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Pensieri all’improvviso. Poesia in musica. Cantata del prima e del dopo

Andato in scena al Teatro Brancaccio di Roma

Pensieri all’improvviso
Foto di Massimiliano Marolda

Bagliori di vita, pensieri del cuore, slanci poetici frammentati, citazioni di donne e uomini che hanno vissuto d’amore e cantato l’amore.

È il viaggio dell’anima di Lina Sastri, che dà forma sul palcoscenico al contenuto impalpabile del suo libro, raccolta di poesie e riflessioni sulla sua vita, viluppo d’arte e di sentimento.

Pensieri e versi che, impercettibilmente, si tramutano in canto e musica d’amore, di gioia, di sofferenza.

Ricordi, aspettative e dolori trascolorano gli uni negli altri, si potenziano e si stemperano evocando miserie antiche e passioni universali.

Fragilità, debolezze, destini ineluttabili, realisticamente traggono linfa dai versi di Lucio Dalla, Fabrizio De André, Luigi Tenco, Francesco De Gregori, Pino Daniele.

I passi ineluttabili dell’esistenza sono scanditi dai versi di Alda Merini, Giacomo Leopardi, Anna Maria Ortese, Matilde Serao e dagli insegnamenti di Eduardo, suo primo maestro.

Il prima e il dopo, sul crinale dell’anima, che segna il passaggio dalla passione alla compassione.

Aerea, sinuosa, regale riempie lo spazio scenico saturando l’aria di musica e poesia, con uno spettacolo di canto, teatro e danza in cui condensa sensazioni ed emozioni di bambina e di donna intrecciate alla musica napoletana di ieri e di oggi.

Svincolati da una traccia cronologica aneddoti, citazioni e incontri eccezionali fluiscono sul moto dell’anima, alternando parole e versi, ricordi e musica, intrisi di napoletanità.

A ogni spettacolo della Sastri si rinnova questo sortilegio di un’artista che non recita e canta, ma vive sulla scena tutto ciò che esprime mentre la voce sussurra o vibra potente, si strugge sperduta e sanguigna.

I musicisti che suonano dal vivo assecondano minuziosamente i passaggi dell’artista da un registro espressivo all’altro: al pianoforte Ciro Cascino, alle chitarre Maurizio Pica, Filippo D’Allio e Salvatore Ferraiolo, al violino Gennaro Desiderio, al contrabbasso Luigi Sigillo sugli arrangiamenti di Maurizio Pica.

Presenza silente un dipinto e una scultura del maestro Alessandro Kokocisnki. Il danzatore Raffaele di Martino accompagna l’attrice in un passo di danza.

Immancabile il saluto al pubblico con “Napule è” di Pino Daniele, radice e sintesi della sua essenza umana e artistica.

Lo spettacolo ha debuttato in prima nazionale a luglio al Napoli Teatro Festival.

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