È tutta un’altra città quella immaginata dal Teatro Eliseo di Roma per la nuova stagione 2019/2020 presentata in un affollatissimo incontro serale con i protagonisti e il pubblico in sala condotto con entusiasmo da Luca Barbareschi che dal 2015 ha restituito alla città le due storiche sale dell’Eliseo e del Piccolo Eliseo.
Glauco Mauri, Andrei Konchalovsky, Gabriele Lavia, Umberto Orsini, Alessandro Haber, Elena Sofia Ricci, Eros Pagni, Gaia Aprea, Massimiliano Bruno, Emilio Solifrizzi sono solo alcuni dei protagonisti della lunga stagione delle centralissime sale romane diventate un brand con una programmazione all’insegna delle sinergie in cui, teatro, cinema, arte, musica e prodotti multimediali si sovrappongono in un processo quasi osmotico per offrire al pubblico una vivace varietà di linguaggi.
“L’Eliseo è diventato il brand che avremmo voluto che fosse, attraverso una programmazione che ne ha svelato un’anima lungimirante e attenta alle esigenze del nostro presente – esordisce Barbareschi presentando in una conferenza stampa le ricchissime stagioni delle sale – Abbiamo scelto un titolo provocatorio e un po’ politico per la nuova stagione: con la stagione del centenario abbiamo voluto creare una sorta di piccola città. E quel che facciamo è per la città di Roma. Oltre 100mila spettatori per la sala grande con una media di 22 euro a biglietto e con l’88% riempimento della sala, 20.000 presenze al Piccolo Eliseo”.
Con oltre 600 alzate di sipario nel corso dello scorso anno i numeri sono importanti anche nel riscontro di pubblico della programmazione degli eventi culturali, fiore all’occhiello del teatro con oltre 100.000 persone, ma anche nei nuovi spazi del Eliseo Off con la conferma di una stagione ricca e poliedrica e il rinnovo di tante collaborazioni, tra cui la quinta edizione del Progetto Periferie con il Teatro di Tor Bella Monaca di Alessandro Benvenuti e Filippo D’Alessio.
E anche quest’anno il cartellone si inaugura con le proposte del Prologo di stagione, 15 appuntamenti al Teatro Eliseo, al Piccolo e all’Off a settembre e ottobre con tanti titoli diversi, tra cui N.E.R.D.S – Sintomi, scritto e diretto da Bruno Fornasari con Tommaso Amadio, La morte della Pizia di Friedrich Dürrenmatt, curato e interpretato da Daniele Pecci, Non plus ultras, progetto d’indagine teatrale firmato da Adriano Pantaleo e Gianni Spezzano, con un documentario di Carmine Luino, Mistero Buffo di Dario Fo – edizione per i 50 anni – con Matthias Martelli, Al di là del muro con gli attori dell’Accademia Internazionale di Teatro, Fatti veri, Amarcord letterario di Ivano Marescotti.
La stagione del Teatro Eliseo si apre ufficialmente il 5 novembre con Scene da un matrimonio di un’insolito Ingmar Bergman quasi scherzoso affidato alla trasposizione del geniale Andrei Konchalovsky che trasporta nella Roma degli anni Sessanta le vicende di una coppia solo appartenere felice interpretata da Julia Vysotskaya e Federico Vanni.
Ma gli undici titoli della stagione includono anche un doppio Shakespeare, con La Tempesta con la regia di Luca De Fusco con la coppia Eros Pagni – Gaia Aprea, e il Re Lear con il ritorno di Glauco Mauri e Roberto Sturno, diretti da Andrea Baracco, (già sold out lo scorso anno con I fratelli Karamazov) e un doppio Arthur Miller.
Del drammaturgo americano vanno in scena a febbraio Vetri rotti, undici scene senza soluzione di continuità interpretate da Elena Sofia Ricci, al ritorno a teatro dal 1996, Maurizio Donadoni e David Coco diretti da Armando Pugliese che racconta il tema dell’Olocausto e un matrimonio a pezzi e a marzo Morte di un commesso viaggiatore nella nuova traduzione di Masolino D’Amico con Alessandro Haber e Alvia Reale, diretti da Leo Muscato.
Fra i capolavori in scena La scuola delle mogli di Molière che a gennaio Arturo Cirillo, dirige e interpreta collocando la vicenda in una sorta di casa di bambola, ma ancora classici con Il costruttore Solness di Ibsen interpretato da Umberto Orsini diretto da Alessandro Serra, con Le affinità elettive di Goethe con Elena Arvigo, Silvia D’Amico, Denis Fasolo, Gabriele Portoghese, Oskar Winiarski diretti da Andrea Baracco. Spazio alla grande letteratura del Novecento con L’onore perduto di Katharina Blum dal magnifico romanzo di Heinrich Böll: Elena Radonicich e Peppino Mazzotta interpretano gli anti-eroi nella Germania lacerata dal conflitto nell’adattamento di Letizia Russo con la regia di Franco Però. Torna in scena anche Gabriele Lavia con I ragazzi che si amano alla scoperta della poesia Jaques Prévert, mentre lo spettacolo natalizio sarà una nuova produzione del teatro per il Il cielo sopra il letto – Skylight di David Hare che segna il ritorno in scena di Lucrezia Lante della Rovere e Luca Barbareschi.
Particolarmente interessante è sempre il cartellone del Piccolo Eliseo che ospita sulla scia del successo dello scorso anno la ripresa di Zero, storia di una crudele vendetta scritta e interpretata da Massimiliano Brino, ma offre tante novità a cominciare dall’apertura di stagione affidata ad Accabadora, testo tratto da uno dei successi di Michela Murgia interpretato da Anna Della Rosa per raccontare la storia di una madre e di una figlia.
Fra gli spettacoli più attesi, Le braci di Sándor Márai con Renato Carpentieri e Stefano Jotti e interpretare i due intensi caratteri pensati opposti ideali dallo scrittore ungherese, Giusto la fine del mondo di Jean-Luc Lagarce (già portato al cinema da Dolan) con Anna Bonaiuto, Antonio Folletto, Vanessa Scalera, Barbara Ronchi e Vincenzo De Michele diretti da Francesco Frangipane. In scena anche Ruggero Cappuccio in Paolo Borsellino essendo stato per raccontare l’ultimo secondo di vita del magistrato, ma anche la durezza del testo di Duncan MacMillan, Ogni bellissima cosa che arriva in Italia co la regia di Monica Nappo dopo il grande successo in Europa e in America. In scena una frizzante Lunetta Savino diretta da Massimo Andrei che interpreta la protagonista di una tragedia comica, Non farmi perdere tempo, Emilio Solfrizzi protagonista di Roger, una commedia scritta e diretta da Umberto Marino, omaggio a Federer, le divertenti vicende de L’operazione, scritto e diretto da Rosario Lisma e vincitore del Premio Eti 2009. Per gli spazi del Teatro Off Oleanna di David Mamet e Judith di Jorge Palant. Ma il brand Eliseo conferma i suoi molteplici interessi con Eliseo Cultura, fra lezioni, presentazioni a cura di Alessandro Vaccari in diversi cicli di incontri, il format La storia a processo a cura di Elisa Greco, la stagione Eliseo Ragazzi con Eraulisse e Per questo mi chiamo Giovanni e l’ampio spazio dedicato alla musica con e Domeniche d’Incanto, i concerti della domenica mattina con Europa InCanto Orchestra diretta dal Maestro Germano Neri e Musica a teatro, frutto della nuova collaborazione la IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti: in programma al Piccolo Eliseo, cinque diversi appuntamenti, dalla classica al jazz.
“La missione del Teatro Eliseo deve essere di collante, deve aiutare a ritrovare il senso dell’umanità e della comunità – è l’appello finale di Barbareschi – il futuro dell’Occidente è quello di ritrovare una connessione grazie alla funzione della cultura”. Info e dettagli su teatroeliseo.com.