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Boogie Jazz Season: Max Ionata Three One in concerto

Il 22 marzo al Boogie Club, Roma

boogie jazzProsegue con grande successo di pubblico la rassegna Boogie Jazz Season curata da Gabriele BUONASORTE, sassofonista e manager attivo in Italia e all’estero, che grazie alla passione e all’intraprendenza del proprietario Marco Dal Fabbro, ha voluto ospitare il grande Jazz italiano e internazionale sul palco del BOOGIE CLUB di Roma

Tanti gli ospiti di questa stagione, da Javier Girotto a Natalio Mangalavite, da Rosario Giuliani a Susanna Stivali a Dario Deidda e molti altri.

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Venerdi 22 marzo Max Ionata Three One

Trio composto da tre fuoriclasse del jazz italiano, si è esibito in diversi paesi riscuotendo sempre grande successo. Il repertorio è quello del jazz classico del periodo hard bop, ma si espande anche all’arrangiamento di alcuni brani di musica pop. L’affiatamento dei tre musicisti rende la musica sempre piacevole e ricca di sorprese, mettendo sempre in primo piano lo swing, che non deve mancare mai.

Max Ionata, sax – Dario Deidda, basso – Lorenzo Tucci, batteria

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Venerdi 5 aprile Rosario Giuliani Hammond Trio

Rosario Giuliani Hammond Trio mette in gioco abilità, sensibilità e soprattutto voglia di reinventarsi. Il Trio è composto, oltre che da Rosario Giuliani al sax alto, da 2 giovani emergenti del jazz italiani all’organo hammond Vittorio Solimene e alla batteria Francesco Merenda. I brani eseguiti sono in maggior parte composizioni originali di Rosario Giuliani tra cui una suite in 3 parti dal titolo Suite et poursuite e alcuni brani della tradizione tra le più rilevanti pagine della storia del jazz.

I toni entusiastici e trionfali usati dalla stampa per definire le caratteristiche di Giuliani derivano proprio dalle peculiarità del suono che sa produrre: con disinvoltura riesce a trarre dai suoi sassofoni un fraseggio fluido e articolato, allacciandosi con naturalezza ai grandi sassofonisti della storia del jazz. Il musicista, pur ispirandosi a dei modelli, colpisce proprio per la sua originalità e unicità che è facilmente identificabile non solo nell’approccio con gli strumenti ma anche nelle sue composizione.

Rosario Giuliani, sax alto – Vittorio Solimene, organo hammond – Francesco Merenda, batteria

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Venerdi 12 aprile Susanna Stivali GAST!

Nuovo progetto di Susanna Stivali con Marcello Allulli e Alessandro Gwis in chiave completamente elettronica. Tre musicisti, già largamente affermati nel panorama del jazz italiano, uniti dalla comune passione per l’improvvisazione, la ricerca timbrica, la melodia e la sperimentazione in chiave sia acustica che elettronica. Tutti e tre i musicisti si presentano sul palco utilizzando i loro strumenti insieme ad effetti, elettronica, sinth, proponendo un lavoro di ricerca sulla musica italiana (soprattutto, ma non solo) del ‘900, utilizzando la poetica dei grandi autori e compositori dalla musica “colta” (classica, opera, contemporanea) alla musica popolare (folk, cantautori) G. Puccini, Benedetto Marcello, Villa Lobos, E. Morricone, S. Endrigo, B. Lauzi, Hendel. Inoltre, nell’ ottica di valorizzare la cultura e la lingua italiana, Gast! presenta composizioni originali, alcune delle quali scritte appositamente su testi poetici dei più’ grandi poeti del ‘900 italiano: (Pasolini, Ungaretti, Merini, Cavalli, Valduga).

GAST! GIOCA – ASCOLTA – SINTONIZZA TRASMETTI

Susanna Stivali, voce e electronics – Marcello Allulli, sax e electronics – Alessandro Gwis, piano e electronics

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Venerdi 10 maggio Girotto / Mangalavite “ESTANDARS”

Javier Girotto (sax) e Natalio Mangalavite (piano) sono due musicisti dalla pluridecennale attività concertistica e didattica a livello internazionale. Ultimamente, dopo aver lavorato in trio con Peppe Servillo, si sono trovati di nuovo insieme per realizzare e produrre un disco in duo: Estándars (2017).

La parola ‘estándar’ è l’equivalente spagnolo del termine ‘standard’, utilizzato in contesto anglofono per indicare composizioni jazz di grande successo che, interpretate ed incise innumerevoli volte, sono divenute brani di repertorio, riconosciuti come patrimonio musicale comune. In Argentina e in America Latina, parallelamente, con ‘estándar’ ci si riferisce ad un insieme di canzoni e temi tradizionali del folklore autoctono, dai generi più disparati: zamba (una danza in tre tempi, ma assai diversa dalla samba brasiliana), chacarera (un’altra danza argentina di coppia che si balla in gruppo), chamamé (un genere proprio dell’Argentina settentrionale, di lontana origine europea), milonga (tipica della regione del Rio de la Plata), tango e candombe (dalle radici africane).

I due musicisti hanno dichiarato: “Siamo entrambi argentini e proveniamo dalla stessa città: Cordoba. Riproporre dunque in chiave jazzistica i ‘nostri’ standard ha significato per noi ripercorrere insieme alcune tappe fondamentali della nostra formazione e della nostra evoluzione artistica, partendo proprio dalle comuni origini ed esperienze. Con sole due eccezioni in realtà: il brano San Pedro en El Espinal, che è un tema classico colombiano, dedicato al nostro amico Alvaro Aterhotua e la celebre canzone di Armando Trovajoli Roma nun fa’ la stupida stasera, che rappresenta un omaggio alla nostra città di adozione, reinterpretato alla nostra maniera. La seduta di registrazione del disco è stata effettuata in studio con del pubblico presente nella stessa stanza di ripresa. Una sorta di live in studio, in stile ‘buona la prima’, per mantenere il carattere spontaneo e qualche ‘perfetta’ imprecisione”.

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Venerdi 24 maggio Gabriele Buonasorte TIME-LAPSE presentazione “The Taste of Seconde Life”

The Taste Of Second Life – The Taste of Second Life, è il nuovo progetto discografico del sassofonista Gabriele Buonasorte, il quale, dopo 5 anni che lo hanno visto impegnato nella produzione artistica di due importanti progetti discografici della scena pop cantautorale, e come sideman di importanti musicisti, torna con un nuovo lavoro a suo nome sulla scena jazz internazionale, e lo fa al fianco di tre musicisti eccezionali. Una band esplosiva compone infatti questo nuovo quartetto, Greg Burk, Gabriele Lazzarotti e John B. Arnold, oltre ad alcune featurings che dànno lustro ad alcune composizioni dell’album.

Un concept album, dal sound elettro/acustico con colori ambient e alcune diramazioni free, che racconta, con una serie di quadri, un particolare periodo della vita del compositore, durante il quale ha sperimentato la paura di morire, ma allo stesso tempo ha scoperto una forza d’animo travolgente che ha determinato una velocissima ripresa e ha dato inizio alla sua seconda vita, umana e professionale.

Gabriele Buonasorte è sassofonista, compositore, arrangiatore e sound designer. Musicista eclettico e versatile, amante delle contaminazioni sonore e di stile, che caratterizzano il suo fraseggio, sempre vario ed imprevedibile. Ha al suo attivo diverse collaborazioni al fianco di musicisti di fama nazionale ed internazionale tra i quali Mauro Negri, Angelo Olivieri, Greg Burk, Leo Garcia, Alessandro Marzi, Silvia Bolognesi, Juan Carlos Albelo Zamora, Santi Scarcella, Gabriel Rivano, Stefano Scarfone, Stelvio Cipriani, Carlos Rojas, Pierpaolo Principato, Stefano Di Battista. Ha all’attivo 4 progetti discografici da Leader e Autore, 3 da Sideman. Si è esibito con i suoi progetti in Italia e all’estero, in particolar modo quattro tour in Kazakhstan, dove ha rappresentato l’Italia all’ EXPO 2017 e due in Thailandia. E’ attualmente Docente della Scuola di Musica SoundVille, della Scuola Popolare di Musica del Tiburtino e dell’Accademia di Musica Praeneste di Roma per le Classi di Sassofono e Musica d’Insieme. E’ Titolare della Cattedra di Sassofono Classico e Jazz presso L’Accademia Musicale Romana e Vice Direttore dei Corsi Preaccademici della stessa Accademia in convenzione con il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. E’ inoltre titolare della Cattedra di Sassofono presso la World Music School di Helsinki.

Gabriele Buonasorte, sax – Greg Burk, synth – Gabriele Lazzarotti, basso – John B. Arnold, batteria

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via Gaetano Astolfi 65

Tel. 333.1279800

Cena dalle 20 – Inizio concerti alle 21,30

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