Da tempo l’Associazione musicale Mario Tiberini aveva in animo di premiare un direttore d’orchestra, che ricopre un ruolo importante nell’opera lirica, ma le piccole dimensioni del pur magnifico teatro Tiberini non permettono la presenza di un’orchestra né in palcoscenico né in platea. Bisognava trovare un’altra location, come qualche altra volta è stato fatto per altri motivi. Il 13 dicembre 2019 l’Orchestra Filarmonica Gioachino Rossini chiudeva il suo progetto su Brahms al Teatro Rossini di Pesaro con il M° Donato Renzetti sul podio.
Quale migliore occasione, vista la disponibilità del M° Renzetti, del M° Antonelli presidente dell’orchestra e di Luca Latini suo collaboratore?
Al termine del concerto del 13 novembre (Sinfonia n. 4 in mi min. op. 98 di Brahms) quindi l’ideatrice del Premio Tiberini è entrata in palcoscenico ed ha conferito il Premio Tiberini d’oro al M° Donato Renzetti con la seguente motivazione:
Musicista raffinato e versatile, unisce sensibilità artistica e rigore stilistico
nell’interpretare e trasmettere i preziosi valori della musica.
Mecenate degli artisti, affianca alla sua brillante carriera
la formazione di giovani direttori e la realizzazione di progetti speciali
con l’Orchestra Filarmonica Gioachino Rossini.
Il M° Renzetti, che ha diretto orchestre di fama in teatri importanti, tiene corsi di alto perfezionamento per direttori d’orchestra, dai quali sono usciti anche Gianandrea Noseda e Michele Mariotti.
A Pesaro lavora con l’Orchestra Filarmonica Gioachino Rossini per progetti speciali sui giovani direttori, alcuni dei quali si sono succeduti nella direzione dell’Orchestra Filarmonica la sera del 13 novembre al Rossini di Pesaro.
Il 24 novembre l’Associazione è tornata al suo abituale teatro, il Tiberini di San Lorenzo in Campo, per un incontro speciale con la musica barocca e per il conferimento del Premio Tiberini d’oro al noto seppur giovane controtenore Carlo Vistoli con la seguente motivazione:
Per le notevoli doti vocali prestate con naturalezza d’emissione alla varietà di affetti dell’opera barocca.
Per la perizia tecnica sia nella dolcezza del cantabile
che nell’ardita coloratura virtuosistica del repertorio antico.
Per la fedele riproposta della vocalità barocca
restituita con proprietà e consapevolezza
degli specifici stilemi esecutivi.
L’artista con arie di Händel e Vivaldi e il maestro Marco Farolfi al clavicembalo con sonate di Scarlatti ci hanno riportato ai fasti e ai virtuosismi vocali e strumentali della musica del ‘700 con un concerto di prestigio e di alto livello, come sempre propone l’Associazione Musicale per la cerimonia del Premio Tiberini con peculiarità diverse in ogni edizione. Quest’anno era la musica barocca la novità, ma anche l’ospitalità da parte di un’altra associazione apre nuove strade per un Premio itinerante.
La giovane di età di Carlo Vistoli non è di ostacolo alla già fulgida carriera internazionale del controtenore nell’ambito della musica barocca. Il timbro bellissimo, la pasta morbida e duttile, la naturalezza d’emissione sia nel cantabile che nella coloratura, il sostegno del suono e la lunghezza dei fiati, la maestria della messa di voce, tenuti insieme da una precisa tecnica esecutiva, lo rendono cantante prezioso e ricercato dai teatri più importanti del mondo per produzioni di rilievo, dirette dai noti direttori d’orchestra.
Händel, Gluck, Sarti, Vivaldi, Cavalli, Monteverdi trovano in Vistoli la voce giusta e l’interprete ideale.
Il clavicembalo del M° Marco Farolfi, pianista-clavicembalista-fortepianista, è l’accompagnamento storico di questo tipo di vocalità e gli artisti hanno formato un duo per acclamati concerti in ogni dove.
Molto apprezzato il libro sul tenore dei due mondi Mario Tiberini, che raccoglie con dovizia di particolari l’avventurosa vita e la strepitosa carriera del tenore, definito “celebre” da Rossini e “superbo” da Verdi.
Foto di Roberto Recanatesi, Davide Dellonti, Giosetta Guerra e Filippo Carboni