con Pino Micol
Evento speciale in esclusiva nazionale
dall’opera di Marguerite Yourcenar
a cura di Maurizio Scaparro e Ferdinando Ceriani
melodie e canto Evelina Meghnagi
musicisti Arnaldo Vacca e Cristiano Califano
costumi Lorenzo Cutùli
coreografie Eric Vu An
multivisioni Francesco Lopergolo
produzione Teatro Ghione
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C’è una frase di Flaubert che forse, meglio di tutte, spiega il fascino immortale del protagonista di quest’opera di Marguerite Yourcenar: Quando gli dèi non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo. Adriano è più di un uomo, è l’immagine, o meglio il ritratto di ciò che noi siamo oggi, nelle sue parole ritroviamo le radici del pensiero occidentale e della nostra storia.
Ma mai come oggi, in un mondo dove i fondamentalismi e l’ignoranza seminano morte e distruzione, questo testo ci sembra così attuale! Per questo, dopo il grande successo dell’edizione con Giorgio Albertazzi, sentiamo la necessità di riproporlo in un nuovo allestimento che rilegge anche da angolazioni nuove e diverse la storia dell’Imperatore a cui darà voce e corpo, in una sua personalissima interpretazione, uno dei più grandi attori italiani, Pino Micol.
Le parole di Adriano, ancora una volta, ci aiutano a riflettere sul nostro momento storico indicandoci, forse, uno spiraglio di speranza.
Maurizio Scaparro inizia poco più che ventenne come critico teatrale de L’Avanti!. Nel 1963 fu direttore del Teatro Stabile di Bologna, nel 1964 esordì alla regia con Festa grande di aprile di Franco Antonicelli e nel 1965 la consacrazione al Festival dei due mondi di Spoleto con La venexiana, quindi, a seguire, Chicchignola e i Mémoires con Mario Scaccia, Amleto, Cyrano, Riccardo II, Il fu Mattia Pascal, Il Teatro Comico, Giulio Cesare, Don Chisciotte, Vita di Galileo, La bottega del Caffè con Pino Micol, Memorie di Adriano, Casanova con Giorgio Albertazzi, La lunga notte di Medea con Irene Papas, Varietà, Le Mille e una notte, Pulcinella, Polvere di Bagdad con Massimo Ranieri, il Don Giovanni con Peppe Barra.
Ha diretto compagnie autonome (Teatro Indipendente, Teatro Popolare di Roma, il Théâtre des Italiens a Parigi) e i Teatri Stabili di Bolzano e di Roma, istituzioni pubbliche come la Biennale di Venezia inventando il Carnevale del teatro (1980), il settore spettacolo dell’Expo di Siviglia, l’Ente teatrale italiano. È stato vicedirettore del Théâtre de l’Europe con Giorgio Strehler e Presidente Vicario dell’AGIS. Nel 2011 ha curato la sezione teatro delle manifestazioni teatrali per i 150 anni dell’Unità d’Italia. È direttore artistico della Compagnia Italiana, Centro Europeo di Teatro d’Arte e cura le Attività Internazionali del Teatro Nazionale della Toscana di Firenze.
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Ferdinando Ceriani, regista, docente di teatro, responsabile artistico della Compagnia Italiana – Centro Europeo di Teatro d’Arte di Maurizio Scaparro dal 2005 e direttore artistico di numerosi festival (festival internazionale di drammaturgia “In Altre parole”), cresce artisticamente nella Compagnia Alla Ringhiera di Franco Molè per poi iniziare, dal 2001, un lungo sodalizio di lavoro con il M°Maurizio Scaparro che lo ha voluto con sé come regista assistente dei suoi spettacoli. Tra le sue regie, Dove danzano in draghi e gli dei, la Cina di Tiziano e Angela Terzani con Andrea Jonasson (Biennale di Venezia), Il sogno di G., un omaggio a Giorgio Strehler, con Giulia Lazzarini, Andrea Jonasson (prod. Biennale di Venezia), Salonicco 43 con Massimo Wertmuller. Dal 2002 è direttore del corso di teatro dell’Università Luiss Guido Carli di Roma. Dal 2012 è direttore artistico del Premio Franco Molè – Città di Terni per giovani attori, in collaborazione con il Teatro LaMaMa di New York. Dal 2005 è stato responsabile artistico e organizzativo di tutte le ultime manifestazioni ideate da Maurizio Scaparro: Les Italiens, teatro, cinema e letteratura al Teatro della Comédie des Champs Elysées di Parigi, in occasione della Presidenza italiana dell’UE, Voci d’Europa a Firenze – Teatro della Pergola, Canti di vita in tempo di peste, per il Carnevale di Venezia, Il Teatro Italiano nel Mondo al Teatro della Pergola di Firenze, nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, Les Liaisons Heureuses a Parigi.
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Pino Micol, laureato in giurisprudenza, si è trasferito a Milano e si è diplomato alla Scuola d’Arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano di Giorgio Strehler. Inizia quindi a recitare in teatro con diversi registi fra cui Giancarlo Cobelli, Luca Ronconi, Mario Missiroli, Luigi Squarzina, Massimo Castri ma soprattutto con Maurizio Scaparro con il quale ha costituito un lungo e fruttuoso sodalizio artistico.
Nell’ampio repertorio teatrale da lui coperto spicca, oltre ai ‘classici’ shakespeariani Amleto e Riccardo II, la figura di Cyrano de Bergerac. Dagli anni Ottanta si è dedicato anche alla regia teatrale mettendo in scena diversi lavori fra cui La visita della vecchia signora di Friedrich Dürrenmatt, Vita dei campi da Giovanni Verga, La Casina di Plauto, Edipo di Renzo Rosso ed altri ancora, oltre al Cyrano allestito per il centenario della pubblicazione dell’opera di Edmond Rostand a Parigi. Si è occupato anche di regia in campo lirico curando per il Teatro dell’Opera di Roma il Don Chisciotte di Giovanni Paisiello.
Per il cinema ha interpretato i film Dove siete? Io sono qui, del 1993, di Liliana Cavani, Gialloparma, del 1999, di Alberto Bevilacqua, e I baci mai dati, del 2010, di Roberta Torre.