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Giardini della Filarmonica: ecco gli appuntamenti del 29 giugno 2019

A Roma il bel canto di Mozart e i tamburi giapponesi di Munedaiko

Giardini della FilarmonicaFra i vari viaggiproposti con gli appuntamenti delle varie nazioni ospiti, sabato 29 giugno i Giardini della Filarmonica tornano a casa, in Italia, con un omaggio al repertorio belcantistico. Ne saranno protagonisti in Sala Casella (ore 20) il soprano Eleonora Contucci e il baritono Umberto Chiummo, voci esperte di questo repertorio, che accompagnati al pianoforte da Antonio Di Marco ripercorrono alcune delle più celebri pagine operistiche del Settecento e primo Ottocento, fra arie e duetti. Si inizia con La serva padrona di Pergolesi, e si prosegue con Le nozze di Figaro e Così fan tutte di Mozart, Il barbiere di Siviglia di Rossini e il Don Pasquale di Donizetti.

Atteso come ogni anno è l’appuntamento con il paese del Sol Levante, organizzato in collaborazione con lIstituto Giapponese di Cultura. Questanno a rappresentare la tradizionale musicale del paese saranno gli spettacolari tamburi giapponesi di Munedaiko (Giardini ore 21.30), giovane formazione nata nel 2014 per volontà del percussionista Mugen Yahiro, con lintento di promuovere e valorizzare lo strumento in Italia e in  Europa, e diffonderne la pratica. Lobiettivo è quello di creare attraverso larte e la cultura, un ambiente che possa indirizzare sulla via della ricerca e conoscenza di sé, in armonia e in risonanza con laltro. La vibrazione del tamburo facilita il risveglio dellenergia vitale presente in ognuno di noi e il contesto open air offerto dallo scenario dei Giardini della Filarmonica permetterà di unirsi al respiro del creato rievocato dal ritmo percussivo dei musicisti e di beneficiare dellemozione di una musica dal sapore ancestrale. Un concerto suggestivo, orientato allo stupore (tema delledizione attuale del festival della Filarmonica), che si avvarrà della preparazione fisica e spirituale di Mugen Yahiro e del fratello Naomitsu.

Mugen Yahiro pratica il taiko da oltre quattordici anni, iniziando il suo percorso di studio multidisciplinare con il maestro e artista Niwa Motoyuki, che lo introduce anche alle arti visive e performative del teatro noh. In Giappone si unisce per oltre un anno al gruppo di percussionisti Ondekoza, attivo dal 1969 sullisola di Sado, celebre per aver nobilitato la musica dei tamburi giapponesi ad arte performativa virtuosistica da palcoscenico; nel 2014 fonda Munedaiko. Naomitsu Yahiro è il fratello maggiore di Mugen. Istruttore nelle arti marziali tradizionali, studia anche taiko, entrando a far parte dei Munedaiko.

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Video MUNEDAIKO (nella formazione a tre interpreti)

https://www.youtube.com/watch?v=Eu-iZ2Ah1Es 

 

Info: filarmonicaromana.org, tel. 06 3201752, promozione@filarmonicaromana.org

Biglietti: singolo concerto 10 (+diritto di prevendita). Biglietto intera giornata (due concerti) 16 .

Tutto il programma del festival su filarmonicaromana.org

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SABATO 29 GIUGNO

SALA CASELLA ore 20

SERATA ALLOPERA

 

Eleonora Contucci soprano

Umberto Chiummo baritono

Antonio Di Marco pianoforte

 

Musiche del repertorio operistico

 

Giovanni Battista Pergolesi

La serva padrona

A Serpina penserete aria

Lo conosco a queglocchietti duetto

 

Wolfgang Amadeus  Mozart

Le nozze di Figaro

Cinque, dieci, venti

Se a caso madama

Se vuol ballare

Crudel, perché finora farmi languir così” duetto

Deh, vieni, non tardararia

Tutto è tranquillo e placido duetto

 

Gioachino Rossini

Il barbiere di Siviglia

La calunnia

 

Wolfgang Amadeus Mozart

Così fan tutte

Una donna a quindici anni aria

 

Gaetano Donizetti

Don Pasquale

Vediamo: alla modistaSignorina in tanta frettaduetto

 

 

GIARDINI ore 21.30

 

GIAPPONE

MUNEDAIKO

L’emozione dei tamburi giapponesi

con Mugen Yahiro e Naomitsu Yahiro

percussioni

Musica tradizionale giapponese

 

in collaborazione con

Istituto Giapponese di Cultura

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IL FESTIVAL PROSEGUE CON

La musica di tradizione irlandese sarà rivisitata il 30 giugno dal violoncello e dalla voce di Naomi Berrill affascinante e poliedrica artista, artigiana della musicanata in Irlanda ma toscana di adozione con collaborazioni prestigiose e in ambito diverso (dal coreografo Virgilio Sieni al violoncellista Giovanni Sollima). Il concerto della Berrill si dividerà fra musica folk irlandese e sue musiche originali, con unanteprima del suo nuovo album Suite Songs, frutto della sperimentazione tra il folk della sua terra, il jazz, il barocco e il pop dautore. A seguire il concerto di Extradiction nuova realtà musicale ideata da Marco Sinopoli, compositore e chitarrista del gruppo, che propone un repertorio originale, sintesi fra la musica composta e limprovvisazione e che riunisce musicisti provenienti dal mondo della classica con quelli dal sound più jazzistico.

L’1 luglio dalla Colombia arriva lOrquesta Filarmónica di Medellín (Filarmed), formazione che vanta 35 anni di storia e fra le principali della Colombia, e che nel suo repertorio unisce alla tradizione sinfonica classica, la musica della propria terra. Per il debutto alla Filarmonica (con un concerto speciale a ingresso gratuito), diretta da Juan Pablo Valencia, la Filarmed propone un programma per gran parte di musica colombiana del Novecento, fino alle nuove generazioni con Concierto a la Colombiana di Nicolas Prada (1990) e Los Adioses di Juan David Osorio (1985).     

Sarà interamente dedicata ai giovanissimi talenti la giornata del 2 luglio, con gli ensemble di arpe, archi e legni della JuniOrchestra dellAccademia Nazionale di Santa Cecilia orchestra di bambini e ragazzi nata nel 2006 che raccoglie oggi circa 400 strumentisti dai 5 ai 21 anni. A loro si unisce con un recital Carlotta Maestrini, pianista siciliana, classe 2005, unica pianista ad essere premiata al Concorso Abbado nel 2017. 

Non mancherà lo spazio per la musica contemporanea, con lomaggio il 3 luglio alla scrittura di Michele dallOngaro. In programma Gilda, mia Gilda (per non dire Il Rigoletto) una rivisitazione di una delle più celebri opere verdiane, melologo del 2001 per voce recitante e quintetto darchi, su testo di Vittorio Sermonti. Ne sono interpreti lattore Alfonso Veneroso, il Quartetto Henao con il contrabbassista Antonio Sciancalepore diretti Erasmo Gaudiomonte. Il melologo sarà preceduto dal concerto del Quartetto Henao che eseguirà il Quartetto n. 5 (2003-04) del compositore romano e il Quartetto in mi minore di Verdi.

La magia dellIndia rivive il 4 luglio grazie ai diversi generi della raffinata musica classica vocale hindustani del nord del Paese: sono il khayal (letteralmente fantasia, immaginazione) forma di canto considerata fra i punti più alti di fusione fra cultura indiana e cultura persiana, il tarana, il thumri e il bhajan. La voce in questa occasione sarà quella di Supriyo Dutta, sostenuto per la parte strumentale da Sabir Khan, simbolo del sarangi in India (il principale strumento ad arco della musica indiana) e Nihar Mehta al tabla (il caratteristico tamburo indiano). 

Il viaggio nella musica di altri paesi prosegue il 5 luglio con il recital del pianista bulgaro Ivan Donchev, che accosterà ai celeberrimi nomi di Chopin e Liszt la musica di Pancho Vladigerov, il più importante compositore, didatta e pianista bulgaro del XX secolo. Il concerto si inserisce nellambito dei festeggiamenti per i 120 anni dalla nascita del compositore, e si impreziosisce con lallestimento della mostra Vladigherov nel caleidoscopio musicale del XX secolo. Sarà invece dedicato agli Stati Uniti dAmerica il secondo appuntamento della giornata che prende il titolo di Il diritto degli altri, in cui lattore David Riondino approfondisce il tema dei diritti civili con letture tratte da testi poetici, discorsi e vari scritti su un argomento quanto mai attuale, accompagnato sul palco dal duo formato dal poliedrico clarinettista Gabriele Mirabassi e il giovane e talentuoso pianista Enrico Zanisi. Un incontro tra due musicisti lontani per generazione, ma vicini per sensibilità e provenienza, fra la libertà dellimprovvisazione jazz e la cura del dettaglio della musica classica.

Ultima giornata il 6 luglio. Si apre alle ore 20 con il concerto In questo viaggio del Tupa Ruja, formazione in trio (Martina Lupi, Alessandro Gwis, Fabio Gagliardi) che fonde le sonorità ancestrali della cultura aborigeno-australiana con improvvisazioni vocali e sperimentazioni elettroniche, recuperando brani di lingue e dialetti diversi. Si conclude con s Wonferful e la voce di Raffaella Misiti, accompagnata da Pino Perris al pianoforte, Alessandro Tomei ai fiati, Aldo Perris al contrabbasso e Francesco De Rubeis alla batteria. Un incontro e un racconto con la musica dei tanti musicisti europei che fra le due Guerre migrarono oltreoceano, e i suoni, nuovi, inaspettati, provenienti dalle Americhe. Lo testimoniano le musiche di Gershwin, Berlin, Weill, Gardel e Piazzolla.

 

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