sabato, Aprile 20, 2024

Area Riservata

HomeFestival/RassegnaLa danza a Torino: di più, più sguardi, più luoghi

La danza a Torino: di più, più sguardi, più luoghi

Alla sua 19° edizione, il Festival Interplay si apre all’innovazione, al coinvolgimento dei pubblici e alla pervasività urbana della performance

festival InterplayUn fitto calendario di appuntamenti e iniziative ingombra le date che vanno dal 21 al 30 maggio 2019, promettendo alla città di Torino e dintorni una vastissima offerta di eventi, dentro e fuori dai teatri, nell’ambito della diciannovesima edizione del Festival Internazionale di Danza Contemporanea Interplay: un totale di 100 artisti e 24 compagnie, per una disseminazione tra location che coprono l’intera città metropolitana.

Numeri che consentono di guidare la vena innovativa che Mosaico Danza, sotto la direzione di Natalia Casorati, ha deciso di seguire nella programmazione del festival.

L’innovazione

Lungo la scia di progetti innovativi promossi dalle grandi realtà teatrali e performative di Torino e provincia, la risposta di Interplay all’innovazione scenica poteva sembrare un obbligo morale, e non è un caso che diversi appuntamenti siano ospitati alla Lavanderia a Vapore di Collegno: oltre al Don’t Kiss di Fabio Liberti e al Ritornello di Greta Francolini, il 23 maggio si esibiranno Giuseppe Chico e Barbara Matjevic in Forecasting – vincitore del Premio Speciale della Giuria del 56° Festival Internazionale MESS di Sarajevo (2016), nonché la compagnia coreana dei Goblin Party con Silver Knife, nell’ambito del progetto internazionale Crossing The Sea, vincitore del bando Boarding Pass del Mibac.

Alla Lavanderia a Vapore il 30 maggio, Interplay programma Document di Ivg&Greben con la compagnia del Balletto Teatro di Torino (in prima nazionale), LIOV di Diego Sinniger, 120 gr di Sara Pischedda – già prestatasi per l’immagine della locandina del Festival – e il solo di Alexandre Fandard vincitore del bando Permutazioni.

Lavanderia a Vapore “casa” della Danza incontra il Festival Interplay: a questo proposito il Direttore della Fondazione Piemonte dal Vivo Matteo Negrin commenta che «il Festival è la restituzione di un lavoro costruito insieme durante un intero anno. Il lavoro che Natalia ha fatto in questi 10 anni sulle residenze artistiche, in particolare internazionali, incontra il modo di operare che abbiamo adottato. Forse non è un caso che la Lavanderia venga definita la casa del contemporaneo: se il termine “casa” indica il luogo dell’abitare, stiamo trasformando la concezione dei luoghi performativi dalla passività dell’assistere seduti in platea in un’idea di luogo di coinvolgimento attivo.»

Il coinvolgimento dei pubblici

Negrin chiama in causa un’altra ben nota casa del teatro torinese. Interpellato in proposito, il Direttore Artistico della Casa Teatro Ragazzi Graziano Melano dichiara che «la danza è avanti rispetto al teatro rispetto al coinvolgimento degli spettatori», ricordando l’adozione della Compagnia EgriBiancoDanza da parte della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani. Il Festival Interplay programmerà negli spazi della Casa Teatro, Bermudas degli MK e Animale di Francesca Foscarini il 27 maggio e l’attesissimo Opus di Christos Papadopoulos, con The Station di Ferenc Fehér, il 29 maggio.

D’altra parte, Melano ricorda di essere stato un danzatore lui stesso con Anna Sagna, nel contesto culturale di una Torino da sempre votata alla danza-teatro, e si auspica di riuscire a coinvolgere una maggiore varietà di pubblici per una già immensa varietà di generi performativi.

In merito al coinvolgimento delle scuole, Natalia Casorati replica che l’intento di portare le performance al di fuori degli spazi adibiti è finalizzato anche a tale obiettivo: «La danza in contesti inusuali è un modo per coinvolgere il pubblico, ma anche di formare nuovi pubblici al linguaggio scenico».

La pervasività urbana

Nuovi contesti, «nuove poetiche e nuove modalità di fruizione»: il Festival Interplay si insinua nei luoghi della cultura di Torino, portando la danza contemporanea anche alla GAM, negli spazi esterni dall’Arena Paolini, per cui il Direttore Riccardo Passoni conferma che ritiene fondamentale aprire il museo al multidisciplinare.

Il 22 maggio la sezione diffusa del Festival Interplay arriva perfino al Parco Commerciale Dora (A peso morto di Carlo Massari e C&C) e alla Noire Gallery (Ultras sleeping dance, solo di Cristina Kristal Rizzo), per poi raggiungere il Politecnico di Torino (28 maggio), mentre i Blitz Metropolitani di Interplay tornano quest’anno in Piazza Vittorio con compagnie internazionali come Chey Jurado, Los Innato ed Ella Rothschild.

Un festival innovativo, coinvolgente e pervasivo, la cui inaugurazione il 21 maggio trova spazio in un altro luogo chiave del teatro torinese, il Teatro Astra – con Harleking di Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi e Brother di Marco De Silva Ferreira – e chiude alla Lavanderia a Vapore radunando gli artisti dell’ultima serata nell’iniziativa Open Source, la performance “interattiva” coordinata da BlaubArt.

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Most Popular