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I danzatori di Biennale College e la danza al tempo di Youtube con Giuseppe Chico e Barbara Matijevi

Il 27 giugno nell'ambito della Biennale di Venezia 2019 – Ca’ Giustinian

Biennale di VeneziaÈ il binomio danza e musica a ispirare la performance che sarà in scena in via Garibaldi giovedì 27 giugno (ore 11.30) con la coreografa e danzatrice islandese Bára Sigfúsdóttir e il sassofonista norvegese Eivind Lønning. Flæði (che significa flusso) esplora – come già l’ammaliante Tide appena visto a teatro – la relazione tra movimento e suono, immobilità e silenzio, “un’oasi temporanea di libertà in cui sperimentazione e celebrazione di impulsi estemporanei sono pietre fondanti per far emergere qualcosa di più grande e superiore” (B. Sigfúsdóttir).

L’antico legame fra danza e musica verrà affrontato poi nell’incontro pomeridiano con i due artisti al Giardino Marceglia (ore 16.00) con la mediazione della giornalista e saggista Elisa Guzzo Vaccarino.

A seguire (ore 17.00) la proiezione di Dans le pas de Trisha Brown, firmato da Marie-Hélène Rebois, lungometraggio che affronta la trasmissione del metodo di lavoro di Trisha Brown, complici i suoi interpreti colti dietro le quinte e durante le prove di un pezzo da antologia come Glacial Decoy.

La serata propone al Teatro Piccolo Arsenale (ore 19.00) il double bill dei 15 danzatori selezionati di Biennale College – tutti tra i 18 e i 25 anni e provenienti da tutto il mondo. Sono gli italiani Maria Chiara Bono, Rebecca Carluccio, Andrea Cipriani, Ludovica Di Santo, Anna Forzutti, Eva Scarpa Dabalà, Vanessa Loi, Alice Pan, Noemi Piva; gli australiani Arabella Frahn-Starkie, Benjamin Hurley, Oonagh Slater, l’inglese Megan Harris, lo svizzero Tommy Cattin e lo statunitense Ramon Vargas.

I danzatori di Biennale College saranno in scena con Dance me to the end of love, creazione ideata per loro e con loro da Alessandro Sciarroni, Leone d’oro alla carriera 2019, e con Set and Reset/Reset della coreografa statunitense Trisha Brown, opera manifesto del post-modern americano.

In Dance me to the end of love Alessandro Sciarroni lavora assieme ai danzatori di Biennale College sui passi di un ballo bolognese chiamato Polka Chinata. Si tratta di una danza di corteggiamento eseguita in origine da soli uomini e risalente ai primi del ‘900. Il lavoro è stato realizzato grazie alla collaborazione con Giancarlo Stagni, un maestro di balli Filuzziani (particolare versione del ballo liscio) che ha ridato vita a questa antica tradizione grazie alla riscoperta e allo studio di alcuni video di documentazione risalenti agli anni ’60. Il progetto fa parte di una ricerca più ampia di Sciarroni, tesa a diffondere e ridare vita a una tradizione popolare in via d’estinzione.

Set and Reset/Reset è realizzato dai danzatori di Biennale College sotto la guida degli stessi interpreti della Trisha Brown Company seguendo un protocollo unico che Trisha Brown ha utilizzato durante la costruzione della coreografia originale del 1983. Una struttura coreografica “aperta”, che offre il suo vocabolario a variazioni ogni volta diverse, rendendo i danzatori partecipi del processo creativo.

L’ultimo appuntamento di giovedì 27 giugno è alle Sale d’Armi dell’Arsenale (ore 21.30) con Forecasting di Giuseppe Chico e Barbara Matijevi, ovvero la danza al tempo di Youtube.

Nell’era di Internet e dei social network, dove chiunque può creare video-performance e caricarle in rete, la linea tra amatore e artista professionista si fa più indefinita: questo è il campo di indagine di Giuseppe Chico e Barbara Matijevi in Forecasting. Tra mondo fisico e mondo virtuale, Barbara Matijevi, in scena con un laptop dove scorrono frammenti di video presi da Youtube, si sposta nello spazio e nel tempo seguendo le immagini raffigurate sul computer in modo da prenderne parte ed esserne l’estensione, innescando una narrazione mutante. Lo schermo diventa punto di intersezione tra il corpo tridimensionale della performer e il mondo delle immagini bidimensionali rappresentanti storie divertenti, emozionanti, spaventose.

Affermano i due artisti: “Abbiamo voluto creare uno spazio-tempo sospeso tra due sistemi paralleli di percezione: quello della realtà e quello dello schermo. Il risultato è che il corpo diventa mille corpi e crea infinte possibilità”.

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IL PROGRAMMA DI GIOVEDÌ 27 GIUGNO

ore 11.30 Via Garibaldi, spettacolo all’aperto FLÆDI (2019, 20’)

ore 16.00 Giardino Marceglia, incontro con Bára Sigfusdottir e Eivind Lønning

ore 17.00 Giardino Marceglia, film Dans les pas de Trisha Brown (2016, 79’)

ore 19.00 Teatro Piccolo Arsenale, progetto Set and Reset /Reset di Biennale College – Danzatori in collaborazione con Trisha Brown Dance Company

a seguire Dance me to the end of love di Alessandro Sciarroni

ore 21.30 Sala d’Armi A (Arsenale), Forecasting (2011, 45’) di Giuseppe Chico e Barbara Matijevi

a seguire conversazione con i coreografi

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Informazioni e punti vendita

La Biennale di Venezia – Ca’ Giustinian ( mar.>sab., 10.00>17.00) o www.labiennale.org

Venezia Unica (P.le Roma, Lido S.M.E., Ferrovia, P.zza San Marco, Tronchetto, Rialto, Accademia, Tessera, Mestre, Dolo, Sottomarina).

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