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Cenerentola due volte

Una tra le favole più note incontra la vicenda personale di un grande compositore alla Casa del Teatro di Torino

Cenerentola
Foto di Giorgio Sottile

Per la coproduzione Fondazione TRG Onlus e Unione Musicale Onlus la scenografia di Lucio Diana si presenta in una veste nuova, inaspettata: metafisica e austera, non lascia spazio ai barocchismi che spesso caratterizzano gli spettacoli di questo genere, limitandosi ai colori bianco, nero e rosso che caratterizzano anche i costumi di Roberta Vacchetta. La scena cattura l’occhio, lasciando alla musica il dovere di appagare tutti gli altri sensi: è come un foglio bianco che Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci, con la regia di Nino D’introna, riempiono di prodezze e meraviglie visive.

Una Cenerentola (Mirjam Schiavello) che neanche sa di esserlo è la affaccendata donna delle pulizie di turno nel teatro dove Gioacchino Rossini (Buonarota) e il librettista Jacopo Ferretti (Pisci) dibattono sul primato della musica e della parola nell’Opera: in questo capitolo delle Favole in Forma Sonata (il fortunato progetto che Buonarota e Pisci portano avanti con Fondazione TRG e Unione Musicale) la composizione della Cenerentola di Rossini è il risultato della mediazione di una novella Cenerentola che fa da paciere alle loro liti.

La favola del pluridecennale duo è impreziosita dall’esecuzione al pianoforte di Diego Mingolla e dalla voce di Schiavello, una protagonista sul doppio livello di finzione della favola classica e della travagliata realizzazione dell’Opera: due volte Cenerentola, ovvero, tanto nel richiamo al celeberrimo personaggio quanto nella sua re-interpretazione in chiave contemporanea.

Il ritmo veloce e appagante dello spettacolo racconta una Cenerentola inedita, una favola “senza tempo” anche perché riferita alla triplice ambientazione dei giorni d’oggi, del XIX secolo di Rossini e del tempo cristallizzato della narrazione. Una Cenerentola riscritta a sei mani giocando sulle aspettative di un pubblico che pretende di conoscerla: l’intelligente citazione al film animato di Walt Disney non è un semplice omaggio, intende piuttosto rassicurare gli spettatori circa il fatto che Schiavello è davvero Cenerentola, anche se non lo sembra (e fa di tutto per non sembrarlo, presentandosi al ballo regale con un kimono…).

Ma rimane una rassicurazione di cui gli spettatori non possono avvertire l’esigenza, ammaliati dal fervore della scena.

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Cenerentola – Rossini all’Opera

di Pasquale Buonarota, Nino D’introna Alessandro Pisci

musiche di Gioachino Rossini

adattamento musicale e pianoforte Diego Mingolla

con Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci, Mirjam Schiavello

regia Nino D’Introna

scene Lucio Diana

costumi Roberta Vacchetta

trasformazioni a cura di Studio Mutazioni / Michele Guaschino

creazione Luci Bruno Pochettino

tecnico audio e luci Emanuele Vallinotti

coproduzione Fondazione TRG Onlus / Unione Musicale Onlus

in collaborazione con Cie Nino D’Introna

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