È uno spettacolo “divulgativo” quello che Emiliano Poddi ha scritto per la scena, che toccando il teatro Gobetti di Torino ha divertito con intelligenza centinaia di spettatori. Uno show di sicuro divertimento, affidato alla grande interpretazione di Enrico Dusio, Gianluca Gambino e Carlo Roncaglia (anche regista), con accompagnamento al pianoforte di Alice Baccalini, ma non una semplice rilettura di un classico letterario come I Promessi sposi tinta di banalità e umorismo gutturale.
L’impianto umoristico, per quanto caratterizzato di luoghi fin troppo comuni di questi tempi (come le eccezionali interpretazioni en travesti di Dusio), si lega alla perfezione con l’anima colta e intellettuale dell’Accademia dei Folli: mettendo Alessandro Manzoni a diretto contatto con i suoi personaggi, mentre posa per farsi ritrarre da Francesco Hayez, Lucia, Renzo, Agnese e Don Rodrigo hanno di che lamentarsi per come sono stati raccontati – rinfacciando caratteri e umori stereotipanti che non renderebbero loro giustizia.
Se il pretesto comico costituisce già di per sé un notevole lavoro di ricerca sul testo, Poddi e Accademia dei Folli si avventurano oltre, scomodando le osservazioni di importanti intellettuali come Umberto Eco, Alberto Arbasino e Piero Chiara: solo in apparenza l’appello a simili, ingombranti personalità funge da espediente per scongiurare una disamina accurata di oltre 800 pagine di romanzo (che proprio Piero Chiara è riuscito a riassumere in pochi paragrafi).
Il riferimento accademico, piuttosto, è funzionale al paragone che accosta i Promessi ai blockbuster cinematografici, per via della risonanza che il romanzo ebbe sugli stili narrativi a venire: l’opera di Manzoni è cinema, perché rappresentò in tempi assolutamente non sospetti l’espressione di una pluralità di sguardi; è radio, perché viene raccontata da una pluralità di voci, una narrazione corale che si ripropone ogni volta che i suoi petulanti e prolissi personaggi “vanno in onda” attraverso le pagine del libro.
Nonostante il valore non scontato degli strumenti comici di cui l’Accademia dei Folli è prodiga, la vera nota di eccellenza de I Promessi sposi On air è probabilmente proprio l’evocazione degli sguardi di grandi intellettuali sul romanzo di Manzoni: il risultato associa al divertimento puro la celebrazione dell’importanza e del genio dell’autore lombardo.
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I Promessi sposi On air
di Emiliano Poddi
con Enrico Dusio, Carlo Roncaglia, Gianluca Gambino
e con Alice Baccalini al pianoforte
regia Carlo Roncaglia
costumi e elementi scenici Carola Fenocchio
produzione Accademia dei Folli Compagnia di Musica -Teatro