori di riferimento vi sono Fëdor Dostoevskij, Albert Camus, Amélie Nothomb, Ernest Hemingway, Raymond Carver, Gabriel García Márquez.

Nel 2005 il Comune di Monza affida a Corrado Accordino e alla compagnia La Danza Immobile la gestione e la direzione artistica di un nuovo polo teatrale nato all’interno del rinnovato Urban Center, che prende il nome di Teatro Binario 7 in ragione della sua prossimità alla stazione ferroviaria. La stagione di prosa è firmata in collaborazione con Elio De Capitani.

All’interno del Binario 7, nel 2008 fonda con Alfredo Colina una scuola di formazione per attori, La Scuola Delle Arti.

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Simona Bartolena

Storica dell’arte, ha al suo attivo numerose pubblicazioni per le più prestigiose case editrici italiane e straniere e la curatela di importanti mostre dedicate all’arte dell’Ottocento e a quella contemporanea. Consulente di molte realtà culturali del territorio e molto attiva come critica d’arte, da anni si occupa con passione anche di divulgazione, collaborando con associazioni culturali, biblioteche, musei, gallerie d’arte.

Fra il 2008 e il 2012 è stato co-direttore artistico del Teatro dei Filodrammatici di Milano. Dal 2013 è co-direttore artistico del Teatro Libero insieme a Corrado d’Elia, e dal 2016 insieme a Manuel Renga.

Ha pubblicato due libri: una raccolta di racconti intitolata Cuore barbaro (ed. Mobydick, 1997) e il romanzo Il cattivo bambino (ed. Mobydick, 2000).

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Date spettacolo:

dal 7 al 15 aprile

dal lunedì al sabato ore 21.00, domenica ore 16.00

Biglietti:

intero € 18, ridotto under25 – over60 € 13, under18 € 10

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Per informazioni e prenotazioni:

Teatro Libero

Via Savona 10, Milano

Tel. 02 8323126| biglietteria@teatrolibero.it

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