Con la recita di questa sera 11 agosto si conclude la tournée del Corpo di Ballo scaligero a Pechino: un trionfale ritorno dopo 13 anni dalla prima e unica visita del Balletto scaligero nella Capitale cinese.
Centoventi persone impegnate in tour, due le produzioni in scena, Le Corsaire e Giselle; quattro le rappresentazioni dall’8 all’11 agosto, accolte con straordinario calore da un pubblico entusiasta (un totale di quasi 9000 persone) che ha gremito l’Opera House del National Centre for the Performing Arts. C’era grande attesa per quello che è stato un vero debutto: per i balletti in programma, mai presentati prima a Pechino, e per la Scala, alla sua prima esibizione all’NCPA: al Balletto scaligero è stata riservata l’apertura dell’edizione 2019 dell’NCPA Dance Festival, facendo raggiungere l’8 agosto, con la prima di Le Corsaire, la cinquantesima apertura di sipario della Scala in Cina e con la prima di Giselle del 10 agosto la cinquantesima recita di Balletto in questo Paese.
Grande successo, applausi finali tra i dieci e i quindici minuti, applausi a scena aperta e standing ovations hanno accolto tutto il Corpo di Ballo diretto da Frédéric Olivieri e gli artisti impegnati nei ruoli principali : nelle due recite di Le Corsaire Nicoletta Manni poi Martina Arduino (nel ruolo di Medora), Martina Arduino e Virna Toppi (Gulnare), Timofej Andrijashenko e Marco Agostino (Conrad), Marco Agostino e Nicola Del Freo (Lankendem), Antonino Sutera e Federico Fresi (Birbanto); Claudio Coviello e Mattia Semperboni, nel ruolo di Alì, lo schiavo, Riccardo Massimi (Il pascià), Emanuela Montanari e Alessandra Vassallo nel ruolo di Zulmea. Le tre odalische Gaia Andreanò, Maria Celeste Losa, Alessandra Vassallo in alternanza con Vittoria Valerio, Caterina Bianchi e Agnese Di Clemente, e le due coppie di Corsari Marta Gerani, Alessia Auriemma, Andreas Lochmann e Christian Fagetti. In Giselle protagonisti Nicoletta Manni con Timofej Andrijashenko poi Vittoria Valerio con Claudio Coviello nei ruoli di Giselle e Albrecht. Accanto a loro Virna Toppi poi Maria Celeste Losa (nel ruolo di Myrtha), Marco Agostino poi Christian Fagetti (Hilarion) mentre nel passo a due dei contadini Martina Arduino con Nicola Del Freo e ad Alessandra Vassallo con Mattia Semperboni. Una grande visibilità per gli artisti del Corpo di Ballo e anche per i giovani allievi della Beijing Dance Academy, coinvolti in diversi momenti di Le Corsaire ma soprattutto nell’evocativo Jardin Animé. Una nuova stimolante occasione di collaborazione con gli artisti locali, che si è sviluppata anche per quanto riguarda l’esecuzione musicale, affidata alla National Ballet of China Symphony Orchestra sotto la direzione di David Coleman.
Per il Teatro alla Scala le tournée all’estero costituiscono un’attività costante che ha offerto nel corso del tempo un importante contributo alla diffusione del nostro patrimonio culturale e all’immagine dell’Italia nel mondo. Con questa tournée salgono a cinque le trasferte del Balletto scaligero in Cina – dopo il 2006, Anno dell’Italia in Cina, con 11 recite a Hong Kong, Tianjin, Pechino e Shanghai, il 2014 a Hong Kong, il 2016 a Tianjin, Shanghai e Canton e il 2018, con due produzioni, un mese di tour e un totale di 15 rappresentazioni in due piazze ormai consolidate, Shanghai e Tianjin e due nuove città, Xi’an e Macao – e salgono a 158 i progetti realizzati, per un totale di 880 alzate di sipario dal 1878, quando venne realizzata a Parigi la prima tournée della storia scaligera in occasione del Centenario del Teatro.
Le due produzioni scelte per questo tour sono state una grande vetrina per gli artisti del Corpo di Ballo, esemplari della varietà del nostro repertorio, della versatilità degli interpreti scaligeri e del “saper fare” delle maestranze del Teatro: gli allestimenti dei due balletti, infatti, sono stati creati appositamente per la Scala. Le Corsaire, il più emozionante dei grandi classici, una irresistibile storia d’amore e d’avventura, è uno dei più recenti ingressi nel repertorio scaligero, con la coreografia di Anna-Marie Holmes, autorevole specialista dei grandi balletti ottocenteschi e con scene e costumi espressamente realizzati da Luisa Spinatelli per la Scala. Azione, passione e romanticismo in una trama che mette in grande evidenza le danze, e momenti virtuosistici che richiedono tecnica straordinaria. Giselle, il balletto romantico per eccellenza, nell’indimenticabile coreografia di Coralli-Perrot, perfetta nella sua struttura, impreziosita dall’allestimento scaligero di Aleksandr Benois, nella ripresa di Yvette Chauviré, interprete lei stessa alla Scala della sua versione per la prima volta nel 1950, che proprio con la cura e la raffinatezza di ruoli come Giselle ha esaltato la tradizione classica in tutta la sua purezza e consegnato la sua fama al mondo.
Giselle è un titolo che fa parte della storia del nostro Teatro, patrimonio della compagnia da innumerevoli anni, e degli artisti scaligeri che la hanno rappresentata in molti Paesi del mondo, infondendo ad ogni ripresa linfa nuova e nuove emozioni mantenendo vivo questo meraviglioso spettacolo. E proprio Giselle, uno dei due titoli protagonisti di questa e di molte altre recenti trasferte internazionali, dopo aver girato il mondo ora tornerà, dal 17 settembre all’8 ottobre, sul palcoscenico della Scala da cui manca dal 2016. Nel corso degli otto spettacoli in programma saranno in scena gli artisti scaligeri che hanno ottenuto grande successo nel corso delle recenti recite internazionali, accanto a due superstar che apriranno le rappresentazioni nelle serate del 17, 19 e 24 settembre: per la prima volta insieme alla Scala in questo titolo l’étoile Svetlana Zakharova e David Hallberg, straordinario artista ospite già applaudito sia alla Scala che nel corso della tournée scaligera a Hong Kong e recentemente in Australia.