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Operaestate Festival 2019: “Le notti bianche”

Il 2 agosto, ore 21, nel Teatro al Castello Tito Gobbi, Bassano del Grappa (VI)

Giulio Casale
Foto di Claudio Del Monte

Operaestate Festival torna in scena con una prima assoluta venerdì 2 agosto: protagonista l’attore, interprete e autore Giulio Casale che ha trasformato in evento teatrale uno dei romanzi più famosi e amati di Dostoevskij “Le notti bianche”, una storia giovanile e delicatissima, una favola moderna sulla potenza creatrice del sogno e sui suoi rischi, rimasta nella memoria e nel cuore di chiunque l’abbia letta e conosciuta.

Alle 21 nel Teatro Al Castello Tito Gobbi di Bassano debutta dunque lo spettacolo realizzato in coproduzione da Operaestate Festival con Corvino ProduzioniCatalyst. Biglietteria tel. 0424 524214, dettagli sul sito www.operaestate.it   

Spicca per il suo coraggio la nuova scelta artistica di Giulio Casale, affiancato in scena da Giulia Briata nell’allestimento diretto dalla regista Marta Dalla Via. L’adattamento si confronta col mito storico e letterario di Dostoevskij, particolarmente congeniale alla cifra stilistica di Casale, da sempre fatta d’intensità e ricerca ideale come testimoniano i suoi precedenti spettacoli e le sue opere discografiche. Si assiste a un’aderenza sorprendente tra interprete e testo classico, sempre vivo: perché non ci comportiamo tutti come fratelli? Perché anche l’uomo migliore è come se nascondesse sempre qualcosa all’altro e gli tacesse qualcosa? Perché non dire subito, direttamente, quel che si ha nel cuore… Così, ad esempio, le distanze tra ottocento e tempo presente si dissolvono in scena.  Quattro notti e un mattino per raccontare la storia del sognatore e del suo amore tanto profondo quanto fugace; una storia di confidenze sussurrate, di speranze e di intrecci notturni, di risvegli amari e di desideri inespressi. Tutto porta nel cuore una domanda fondamentale: qual è il confine tra la realtà e il sogno? Fino a che punto è possibile cullarsi nei propri irrealizzati desideri? Lo spettacolo indaga dunque nel profondo del pensiero e dell’animo umano, nelle necessità universali e nelle nostre contraddizioni, cercando la forma mutevole e sfuggente della felicità; anche se solo per un minuto, anche se solo immaginata.  Ma, per dirla ancora con Dostoevskij: Un minuto intero di beatitudine, è forse poco per colmare tutta la vita di un uomo?

Danza teatro e musica declinate sul filo rosso della civiltà e della partecipazione per Operaestate Festival 2019 che, in collaborazione con gli Albergatori di Bassano, offre una promozione speciale attiva per tutto il periodo del festival: dal 10 luglio al 15 settembre, con pernottamenti a tariffe scontate, ingressi ridotti agli eventi in cartellone ed entrata gratuita ai musei della città. Tutte le informazioni su Vacanze a Bassano http://www.operaestate.it/ospitalita/

Il percorso artistico teatrale di Giulio Casale inizia nel luglio 2004 con la sua partecipazione al Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber che si svolge a Viareggio. Nell’autunno porta in teatro a Milano “Polli di allevamento”, il testo di Giorgio Gaber e Sandro Luporini originariamente rappresentato nella stagione teatrale 1978/1979. È forse la più provocatoria delle pièces gaberiane, incentrata sui temi del conformismo, delle nevrosi, delle insicurezze dell’uomo contemporaneo. Dalla scomparsa di Gaber, è la prima ri-proposta di questo spettacolo, che attraversa molti teatri italiani, procurando a Giulio Casale il Premio Enriquez per il miglior spettacolo teatrale del 2007. Nel 2008 va in scena ”Formidabili quegli anni”, tratto dall’omonimo libro di Mario Capanna: si tratta di uno spettacolo sul ’68, nel corso del quale i momenti musicali-cantati più significativi dell’epoca si alternano alla prosa. Sfilano così composizioni di Jacques Brel, Fabrizio De André, Luigi Tenco, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Boris Vian nonché dello stesso Giulio Casale. Il 15 novembre 2009 debutta nella trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa”. Il 16, allo Strehler-Piccolo Teatro di Milano, si tiene la prima nazionale di “Canzone di Nanda”, spettacolo dedicato a Fernanda Pivano, amica scomparsa pochi mesi prima, per la regia di Gabriele Vacis. Lo spettacolo rappresenta un adattamento scenico dei “Diari 1917-1973”, nel quale s’inseriscono i racconti originali che la Pivano fece a Giulio Casale negli anni della loro frequentazione, nonché rievocazioni di artisti legati alla beat generation o di maestri di Nanda (Cesare Pavese, Italo Calvino). Il 24 aprile 2010, a Treviso, ha luogo la prima di un nuovo spettacolo intitolato “The beat goes on”. È l’ideale prosecuzione di “Canzone di Nanda”: un lungo medley di canzoni che diventa viaggio; parte dall’America degli anni ’50 e attraversa le opere di poeti, scrittori e musicisti, passando attraverso differenti generi musicali, fino ad arrivare ai brani più melodici di Casale e degli Estra. Sempre a Treviso, il 2 ottobre, si svolge, con data unica, “La vita altrove” uno spettacolo dedicato a Gino Rossi, grande pittore del primo ‘900 che rimase internato in manicomio per gran parte della propria vita.  Dal 2012 è in tour nei teatri italiani con Andrea Scanzi nello spettacolo “Le cattive strade” (scritto da Andrea Scanzi e Giulio Casale) dove viene ripercorsa la carriera di Fabrizio De André, raccontando gli snodi del percorso artistico del poeta e cantautore ligure. Poco prima del Natale 2015 Giulio Casale presenta al teatro Out Off di Milano “Abbiamo Tempo”, uno spettacolo solista in cui alterna brani musicali a letture e parti recitate, nella tradizione del teatro-canzone. All’inizio del 2016 va in scena “Sogno di un’Italia – 1984-2004 Vent’anni senza andare mai a tempo”. Lo spettacolo, sempre di Andrea Scanzi e Giulio Casale, ripercorre i momenti salienti di un ventennio di storia nazionale, interrogandosi su come sia stato possibile che certi cambiamenti non siano avvenuti. Nel mese di ottobre 2016, va in scena ad Agliano Terme la prima di “Vino Canzoni e Illuminazioni”, uno spettacolo a tema che parla del vino e del suo ruolo nella cultura e nell’arte.

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LE NOTTI BIANCHE

tratto da Fedor Dostoevskij, adattamento di Giulio Casale

con Giulio Casale e con Giulia Briata

regia Marta Dalla Via canzoni Giulio Casale

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