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Zhivago Story

Dal 13 al 15 dicembre all'OFF/OFF Theatre, Roma

ZHIVAGO STORYDa venerdì 13 fino a domenica 15 dicembre 2019 all’OFF/OFF Theatre va in scena “Zhivago Story”, il libro che non doveva essere scritto. Il testo ispirato alle vicende precedenti la stesura del celebre romanzo “Il Dottor Zivago”, è scritto e diretto da Angelo Ruta ed interpretato da Pietro Pignatelli, con le musiche originali di Angelo Giovagnoli e le scene di Ivan Paradisi.

Da dove cominciare per raccontare le vicissitudini che portarono alla pubblicazione di un libro come “Il Dottor Zivago”? E soprattutto “come” raccontare questa storia, dal momento che è così rocambolesca da non sembrare vera? E’ meglio cominciare col dire “perché” raccontarla. Il primo e principale motivo è perché “Il dottor Zivago” rappresenta un caso emblematico dell’urgenza di esprimersi, dell’incontrollabile necessità di far sentire agli altri la propria voce. Sulla scena un solo attore incarna tutti i personaggi, accompagnato da una curiosa macchina scenica, una sorta di “scatola delle meraviglie” capace di simulare luoghi e suoni della memoria. È questo il caso di confidare nella potente carica evocativa di certe immagini o di certa musica nel trasportarci altrove; tanto più che l’altrove è un passato recente già radicato in ciascuno di noi, fatto di foto in bianco e nero, di storiche collane di libri, di film entrati nell’immaginario collettivo. L’azione restituisce l’accelerazione del testo, che vede precipitare la situazione quando passa da un fatto privato, la redazione del manoscritto, a un affare di Stato. Siamo negli anni ’50 del secolo scorso, nel pieno della Guerra Fredda: Unione Sovietica e Stati Uniti portano la tensione a un livello altissimo, tanto che per impedire la pubblicazione del libro vengono coinvolti i più alti gradi della politica, della diplomazia e dei servizi segreti di diversi Paesi. Eppure questa storia lascia intatta l’anima dei due protagonisti, lo scrittore Pasternak e l’editore Feltrinelli, che sono stati in grado di pubblicare il manoscritto così come era stato pensato, senza omissioni e senza censure, cioè senza tradirlo.

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