Lunedì 9 luglio 2018, alle ore 20.30, in Piazza della Signoria, sotto la Loggia dei Lanzi, potremo ascoltare la Huntingtower String Orchestra, formazione orchestrale australiana, ospite del XX Festival internazionale delle Orchestre Giovanili.
L’Huntingtower String Orchestra è ospite dei maggiori festival internazionali; molte le tournèe svolte in Nuova Zelanda, Tasmania ed Europa. Recentemente ha ricevuto il primo premio al Summa Cum Laude International Youth Festival di Vienna (Austria).
Per il concerto fiorentino l’Orchestra affronterà un ricco programma di musiche che partirà dal veneziano Antonio Vivaldi e si concluderà con una rara pagina del norvegese Edvard Grieg.
Il Concerto grosso in Re minore op. 3 n. 11 di Antonio Vivaldi è un omaggio dell’Huntingtower String Orchestra a Firenze dato che fu pubblicato dal musicista veneto nel 1711 ad Amsterdam, nella raccolta L’Estro armonico, tutta dedicata a Ferdinando III, Gran Principe di Toscana.
I solisti Prudence Davis e Jeffrey Crellin, rispettivamente flauto e oboe prime parti della Melbourne Symphony Orchestra, duetteranno tra loro, accompagnati dalla formazione australiana nel Concerto in Do minore per flauto e oboe di Antonio Salieri, anche lui della Repubblica di Venezia, seppur maestro della corte imperiale asburgica a Vienna.
Dall’Italia alla Russia con la Serenata per archi in Do maggiore op. 48 eseguita a San Pietroburgo nel 1881, sotto la direzione del compositore Peter Ilic Tchaikovsky. Dei quattro movimenti – Sonatina, Valzer, Elegia e Finale – il secondo ci rivela il gusto per la musica da ballo del maestro russo. Lo sfavillio dei colori e dei timbri è velato dal senso di rigore tipico della scuola russa; una pagina grandiosa e allo stesso tempo delicata e graziosa.
Dal vecchio al nuovo continente con la St. Paul’s Suite di Gustav Holst, composta nel 1912 e dedicata alla St. Paul’s Girl’s School di Londra, della quale Holst è stato direttore musicale dal 1905 al 1934. musica scritta, dunque, per i suoi allievi, articolata in quattro movimenti, il quarto dei quali, la canzone popolare Dargason, è stato inserito anche nella sua Seconda suite per banda.
Nella tradizione anglo-americana tracciata da Gustav Holst, Benjamin Britten e Ralph Vaughan Williams si inserisce la Suite per archi del contemporaneo John Rutter, scritta nel 2003.
Chiude l’esibizione fiorentina della compagine australiana l’esecuzione della Holberg Suite op. 40 di Edvard Grieg. Una suite in stile antico, costruita come successione di danze del ’70, dedicata al drammaturgo danese Ludvig Holber.
Dirige Lynley Bramble.
Ingresso libero.
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PER INFO:
FESTIVAL ORCHESTRE GIOVANILI
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