Il festival di antropologia del contemporaneo Pistoia – Dialoghi sull’uomo, che lo scorso anno ha registrato 30.000 presenze, taglia il traguardo dei dieci anni: promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal Comune di Pistoia, ideato e diretto da Giulia Cogoli, si terrà dal 24 al 26 maggio 2019 (www.dialoghisulluomo.it).
Il tema del decennale sarà: “Il mestiere di con-vivere: intrecciare vite, storie e destini”.
In 25 incontri, antropologi e sociologi, filosofi e storici, scrittori e artisti, psichiatri e scienziati, rifletteranno sul tema della convivenza. Con-vivere significa “vivere con”, “vivere assieme” rispettandoci e rispettando la Terra su cui ci è dato vivere. Con-vivere è un “mestiere”, nel senso che la società è un luogo di costruzione. In un mondo ogni giorno più segnato da un’accelerazione generale, in cui i rapporti sono sempre più mediati dal digitale e i legami si indeboliscono a causa del venire meno di quelle narrazioni che stanno alla base di ogni comunità, diventa sempre più difficile stabilire un rapporto reciproco, profondo ed egualitario. Un percorso, dunque, di tematiche che si tengono assieme e che compongono, anche grazie ai contributi di alcuni fra i più importanti intellettuali contemporanei, un grande mosaico culturale, fatto di tante tessere, pensieri, approfondimenti, con una forte visione e valenza unitaria.
Tra gli ospiti di questa edizione speciale grande attesa per lo scrittore Fernando Aramburu, autore del caso editoriale Patria; l’antropologo di origini iraniane Shahram Khosravi e la fisica ed economista indiana Vandana Shiva, premiata nel 1993 con il Right Livelihooh Award, premio Nobel alternativo per la Pace per le sue battaglie a difesa dell’ambiente, alla quale sarà conferito il Premio Internazionale Dialoghi sull’uomo, quest’anno alla sua terza edizione.
Apre il festival la lectio inaugurale di Enzo Bianchi, fondatore della comunità monastica di Bose, dal titolo Insieme…. Non c’è uomo senza altri uomini: davanti al quadro scoraggiante di una società dominata dall’egolatria e dai comportamenti incivili che propongono solo parole e gesti carichi di odio, emerge l’urgenza di riconoscere la presenza di una spiritualità – intesa come impegno nelle vicende umane – che faccia dire che l’umanità è una sola.
Tra gli altri ospiti: gli antropologi Marco Aime, Adriano Favole, Francesco Remotti; i sociologi Stefano Allievi, Maurizio Ambrosini; gli scrittori Wlodek Goldkorn, Michela Murgia con Ritanna Armeni, Michele Serra; il gruppo musicale degli Avion Travel; lo psichiatra Eugenio Borgna; l’attore e regista Ascanio Celestini; i filosofi Donatella Di Cesare, Elena Gagliasso, Telmo Pievani; Corrado Sinigaglia; il linguista Federico Faloppa; lo psicoterapeuta Matteo Lancini; il diplomatico e scrittore Grammenos Mastrojeni; la criminologa Isabella Merzagora; il fotografo Paolo Pellegrin con Roberto Koch; lo storico Adriano Prosperi; il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti.
Anche quest’anno i Dialoghi propongono un’esposizione fotografica: “Paolo Pellegrin – Confini di umanità” a cura di Annalisa D’Angelo (dal 24 maggio al 30 giugno nelle Sale Affrescate del Palazzo Comunale di Pistoia, ingresso libero). 60 fotografie, in parte inedite, ci condurranno in un viaggio lungo i confini dell’umanità, per mostrare lo sforzo continuo, ma necessario, alla base della convivenza. Completano l’esposizione dei video, realizzati dallo stesso Pellegrin in America, sulle linee razziali che ancora dividono gli Stati Uniti, confini invisibili ma ancor più insormontabili di quelli fisici.