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OnStage!festival reloaded

Il 5 e 6 novembre al Teatro Menotti, Milano

OnStage!festival
Foto di Stefano Corso

OnStage!festival è una rassegna in lingua originale inglese nata dalla pluriennale esperienza di In Scena!, festival di teatro italiano a New York, con la volontà di creare e rendere percorribile un ponte interculturale permanente fra Roma e New York, che ha come veicolo il teatro, arte viva e contemporanea per definizione. Scopo ultimo è la rivitalizzazione di un dialogo internazionale in campo artistico e culturale a tutto tondo.

OnStage!festival è dunque focalizzato sul teatro indipendente, quello che in modo più immediato reagisce alle sollecitazioni sociali, che è capace di osservare in maniera critica e che cerca apertura e condivisione con il resto del mondo.

Dopo la prima edizione tenutasi a Roma a gennaio 2019, OnStage!festival presenta un’edizione reloaded in tour a Milano, Roma e Napoli, dal 5 al 16 novembre prossimi. Nel corso di questo nuovo appuntamento viene riproposto il format del festival, che vede spettacoli in lingua originale, seguiti da Q&A con gli artisti provenienti appositamente dagli USA, testi di nuova drammaturgia statunitense in traduzione e incontri su temi di attualità in collaborazione con associazioni locali, per un totale di 12 date nelle tre città italiane. Alcune repliche sono espressamente dedicate alle scuole di vario ordine e grado.

I due spettacoli che si è scelto di riportare in scena affrontano il bullismo e l’integrazione culturale con particolare riferimento al mondo islamico, e i due incontri presentati a Milano si avvalgono rispettivamente della collaborazione con Pepita ONLUS, per affrontare il tema del bullismo con l’ausilio di un’associazione che lavora sul campo, e con Rajae Bezzaz, inviata Mediaset che si occupa di musulmani e integrazione per Striscia la notizia. Il festival sarà dunque occasione per osservare come la nuova drammaturgia statunitense affronta l’attualità e per rilanciare un dibattito ed un confronto interculturale sulle tematiche introdotte dagli spettacoli.

OnStage!festival è un’iniziativa promossa da KIT Italia (Roma), The International Theatre (Roma) e Kairos Italy Theater (New York), in collaborazione con MTHI. La prima edizione 2019 è realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia e del Comune di Roma Capitale ed in partnership con: Università degli Studi Roma 3 (Dipartimento Lingue Letterature e Dipartimento Filosofia Comunicazione Spettacolo), Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro di Roma, DAMS – Discipline Arti Musica e Spettacolo, Scuola di Recitazione Teatro Azione, Cherry Lane Thatre Mentor Project, American Playwrights Project, Off Off Theatre. Partner tecnici: Camera42, CS Graphic Design, We The Italians

Il festival è gemellato con INSCENA! Italian Theatre Festival New York

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SPETTACOLI

5 novembre ore 20:30

LA RAGAZZA
(titolo originale THE GIRLFRIEND)

di Leland Frankel

Traduzione Daph Mereu

Regia Pietro Bontempo

Con Mily Cultrera di Montesano, Cristina Del Grosso, Amedeo Bianchimano

Spettacolo in italiano

Testo vincitore del primo OnStage! Drama Award per la drammaturgia statunitense, assegnato ad un’opera inedita.

Il testo è costruito su tre venticinquenni, due ragazze ed un ragazzo, e ruota intorno al concetto di responsabilità personale raccontando un inquietante rapporto fra compagni di college, sfociato in una strage nella scuola. L’opera, nella traduzione di Daph Mereu – appositamente realizzata e pubblicata da La Mongolfiera Editrice nella neonata collana dedicata a OnStage Award – è stato presentata in anteprima assoluta a gennaio presso il Teatro Torlonia, in collaborazione con il Teatro di Roma.

Sinossi

Olivia “Liv” Hughes era la ragazza più popolare di Grace Hills High; Sylvia Merwin una delle emarginate più denigrate. Poi Eddie Cleary portò la pistola a scuola e tutto cambiò. Dieci anni dopo le strade di queste due donne si sono drasticamente allontanate: Sylvia vive una vita apparentemente perfetta in città, con un lavoro fantastico e un ragazzo amorevole, Liv è una tossicodipendente in fase di recupero. Prendono accordi per incontrarsi in circostanze misteriose, e Liv rivela un fatto del loro passato comune dimenticato e scioccante. Ne consegue una brutale e sconvolgente resa dei conti, mentre Sylvia e Liv tentano di riconciliare la storia sanguinaria con le loro vite presenti. Innocenza, colpevolezza, onestà, inganno… quando un’azione malvagia viene compiuta, chi è veramente responsabile?

OnStage Award – motivazioni: Drammaturgia interessante per i continui cambi di vista, che mirano a sospendere e rimpallare il giudizio sulle parti in causa, per l’attualità della tematica e del suo sviluppo narrativo. Notevole la maturità stilistica della scrittura, sia per la sensibilità di indagine negli sviluppi emotivi delle protagoniste, sia per la dinamica di tensione e suspance. La storia si eleva e pone delle attualissime e profonde riflessioni sulle responsabilità, di tutti.  La struttura è ben congegnata, fluida, resa da un linguaggio tagliente, diretto, secco. Il nodo drammatico è costruito attorno a questioni non solo umanamente dense, ma anche rilevanti su un piano etico, e pone allo spettatore quesiti complessi senza facili risposte.

Leland Frankel si è recentemente diplomato sia alla UCLA School of Theater, Film and Television (BA in Playwriting) sia all’American Repertory Theater Institute at Harvard University (MLA in Dramaturgy). Le sue opere teatrali sono state prodotte da Manhattan a Kealakekua (Hawaii), e Leland è stato candidato a premi nazionali e internazionali, inclusa la BBC International Radio Playwriting Competition. Più recentemente, il suo testo Woke ha debuttato al Playwrights Horizons insieme ad una nuova piéce di David Auburn. Leland è inoltre co-fondatore della Shinbone Theatre Company, a Los Angeles, lavora come scrittore creativo per Spatialand, un’azienda che si occupa di realtà virtuale, recentemente acquisita da Walmart.

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6 novembre ore 20.30

DIRTY PAKI LINGERIE

Scritto e interpretato da Aizzah Fatima

Drammaturgia Cobina Gillitt

Diretto da Erica Gould

Spettacolo in lingua originale con sopratitoli in italiano, curati da Giulia Casati a partire dalla traduzione di Alessandra Porcù, realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Lingue Letterature e Culture Straniere dell’Università di Roma Tre nell’ambito del progetto per la didattica innovativa “La traduzione per il teatro” a cura di Sabrina Vellucci con la partecipazione di Barbara Antonucci, Maria Paola Guarducci, Maddalena Pennacchia e gli studenti del corso Magistrale in Letterature e Traduzione Interculturale e del Dottorato in Lingue Letterature e Culture Straniere.

Un carosello di personaggi rappresenta l’universo femminile pachistano-americano-mussulmano, in cui donne di diverse generazioni lottano per vivere in modo coerente con la loro visione in un mondo fortemente occidentale. Lo spettacolo valica ogni confine tra cultura, religione e genere presentando un mosaico ricco, sexy e contagiosamente divertente del sublime, comico, poetico e politico.

Presentato per la prima volta in Italia nell’ambito di OnStage! Festival 2019, Dirty Paki Lingerie è andato in scena a NYC, Londra, Toronto, in Turkmenistan, Pakistan e al Fringe Festival di Edimburgo con il tutto esaurito. Nel 2013 ha ottenuto una sovvenzione dell’ambasciata statunitense per fare una tournée in Pakistan e nel 2014 è stata scelta per essere il primo spettacolo statunitense a rappresentate gli Stati Uniti all’ International Theater Festival del Turkmenistan.

Sinossi

Ambientato negli USA post 11 settembre, Dirty Paki Lingerie racconta le storie di sei donne mussulmane pachistano-americane fra i sei e i sessantacinque anni, all’incrocio delle due diverse culture. Nello spettacolo sesso, religione e politica entrano in collisione, mentre i preconcetti sulle donne mussulmane vengono infranti in modo vivace e caustico.

Riconoscimenti

Miglior Studio di Produzione (Manchester Theatre Awards, The Lowry 2016)

Miglior Produzione (Broadway World 2016)

Miglior Interpretazione Solista (NYIT 2014)

Miglior Produzione, Miglior Attrice, Miglior Montaggio Sonoro (nomination MITF)

Sovvenzione dell’ambasciata statunitense per una tournée in Pakistan nel 2013

Aizzah Fatima (scrittrice/attrice) ha recitato in Acquittal (Pan Asian Rep), Romeo & Juliet (Access Theatre), Half Hearted (Cherry Lane Theatre), #serials@theflea (The Flea Theater), Circumcaedere (LABrynth Ensemble), Seven (Martin Segal Theatre, Hostos Cultural Center). Programma TV: High Maintenance (HBO), The Good Wife (CBS) e Guide to White People di Patrice O’Neil (Comedy Central).

Erica Gould (regista) è una regista premiata, che ha lavorato alle prime mondiali degli spettacoli teatrali di Neil LaBute Autobanh e Stand Up (con Mos Def), SpeakEasy (Joe’s Pub/Public Theater), alla prima mondiale di Adopta Sailor di Charles Evered con Sam Waterston e Liev Schreiber (Brave New World/Town Hall) e in Troilio e Cressida (NY Stage & Film).

Cobina Gillitt (drammaturga) è una drammaturga con sede a New York City. Alcuni dei suoi lavori più recenti sono Clive di Jonathan Marc Sherman (una rivisitazione di Baal di Berlot Brecht), regia di Ethan Eawke, Spring Awakening libro e testi di Steven Sater, regia di Kenneth Noel Mitchell e Myself is in Pieces di Kate Maracle, regia di Erica Gould.

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INCONTRI

Responsabilmente bulli – Bullismo, responsabilità e danni collaterali

Martedì 5 novembre ore 21:30

In collaborazione con Pepita Onlus

Il diffuso fenomeno del bullismo ha spesso conseguenze estreme e devastanti, non solo per le vittime dirette. L’impatto sociale di questi eventi ricade sull’intera comunità, che inevitabilmente li subisce, ma che in qualche modo ha anche contribuito a generarli. Qualsiasi atto di bullismo ha evidentemente una vittima designata, ma di chi sono veramente le responsabilità?

Intervengono:

Marco Bernardi, psicologo psicoterapeuta

Pietro Bontempo, regista spettacolo

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Integrazione, un percorso infinito
Mercoledì 6 novembre ore 19:30

Cosa vuol dire integrazione? E’ possibile sentirsi pienamente integrati in una cultura a cui si approda da adulti? Dove colloca la propria identità chi è figlio di due culture profondamente diverse che collidono? Come viene percepita, dall’esterno, l’alterità culturale? Tra curiosità e diffidenza, tra disagio e ironia, l’integrazione è un percorso infinito e sempre di grande arricchimento.

Modera Rajae Bezzaz, inviata di Striscia La Notizia

Intervengono:

Usama El Santawy, Imam di Lecco

Sumaya Abdel Qadervice presidente commissione cultura Comune di Milano, sociologa, scrittrice

Ali Hassoun, artista

Adil Lachguer, mediatore culturale e consulente sociale

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BIGLIETTERIA

PREZZI

  • Intero – 30.00 € + 2.00 € prevendita

  • Ridotto over 65/under 14 – 15.00 € + 1.50 € prevendita

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ABBONAMENTI

10 ingressi + 2 omaggi: € 240,00

5 ingressi: € 140,00

Abbonamenti Community:

10 ingressi + 2 omaggi: € 120,00

5 ingressi: € 70,00

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TEATRO MENOTTI

Via Ciro Menotti 11, Milano – tel. 02 36592544 – biglietteria@tieffeteatro.it

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ORARI BIGLIETTERIA

Dal lunedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00

Domenica ore 14.30 | 16.00 solo nei giorni di spettacolo

Acquisti online

Con carta di credito su www.teatromenotti.org

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ORARI SPETTACOLI

Martedì, giovedì e venerdì ore 20.30

Mercoledì e sabato ore 19.30 (salvo diverse indicazioni)

Domenica ore 16.30

Lunedì riposo

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