testo e regia Ruggero Cappuccio
con Ruggero Cappuccio, Giovanni Esposito, Gea Martire, Marina Sorrenti,
Ciro Damiano, Giulio Cancelli
scene Nicola Rubertelli
costumi Carlo Poggioli
musiche Marco Betta
progetto luci e aiuto regia Nadia Baldi
produzione Teatro Segreto
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La stagione di prosa dell’Elfo Puccini riprende la programmazione martedì 15 ottobre con Spaccanapoli Times di Ruggero Cappuccio. Lo scrittore napoletano, qui anche regista e interprete, mette in scena uno spettacolo lieve e divertente, un’iperbolica festa di famiglia d’incubi e sogni infranti. Cappuccio tornerà ospite dell’Elfo Puccini in febbraio con Essendo stato, il suo celebre monologo dedicato a Paolo Borsellino.
Spaccanapoli Times è una dirompente macchina comica che attraversa il paesaggio umano dell’Italia di oggi con spregiudicata velocità. La storia, ambientata in una Napoli contemporanea vista come detonatore della crisi etica che investe la nostra nazione, mette a fuoco la vita di quattro fratelli in lotta con il modernismo globalizzante che innesca nel mondo dinamiche sociali dalle quali i componenti della famiglia Acquaviva si sentono esclusi.
Giuseppe, il primogenito, è uno scrittore che pubblica le sue opere in assoluto anonimato, combatte il narcisismo che accompagna la creazione artistica e vive tra i binari della stazione centrale di Napoli.
La scena si apre nella vecchia casa della famiglia Acquaviva: un appartamento all’ultimo piano di un palazzo situato in via Spaccanapoli. Gli ambienti sono abbandonati da tempo. Gli unici oggetti che si impongono alla vista sono le migliaia di bottiglie d’acqua, ormai vuote, che ricoprono i muri dei saloni a tutt’altezza.
Giuseppe ha convocato i suoi tre fratelli per una ragione d’emergenza. Gabriella, Gennara e Romualdo lo raggiungono nella dimora in cui hanno vissuto infanzia e adolescenza, ma il motivo della convocazione appare ambiguo e misterioso. La presenza del quartetto Acquaviva nel luogo degli antenati, innesca un esilarante corto circuito tra passato e presente, tra i teneri rituali dell’infanzia e l’avanzata cancerogena del capitalismo.
I quattro fratelli sono disorientati dall’attualità, vivono in dimensioni mentali e fisiche estreme, concretizzando sulla vita punti di vista e interpretazioni follemente comici.
La singolare pazzia sentimentale che ispira gli innamoramenti di Gabriella, la surreale visionarietà di Gennara per il mondo dello spirito e il talento fobico che Romualdo applica nella pittura attivano un confronto serrato sulla possibilità di amare e di esistere.
Così, mentre Giuseppe rivela ai fratelli che una guerra invisibile e mortale incombe sul pianeta, si consuma l’attesa febbrile di una visita che dovrà sciogliere la ragione della convocazione degli Acquaviva nella casa della memoria.
La scrittura di Ruggero Cappuccio si materializza in un italiano che slitta sul terreno delle lingue del Sud, irrorandosi di anglicismi erosivi per una partitura sonora in cui fiammeggiano allegri dirompenti e adagi malinconici. Su tutto regna il ridere e sorridere, dove la comicità volontaria, sferzante e innocente diventa una lente d’ingrandimento per leggere la realtà del male di vivere con impeto tagliente e irriguardoso.
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TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires 33, Milano – Martedì/sabato ore 20.30, domenica ore 16.00 – Prezzi: intero € 33 / martedì posto unico € 22 / rid. giovani e anziani € 17 / under18 € 13.50 – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org.