pubblicato da Accademia Nazionale di Santa Cecilia
L’Arte Armonica n.18, Serie III, Studi e testi
curato da Annalisa Bini, Flavio Colusso e Ferruccio Tammaro
con Michele dall’Ongaro, Giovanni D’Alò, i tre curatori e alcuni degli autori del volume
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Questo volume costituisce un prezioso contributo di nuovi studi su Sibelius con una messa a fuoco sulla statura dell’artista, sul suo contesto familiare e socio-culturale, attraverso nuove prospettive sul rapporto privilegiato e fruttuoso che il maestro ebbe con l’Italia, percepita come terra ideale, sorgente di natura e arte figurativa, di cui conservò per tutta la vita un’impressione straordinaria.
Dall’amicizia con Ferruccio Busoni al confronto storico- artistico con compositori come Mascagni, Puccini, Respighi, ai viaggi tra Venezia, Firenze, Foligno, Rapallo, Napoli, Capri e Roma, della quale scrisse “Di tutte le città che ho visto Roma è la più bella e la più aristocratica”. Dopo il primo concerto nel 1904 a Bologna, diretto da Arturo Toscanini, le sue musiche furono spesso eseguite in Italia; egli stesso, nominato nel 1916 accademico di Santa Cecilia, diresse nel 1923 all’Augusteo un concerto monografico di proprie composizioni e, nel luglio 1929, il Governo Italiano gli conferì l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce della Corona d’Italia. Un paese, il nostro, che ha influenzato profondamente l’orizzonte spirituale e lo stile di questo compositore, punto di riferimento di una giovane nazione, la Finlandia, che ha essa stessa verso l’Italia, Roma, la lingua latina e la nostra civiltà una particolare ammirazione, considerazione e devozione.
I saggi – quattro dei quali in lingua inglese – trattano argomenti interdisciplinari e anche inconsueti: il ‘paesaggio sonoro’ dell’Italia conosciuta da Sibelius, attraverso incisioni discografiche d’epoca; le musiche di Sibelius nel cinema e nei media; lo stato di avanzamento della pubblicazione dell’edizione critica delle sue opere; il suo rapporto con la canzone napoletana e le frequenti visite all’isola di Capri; un confronto tra gli itinerari di viaggio in Italia degli artisti e degli architetti del Romanticismo nazionale finlandese con l’esperienza italiana di Jean Sibelius per indagare i riflessi della classicità e delle atmosfere mediterranee sulle scelte compositive e linguistiche del musicista; le scelte di repertorio e l’interpretazione da parte dei più affermati direttori d’orchestra italiani; la ricezione delle composizioni sibeliane da parte della critica coeva.
Segno della pur lenta, ma progressiva maturazione degli studi sibeliani in Italia, il libro parla ai musicisti, agli studiosi, agli addetti ai lavori ma anche agli appassionati e al grande pubblico, e corona degnamente la serie di iniziative con cui l’Italia ha celebrato nel 2015 la nascita di Sibelius, le cui composizioni sono ovunque eseguite da importanti interpreti ma del quale è ancora necessario nel nostro paese diffondere e approfondire la conoscenza.
Il volume è pubblicato grazie al contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturalie del Turismo e alla collaborazione di Ambasciata di Finlandia, Institutum Romanum Finlandiae, Conservatorio S, Cecilia di Roma, Sibelius Society Italia, Musicaimmagine.
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SIBELIUS E L’ITALIA
Roma, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, 2019
(L’Arte Armonica n.18, Serie III, Studi e testi)
584 pp. / Euro 35,00
AUTORI dei saggi: Antonello Alici, Chiara Bertoglio, Annalisa Bini, Severi Blomstedt, Marcus Castrén, Cristina Cimagalli, Claudia Colombati, Flavio Colusso, Carla Conti, Giovanni D’Alò, Federico Ermirio, Folke Gräsbeck, Elisa Grossato, Satu Jalas, Kasimir Morski, Veijo Murtomäki, Jean Nirouët, Emilia Pantini, Ferruccio Tammaro, Luigi Verdi, Timo Virtanen, Alessandro Zignani.