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Firenze Jazz Fringe Festival: programma di venerdì 7 settembre

7 settembre, Firenze

FJFF II Firenze Jazz Fringe Festival
Firenze, Oltrarno, 5-9 settembre 2018
progetto speciale Estate Fiorentina

da una idea di Furio Di Castri

ingresso libero

www.fjff.it

mauro ottolini
Mauro Ottolini

venerdì 7 settembre, dalle h. 17.30

GIORNO 2: LA MUSICA SI FA SPAZIO NELLE PIAZZE E NEI LOCALI DELL’OLTRARNO DALLE 17.30 A TARDA NOTTE, CON SERVILLO/GIROTTO/MANGALAVITE IN PIAZZA DEL CARMINE, CON ALESSANDRO FABBRI FIVE WINDS IN SALA VANNI, CON CAPOEIRA AXÈ/MASTRE BOZA NUA IN SANTO SPIRITO, E CON L’ASSOLO SULLA ZATTERA SULL’ARNO DI MAURO OTTOLINI

Venerdì 7, sale sul main stage in piazza del Carmine il Trio Servillo-Girotto-Mangalavite, che presenta il nuovo album “Parientes”. Un viaggio nei ricordi, nelle persone e nell’immaginario di un popolo migrante che ha dato vita ad un’altra cultura arricchendo e preservando la propria, espresso dall’istrionica teatralità di Servillo, il piano passionale di Mangalavite e le sonarità che profumano del mondo di Girotto.

Alle ore 19.00 in piazza Santo Spirito è la volta del gruppo CAPOEIRA AXÈ / Mastre Boca Nua. La Capoeira, nata in Brasile ma poi diffusa per il mondo, “è saper unire la forza all’armonia, il rispetto alla grinta e il canto alla poesia creando in questa maniera un grande cerchio chiamato Roda dove ogni Capoerista può esprimere al meglio ognuna di queste caratteristiche” – Mestre Boca Nua

In Sala Vanni alle ore 21.00 il concerto Alessandro Fabbri Five Winds, progetto che il batterista ha dedicato alla famiglia dei legni, affiancati dai sassofoni e dall’ewi di Simone Santini. Per l’occasione, anche un ospite speciale: il sax tenore di Pietro Tonolo, tra i maggiori sassofonisti del jazz contemporaneo. Ingresso 10 euro + d.p. www.vivaticket.it

Alle 21.30 sulle sponde dell’Arno, fra Ponte Vecchio e Ponte Santa Trinita, l’assolo di Mauro Ottolini sulla zattera del Festival, simbolo del Fringe e di ciò che sta a margine. Il vulcanico trombonista, lasciata l’orchestra dell’Arena di Verona per inseguire il suo vero amore, il jazz, si è velocemente imposto come leader fantasioso e sorprendente alla testa di numerosi progetti tra cui Sousaphonix, Slide Family, Trio campato in aria. Da anni Ottolini esprime il proprio talento eclettico come compositore e arrangiatore anche per importanti formazioni jazz, rock, pop e avant-garde.

PROGRAMMA GIORNO 2

In Piazza del Carmine:

  • h. 17.30 | showcase della scuola di danza Swing Mood.

  • h. 19.30 e h. 22.15 | Il Trio Servillo – Girotto – Mangalavite presenta il nuovo album Parientes.

  • h. 20.45 | Vini per le rime: al secondo incontro al Ruffino Corner, un ring poetico e sinestetico con Andrea Gasparri e Margherita Micali, associazione Allibratori.

  • h. 21.00 | in Sala Vanni, Five Winds: il progetto di Alessandro Fabbri incentrato sulla famiglia dei legni. Ospite speciale, Pietro Tonolo. Biglietti su www.vivaticket.it

  • h. 24.00 | after show Dolce Vita con dj Pony: musica vintage, electro e dei bassi che oscillano.

In Piazza Santo Spirito:

  • h. 19.00 | Capoeira Axè / Mestre Boca Nua: un’arte marziale legata a doppia filo con musica e danza.

  • h. 22.15 | al Volume si balla al ritmo di Mr. Deadly Onebadman.

    Tra Ponte Vecchio e Ponte S. Trinita:

  • h. 21.30 | l’ironico, divertente e vulcanico Mauro Ottolini in un eclettico assolo al trombone a bordo della zattera sull’Arno.

    Nel resto dell’Oltrarno:

  • h. 19.15 e h. 22.30 | EMIT: RotatoR TeneT | al Rifrullo (via San Niccolò 55R) Camilla Battaglia, una delle voci più innovative della nuova scena jazz, si esibisce insieme a Michele Tino (sax alto), Andrea Lombardini (basso elettrico) e Bernardo Guerra (batteria).

  • h. 19.45 e h. 21.30 | al Santarosa Bistrot (Lungarno Santa Rosa), Don Karate, il progetto del batterista Stefano Tamborrino tra elettronica, atmosfere cinematografiche, jazz e hip hop.

  • h. 22.20 | al Black Lodge (Piazza del Tiratoio 6R), il trio chitarra, contrabbasso e batteria di Zampini, Pareti e Paoli.

  • h. 23.00 | Snailspace Trio, il progetto che trae spunto da un racconto di Sepuvlveda in cui una lumaca viaggia alla ricerca del significato della lentezza, si esibisce al Porto di Mare (via Pisana 128). “La lentezza è una forma di ribellione”. Segue jam session.

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