È quella della fantasia la cifra che contraddistingue la nuova stagione del Teatro Comunale di Monfalcone: la fantasia come nutrimento dell’anima, la cultura come cibo per la mente.
Il menù che i nuovi cartelloni di Musica e Prosa propongono, servito su un piatto di nuvole, leggero e onirico, è particolarmente ricco e originale: attraversa la storia della musica e della drammaturgia, dal repertorio classico a quello contemporaneo, e prevede, fra le sue specialità, molte delle quali in esclusiva, i grandi nomi della scena internazionale e i giovani talenti emergenti, contaminando, come nella migliore cucina fusion, i diversi linguaggi scenici.
Oltre 60 gli eventi di grande spettacolo in cartellone, cui si affiancano 39 appuntamenti “Dietro le quinte”: concerti, spettacoli di prosa, matinée per le scuole e rappresentazioni per i più piccoli e per gli studenti, con il meglio della scena musicale internazionale e di quella teatrale italiana.
È l’imponente North Czech Symphony Orchestra diretta da Alfonso Scarano ad aprire, mercoledì 23 ottobre, la STAGIONE MUSICALE predisposta da Federico Pupo. Al suo fianco Leonardo Pierdomenico, fra i pianisti più interessanti della sua generazione, che dopo aver conquistato a soli 18 anni il prestigioso Premio Venezia, si è imposto sul panorama internazionale vincendo il Concorso Van Cliburn. Il concerto, realizzato in collaborazione con il CIDIM, prevede due straordinarie pagine di Dvořák, il Concerto op. 33 e la Suite Ceca op. 39, e la Sinfonia n. 38 “Praga” di Mozart, che racchiude e svela il Mozart grandissimo delle ultime tre Sinfonie.
La grande musica per orchestra trova spazio anche nel concerto dell’Orchestra di Padova e del Veneto (21 febbraio), secondo appuntamento di “Effetto Mozart”, il progetto triennale che prevede l’esecuzione di tutto il repertorio mozartiano per violino e orchestra. L’interpretazione dei concerti, impreziositi dalle cadenze scritte per il progetto da Giovanni Sollima, è affidata all’Orchestra e alla magnifica violinista di origine armena Sonig Tchakerian. In programma, fra le altre pagine, il più eseguito dei 5 concerti per violino e orchestra, il n. 3 K 216 in sol maggiore.
E nel concerto che vede protagonista la neonata Istituzione Musicale e Sinfonica del Friuli Venezia Giulia (17 aprile), affiancata per l’occasione da Domenico Nordio (direttore e violino solista), che nel segno delle celebrazioni dedicate ai 250 anni dalla nascita di Beethoven presenta il Concerto op. 61 per violino e orchestra e la celeberrima Sinfonia n. 3 op. 55 “Eroica”.
È dedicato a Beethoven il concerto Una visita a Beethoven, libera interpretazione in forma di concerto dal racconto omonimo di Richard Wagner (24 gennaio), ritratto inedito e ironico del grande compositore ma anche appassionata riflessione sulla solitudine del genio. Un percorso di musiche e parole animato dalla personalità magnetica di Giovanni Sollima (violoncello), dalla solidità esecutiva di due affiatati musicisti (Giovanna Polacco al violino e Alfonso Alberti al pianoforte) e dalla voce narrante di Marco Pagani, in cui alcuni passi del testo si intrecciano alle composizioni di Beethoven o da questo ispirate.
Prosegue il progetto celebrativo nazionale “Tartini2020”, al quale il Teatro Comunale aderisce, il 6 dicembre, con il concerto che vede il grande violoncellista Mario Brunello capitanare un quartetto d’eccezione: Francesco Galligioni (violoncello), Roberto Loreggian (clavicembalo e organo) e Ivano Zanenghi (liuto e chitarra). Un’ottima occasione, quella della “Tartini Renaissance“, per riscoprire il mondo musicale che gravita intorno al violinista di Pirano d’Istria attraverso pagine di grande bellezza di Valentini, Vandini, Boccherini e dello stesso Tartini.
Nel segno della musica antica anche il concerto dell’ensemble vocale Odhecaton diretto da Paolo Da Col (22 novembre) che, ispirandosi al genio di Leonardo (che fu anche eccellente musicista, noto ai suoi contemporanei per l’eccezionale talento d’interprete), esplora il mondo musicale di Leonardo attraverso le composizioni di autori italiani, fiamminghi e francesi che sono stati in relazione con lui o hanno animato la vita musicale dei centri in cui visse.
È ancora la voce protagonista del concerto Liederabend (7 febbraio), con il soprano svedese Lisa Larsson e il pianista Andrea Lucchesini: una raffinata selezione di Lieder di Schubert e Schumann, un gioco di specchi che mette a confronto i capolavori pianistici dei due compositori, uno ispiratore dell’altro, e il loro straordinario repertorio liederistico, genere musicale nell’ambito del quale i due autori vengono strettamente associati.
Di grande prestigio le formazioni di musica da camera ospiti della nuova stagione. Il 15 novembre il Quartetto Chaikowsky di Mosca, affiancato dal clarinettista Alessandro Travaglini, propone due capolavori per clarinetto e archi: il Quintetto KV 581 di Mozart, vera e propria pietra miliare del repertorio clarinettistico, e il Quintetto op. 115 di Brahms, grande pagina della maturità del compositore tedesco, che guarda come modello proprio alla composizione del genio di Salisburgo.
Il Cuarteto Latinoamericano, invece, in Tribute to the Americas (3 marzo) propone alcune pagine di autori sudamericani (Villa-Lobos, Revueltas, Brouwer, Ginastera) guardando non soltanto al repertorio che si nutre di ritmi popolari ma anche alle composizioni di matrice europea, in un’originale contaminazione di atmosfere e sonorità. Fondato in Messico nel 1982, il Cuarteto ha conquistato per due volte il Latin Grammy e rappresenta una voce unica per la diffusione internazionale della creazione musicale dell’America Latina.
Particolarmente ricca e preziosa la nuova edizione di “ControCanto”, la rassegna interna al cartellone dei concerti dedicata alla musica contemporanea e ai diversi generi. Ad aprirla, l’8 novembre, è Nosferatu – Spettacolo per musica e film proposto dall’Ensemble L’Arsenale diretto da Filippo Perocco. Il capolavoro di Murnau, liberamente ispirato al Dracula di Bram Stoker, rivive grazie alla colonna sonora, originale, di Perocco: una musica che non descrive o commenta ma si nutre dei sogni che vivono nei personaggi di questo caposaldo del cinema espressionista.
Nel segno della contaminazione fra diversi linguaggi anche il concerto che vede protagonisti Peppe Servillo e il Solis String Quartet (17 dicembre), Presentimento, suggestivo omaggio, al confine fra musica e teatralità, ai capolavori della canzone classica napoletana. Un progetto che spazia all’interno di un immenso panorama musicale, senza circoscriverlo a un periodo o un autore: da Gil a Viviani, da E. A. Mario a Cioffi e Pisano, da Scalinatella a Mmiez’o grano.
La grande canzone d’autore e la musica jazz si incontrano nel concerto del Sergio Cammariere Quintet (10 gennaio). Affiancato dalla sua storica band, Cammariere intreccia i suoi brani più amati alle sue ultime creazioni e agli omaggi ai memorabili cantautori che lo hanno ispirato: una sofisticata combinazione di atmosfere jazz e ritmi latini, in un perfetto equilibrio armonico che ne sottolinea la poesia e l’intensità emotiva.
Ospite di “ControCanto” anche Elio che in Opera Buffa! Il Flauto Magico e cento altre bagatelle… (20 marzo), nella doppia veste di narratore e cantante, presenta una carrellata nel repertorio più conosciuto dell’opera buffa, toccando capolavori quali Il Flauto Magico e Don Giovanni di Mozart, Il Barbiere di Siviglia di Rossini, fino ai Racconti di Hoffmann di Offenbach: uno spettacolo brillante e vivace, in cui parole e musica si alternano nelle esecuzioni di Elio, del soprano Scilla Cristiano e dei musicisti Gabriele Bellu (violino), Luigi Puxeddu (violoncello) e Andrea Dindo (pianoforte).
Particolarmente effervescente anche la performance d’arte fusion dell’ensemble Soqquadro Italiano (3 aprile), che in Stabat Mater – Vivaldi Project coniuga musica e parole, barocco e contemporaneo, danza e teatro. Ad allestire un’originalissima versione dello Stabat Mater di Vivaldi sono Claudio Borgianni, che firma drammaturgia e direzione musicale, e Vincenzo Capezzuto, che si alterna nei panni di danzatore e cantante, con la complicità di Mauro Bigonzetti, fra i principali coreografi del panorama internazionale.
Nel segno del jazz, come è ormai tradizione, la chiusura della rassegna “ControCanto” e della stagione musicale. Il 30 aprile, International Jazz Day, approda infatti al Comunale il trio composto da Enrico Pieranunzi (pianoforte), Gabriele Pieranunzi (violino) e Gabriele Mirabassi (clarinetto). Play Gershwin è l’omaggio a uno dei più grandi geni della musica di ogni tempo, artefice della fusione fra classica e jazz, fra composizione e improvvisazione: un programma a geometria variabile con punte di assoluta eccezionalità, fra cui le sue più celebri composizioni orchestrali, An American in Paris e Rhapsody in Blue, in un’inusuale versione cameristica.
Ai concerti che hanno luogo al Teatro Comunale si affiancano quelli della collaudata rassegna “Concerti per organo”, quattro appuntamenti a ingresso libero in programma al Duomo di Monfalcone, alla Chiesa Marcelliana e alla Chiesa SS. Nicolò e Paolo. Protagonisti della rassegna sono Ilaria Centorrino (8 dicembre), l’ensemble Seicento Stravagante (19 gennaio), Gerwin Hoekstra (15 marzo) e Marco Milan insieme al CoroinCanto (19 aprile).
A completare l’offerta musicale della nuova stagione il concerto, fuori abbonamento, dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Tartini” di Trieste diretta da Adriano Martinolli D’Arcy (20 novembre), appuntamento consolidato con una delle più importanti istituzioni di formazione musicale della Regione.
All’insegna della contaminazione fra teatro e danza l’apertura della nuova STAGIONE DI PROSA, realizzata insieme all’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, che si muove fra i grandi classici della storia della drammaturgia e il teatro contemporaneo, i diversi generi e le contaminazioni fra linguaggi. L’inaugurazione, i giorni 5 e 6 novembre, è affidata alla bravura e all’audacia di Angela Finocchiaro, autrice e protagonista dello spettacolo Ho perso il filo, per la regia di Cristina Pezzoli, che la vede mettersi in gioco con linguaggi espressivi mai affrontati prima (al suo fianco sei danzatori guidati dall’inventiva di Hervé Koubi, fra i più talentuosi coreografi della scena internazionale) e rivivere, con stralunata comicità, l’incredibile avventura di Teseo che combatte il Minotauro.
A rappresentare la drammaturgia classica sono quattro magnifici testi. Serena Sinigaglia firma la regia de La camera azzurra (3 e 4 dicembre), romanzo noir fra i più sensuali di Georges Simenon, per la prima volta sulle scene nell’adattamento teatrale di Letizia Russo. A dare corpo alla vicenda dei due amanti che si ritrovano in un’aula di tribunale, accusati di aver eliminato i coniugi, sono i bravissimi Fabio Troiano e Irene Ferri.
I giorni 22 e 23 gennaio arriva al Comunale l’originalissimo Don Chisciotte, dal capolavoro di Cervantes (l’adattamento è di Francesco Niccolini). A metterlo in scena è lo straordinario Alessio Boni, regista e interprete al fianco di Marcello Prayer e Serra Yilmaz, l’attrice turca resa nota al grande pubblico dai film di Ferzan Özpetek. In questa potente messinscena, Boni pone l’accento sul rapporto fra follia ed eroismo, restituendoci la storia di tutti coloro che hanno creduto al sogno e alla fantasia e per questo saranno ricordati.
Sono invece Alessandro Haber e Alvia Reale, fra gli interpreti più intensi e sensibili della scena italiana, diretti da Leo Muscato, a mettere in scena Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller (25 e 26 febbraio), fra i dieci lavori teatrali più significativi del Novecento secondo la classifica del Time e pièce rappresentata di continuo in tutto il mondo. Tradotta e adattata da Masolino D’Amico, la storia di Willy Loman, quella di un piccolo uomo e del suo sogno, più grande di lui, si rivela un’appassionante e attualissima macchina teatrale.
Forte del successo della passata stagione, torna sulle scene I miserabili (17 e 18 marzo), dal romanzo di Victor Hugo (l’adattamento è di Luca Doninelli), per la regia di Franco Però, coprodotto da Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Centro Teatrale Bresciano e Teatro De Gli Incamminati. Un grande affresco storico ma anche l’attento ritratto di un protagonista monumentale come Jean Valjean; un’opera capace come poche altre di parlare al nostro tempo, che ha infinite assonanze con l’attualità. A capitanare un cast di eccellenti interpreti è Franco Branciaroli, che dona umanità e fierezza al complesso personaggio di Valjean.
Di grande originalità gli spettacoli di drammaturgia contemporanea in cartellone. I giorni 14 e 15 gennaio è di scena Misery, la pièce che William Goldman ha tratto dal capolavoro di Stephen King, storia di claustrofobia, follia e orrore. A dare corpo e anima alla vicenda dello scrittore Paul Sheldon e di Annie, l’infermiera che si trasforma in carceriera torturatrice pur di salvare il suo personaggio preferito, sono Filippo Dini (che firma anche la regia) e Arianna Scommegna. Una grande opera sul potere magico della narrazione, sulla fascinazione e l’amore che ogni essere umano prova per le storie e per chi le racconta.
Di tutt’altro segno il divertente Le regole per vivere (30 e 31 gennaio), dell’autrice scienziata Sam Holcroft (la traduzione è di Fausto Paravidino). Dopo il grande successo de Le prénom, la compagnia diretta da Antonio Zavatteri porta sui palcoscenici italiani una delle commedie più comiche andate in scena a Londra negli ultimi anni, uno spettacolo non convenzionale in cui lo spettatore è l’unico a conoscere “le regole del gioco”.
Torna a Monfalcone, attesissimo, Marco Paolini, autore e protagonista de Nel tempo degli dei – Il calzolaio di Ulisse (18 e 19 febbraio), per la regia di Gabriele Vacis. Nato come Odissea “tascabile” lo spettacolo, cresciuto nel tempo, racconta il rinnovato esilio cui si obbliga Ulisse dopo vent’anni di assenza e disavventure, quando abbandona la moglie e il regno e riparte ma, soprattutto, abbandona gli dèi che lo vorrebbero trionfante e immortale.
È l’Odissea del figlio di Ulisse, invece, la protagonista del nuovo spettacolo di Gioele Dix, che chiude il cartellone di prosa i giorni 30 e 31 marzo. Con Vorrei essere figlio di un uomo felice Dix ci regala un monologo intenso, personale ed estremamente divertente che ruota attorno all’idea della paternità. Usando come guida l’Odissea, e toccando lungo il percorso autori a lui cari e momenti della sua storia familiare, afferma il comune destino dei figli: la lotta individuale per meritare l’amore e l’eredità dei padri.
È un grande musical natalizio a impreziosire il mese di dicembre. I giorni 18 e 19, infatti, è di scena A Christmas Carol – Canto di Natale, il musical ispirato al celeberrimo racconto di Charles Dickens. Nella versione italiana, di cui Fabrizio Angelini firma regia e coreografie, è Roberto Ciufoli a interpretare il vecchio usuraio Ebenezer Scrooge e a guidare un cast di 19 artisti. La novella di Dickens e il personaggio di Scrooge trovano eco nell’indifferenza e nell’intolleranza del nostro presente: così la versione italiana di A Christmas Carol, con la presentazione per la prima volta in Italia delle bellissime musiche di Alan Menken, diventa un invito forte e positivo a essere più disponibili verso il prossimo.
Torna a caratterizzare la stagione di prosa “AltroTeatro”, la rassegna dedicata alla drammaturgia contemporanea, ai diversi linguaggi scenici e alla contaminazione fra questi. Agli spettacoli Ho perso il filo e Nel tempo degli dei si affiancano, nel programma della rassegna, altri quattro appuntamenti. Mi chiamo Andrea, faccio fumetti (28 novembre), di e con Andrea Santonastaso, è una biografia, un monologo disegnato, un omaggio all’arte di uno dei più grandi disegnatori italiani, Andrea Pazienza. Santonastaso (oggi attore, una volta disegnatore di fumetti) mette in scena i suoi personaggi (Pentothal, Zanardi, Pertini…), entra ne Gli ultimi giorni di Pompeo (la sua storia più struggente), disegna in scena e dichiara la sua impotenza di fronte al talento immenso di questo istrione dei colori.
Il 12 febbraio è invece la volta di Mario Perrotta, che torna al Comunale con In nome del padre, di cui è autore e interprete. Lo spettacolo, che racconta la storia di tre padri, diversissimi fra loro per estrazione sociale e provenienza geografica, nasce da un intenso confronto con lo psicanalista Massimo Recalcati (consulente alla drammaturgia dello spettacolo), che alle relazioni familiari ha dedicato gran parte del suo lavoro.
Almeno tu nell’universo (4 marzo) è invece l’omaggio che le attrici Matilde Facheris, Virginia Zini e Sandra Zoccolan fanno a Mia Martini, voce fra le più intense della musica italiana. Un articolato racconto in musica e parole che spazia dalle sue canzoni (le più conosciute ma anche i gioielli più nascosti) ai ricordi personali, dalle testimonianze dei tanti amici artisti alle tormentate storie d’amore, per restituire la grandezza e la fragilità di una voce potente e commovente, di una donna capace di ricominciare ogni volta da capo.
Dopo il successo di Pss pss della passata stagione, torna in “AltroTeatro” il nouveau cirque. L’11 marzo approda a Monfalcone, in esclusiva regionale, Machine de Cirque, spettacolare performance dell’omonima compagnia del Quebec fondata nel 2013 da Vincent Dubé, artista di circo internazionale che ha radunato attorno al progetto giocolieri, acrobati e un percussionista, tutti talenti nati nell’ambito del Cirque du Soleil. Nello spettacolo, cinque uomini sopravvissuti all’apocalisse devono inventare un modo per sopravvivere, usando estro e fantasia per modellare un universo divertente e surreale, cimentandosi con bascula, clave, bicicletta acrobatica, palo cinese e perfino asciugamani. Uno spettacolo energico, audace, in costante bilico fra comicità e poesia.
A completare l’offerta della nuova stagione di prosa, fuori abbonamento, è lo spettacolo di danza contemporanea Night Garden (5 febbraio), l’ultimo lavoro dell’innovativa compagnia Evolution Dance Theater di Anthony Heinl, che nella sua carriera ha ballato per coreografi di fama mondiale quali David Parsons e Martha Graham, nelle cui performance si fondono danza, acrobazia ed effetti visivi, arte e tecnologia.
Per i bambini e le loro famiglie tornano invece gli spettacoli di “Piccolipalchi”: Belle bestie – Viaggio semi-serio tra piccoli animali (8 dicembre) e Pam pam (11 gennaio), concerto vocale del Quarteto Gordon.
Anche per la nuova stagione, ad anticipare tutti gli eventi in cartellone, alle ore 20.00, nella cornice informale del Bar del Teatro, tornano gli incontri di “Dietro le quinte”: brevi ma preziose guide all’ascolto e alla visione per godere al meglio di quel che accade sul palcoscenico, che potranno essere seguiti anche on line in diretta Facebook.
Prosegue infine “Dentro la scena”, l’articolato progetto di educazione al teatro e alla musica rivolto alle scuole che prevede un percorso di approfondimento su alcuni degli spettacoli di prosa, una serie di matinée con alcuni dei concertisti e due spettacoli musicali: L’archetto nella roccia, storia di musica a fumetti con Le Formiche di Fabio Vettori e I Virtuosi della Rotonda, e la versione di Pierino e il lupo con il Gabriel Fauré Consort e I Papu.
Dal 7 al 21 settembre gli abbonati alla passata stagione possono riconfermare il proprio posto e abbonamento, mentre dal 24 al 26 settembre è il turno di chi desidera cambiare posto. Sabato 28 settembre inizia la vendita dei nuovi abbonamenti e sabato 5 ottobre quella delle diverse card.
Ulteriori informazioni su cartelloni e altre iniziative, abbonamenti, card e biglietti sono pubblicate sul sito web (www.teatromonfalcone.it) e sulla pagina Facebook del Teatro.