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Trend: “Furniture”

Dal 19 al 23 novembre al Teatro Belli, Roma

FurnitureScritto da Sonya Kelly (The Wheelchair on my Face, How to Keep an Alien), Furniture esplora la percezione e il possesso delle cose, raccontando la vita di sei persone ed esaminando come tutto ciò che possediamo modelli non solo la nostra visione del mondo ma persino noi stessi.

L’ironia e l’intuizione della commedia di Kelly sono ben bilanciate, attraverso tre atti unici collegati per tematica, in cui i protagonisti si relazionano più facilmente alle cose che non tra loro. Il primo atto si svolge in una importante mostra di modernariato; mobili che hanno superato il loro umile scopo “utilitaristico” e si sono trasformati in “opere d’arte senza tempo”. La tensione divampa tra un marito superficiale, Ed, e una moglie sensibile, Alex. Lui è un’artista in difficoltà che trema al pensiero che la moglie possa confondere le opere d’arte in esposizione con semplici oggetti di uso quotidiano e finisca per sedersi su ciò che lei crede essere una sedia per il galà ma che è invece un’opera d’arte, con conseguente innesco dell’allarme davanti tutta la raffinata platea di intenditori.

Il secondo atto, è un percorso tra passione, consumismo e illusione. Tale è la chimica tra i due personaggi femminili, Steff e Dee, che si sono conosciute su una app di incontri, e che bruciano di passione l’una per l’altra. Ma l’ardore sarà ben presto spento dalla presenza orribile di una poltrona vecchio stile, inaccettabile per i gusti minimalisti e puntuti di Steff. Il terzo quadro vede George, un omosessuale anziano, nei suoi ultimi giorni di vita, organizzare il suo testamento. Vorrebbe lasciare a Michael la sua vecchia chaise longue che apparteneva a Danny La Rue. Dice: “Barbra Streisand vi si sedeva sopra. Rudolph Nureyev ci si è seduto sopra … Judy Garland ci è svenuta”.

Nel discutere con Michael dell’importanza della chaise lounge, George parla a se stesso, considera la sua esistenza come una battaglia vinta duramente. “L’arredamento non è sentimentale”, riflette, “Puoi amarlo, ma non si ricorderà di chi sei”.

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Sonya Kelly

Attrice e drammaturga. Il suo spettacolo di debutto, The Weelchair on My Face, ha vinto un Scotsman Fringe First Award al Fringe di Edimburgo del 2012. Il suo testo How to Keep An Alien ha vinto il Premio come Miglior Produzione al Tiger Dublin Fringe Festival del 2014. Lo spettacolo The Pet Sitter le è stato commissionato dall’Abbey Thestre, e scrive regolarmente per il programma di arte Arena, su RTE Radio 1.

Trend, nuove frontiere della scena britannica XVIII edizione, festival a cura di Rodolfo di Giammarco, 17 ottobre 21 dicembre 2019, Teatro Belli piazza SantApollonia 11/a- 06 5894875, spettacoli ore 21,00, biglietto intero 13 / biglietto ridotto under 26 e over 65 5

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dal 19 al 23 novembre

FURNITURE

di Sonya Kelly

traduzione Natalia di Giammarco

con Cecilia Di Giuli, Valeria Flore, Edoardo Purgatori, Nicola Civinini e Maurizio Mario Pepe

casting director Federica Baglioni

sound design Lorenzo Benassi

assistente alla regia Armando Quaranta

foto di scena e video Manuela Giusto
regia Maurizio Mario Pepe

messa in scena compagnia “La Forma dell’Acqua” / produzione Khora Teatro

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