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L’omonima ed eclettica Miss Marple per la prima volta a teatro in Italia

Andato in scena al Teatro Duse di Bologna

Giochi di prestigioIl primo di tanti eventi? Forse addirittura il primo episodio di una saga teatrale? Potrebbe essere questo il futuro della Miss Marple di britannica memoria, conosciuta ai più per gli intramontabili romanzi di Agatha Christie, messa in scena dal coraggioso regista Pierpaolo Sepe. Giochi di prestigio, adattato da Edoardo Erba, porta in teatro per la prima volta in Italia l’eclettica detective di campagna, qui interpretata da Maria Amelia Monti in una versione del tutto cucita su di sé. Della famosa vecchietta, curiosa al limite del pettegolezzo Jane Marple rimangono solo i tweed, la grande borsa alla Mary Poppins capace di contenere qualsiasi (stramba) cosa e i grandi occhialini tondi. Nella messinscena di Sepe la detective si fa ancora più arguta e provocatoria, conservando però l’originale humour inglese che la caratterizza. Sorprendente che quest’ultimo faccia centro nei teatri italiani, non certo abituati alle battute sottili dei vicini recentemente usciti dalla Comunità europea.

Gli spettatori sorridono sornioni e a tratti ridono di gusto seguendo la vicenda ambientata in una grande casa vittoriana, grigia e ferrosa, alla fine degli anni ’40. Miss Marple va a trovare la vecchia amica Caroline, filantropa compagna di collegio sposata al misterioso Lewis, che nutre ambizioni da missionario. In casa vivono i figli dell’ultimo matrimonio e vari figliastri delle precedenti relazioni. Sullo sfondo, assenti scenicamente ma presenti attraverso l’ambientazione sapientemente creata dalle luci di Cesare Accetta, i capannoni in cui vivono criminali che Lewis ha in progetto di redimere. Miss Marple capta immediatamente i malumori e i rancori che si muovono nel sottosuolo delle relazioni familiari ed è pronta ad esercitare il suo naturale istinto da investigatrice quando, improvvisamente, avviene il primo omicidio fra le mura domestiche. In un clima di crescente tensione in cui certo non aiuta il dover stare tutti nello stesso luogo dopo il misfatto, Miss Marple ascolta ora l’uno ora l’altro e, aiutata dai famosi bicchierini di sherry tracannati di nascosto, risolve i misteri dopo un secondo omicidio, accaduto (quasi) sotto gli occhi degli spettatori.

Il disvelamento dei crimini è forse la scena meglio riuscita di Giochi di prestigio e l’artificio teatrale ne è il protagonista: come in una rappresentazione infatti, i personaggi escono da sé stessi per ricostruire i momenti immediatamente precedenti agli omicidi, guidati dal filo dei pensieri svelanti di Miss Marple, che risolve il caso e può finalmente tornare al suo uncinetto e alle sue oche. Maria Amelia Monti vince a pieni voti la scommessa di portare in scena un personaggio iconico della storia della letteratura, ma anche della televisione e del cinema, in una messinscena spumeggiante e lineare allo stesso tempo, egregiamente “giocata” da un cast affiatato e che mantiene costantemente un riuscito equilibrio fra humour e noir.

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