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“Acustica” in concerto

Il 5 marzo presso le Murate Caffè Letterario, Firenze

Trasposizioni Acustiche nell’arpa di Viggiano

Massimo Duino: mandolino – Luca Bersaglieri: chitarra | Marco Massari: percussioni – Vincenzo Arvia: organetto diatonico

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Giovedì 5 marzo alle 22, presso il Caffe Letterario Le Murate (Piazza delle Murate 1, Firenze; ingresso libero; smart lunch, aperitivo & buffet dalle 18; possibilità di cena) ci sono gli ACUSTICA in concerto (Massimo Duino: mandolino, Luca Bersaglieri: chitarra, Marco Massari: percussioni, Vincenzo Arvia: organetto diatonico) con lo spettacolo Trasposizioni Acustiche nell’Arpa di Viggiano, un viaggio acustico ancestrale nell’immaginario musicale lucano: il paesaggio sonoro di comunità rurali “in via di estinzione” in cui, attraverso la musica, si celebra “il mito dell’oltre“. Le varietà timbriche e armoniche della musica lucana regalano atmosfere semplici e complesse allo stesso tempo, storicizzando presenti liquidi, ed umanizzando luoghi dell’essere. Intorno al 1600, In questi luoghi della Basilicata, si pronunciarono celebri frasi, diventate “storie sonore” e fiabe (vedi la celebre raccolta di Basile) che ancora riverberano nelle menti di chi le ha ascoltate e lette nel corso della sua infanzia. Le tematiche sottese allo spettacolo sono: l’importanza del riferimento, “la memoria”, il bisogno di “appaesamento” in luoghi dove si arriva per forza, per piacere o perché costretti. L’assenza, l’abbandono dei luoghi, il repertorio dei suonatori Viaggianesi itineranti, le piccole orchestrine stanziali, sono parte di questa sintesi musicale compiuta dai quattro musicisti. Attraverso la musica lucana e i suoi archetipi, ci si immerge in simbologie mnemoniche dalle origini comunitarie condivise. Un’ esperienza in cui la musica e le sue sonorità acustiche, fatte di accurate trasposizioni per chitarra classica, mandolino, chitarra battente, organetto diatonico percussioni e voce, testimoniano che nei pochi elementi che costituiscono ogni origine, sono irrilevanti le differenze che ci caratterizzano. In Trasposizioni Acustiche Nell’Arpa di Viggiano la musica si fa viaggio, sogno, partenza, assenza e labirinto dell’esistenza, le parole si perdono tra fiabe, miti, ninne nanne e tarantelle. Canti e musiche d’ amore e di festa. Una musica di frontiera che si colloca continuamente sul confine, se non altro per superarlo.

Nell’estate 2019 lo spettacolo Trasposizioni Acustiche nell’Arpa di Viggiano ha aperto lo Sponz Fest ideato e diretto da Vinicio Capossela (https://www.youtube.com/watch?v=JHt0c1q9mV8).

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Mandolino Massimo Duino. Allievo di Paolo della Giovanna, Alessandro Di Puccio, Joy de Vito e Simone Solazzo, è uno specialista di musica tradizionale del sud Italia; ha collaborato con Gianfranco Narracci (cantante e percussionista del gruppo Medilatina e Tarantesys) da cui ha appreso le tecniche del tamburello-tammorra, ed ha proseguito lo studio del mandolino sotto la guida di Mimmo Epifani (mandolinista di Eugenio Bennato), poi con il mandolinista Peppo Grasso. Nel 2005 fonda i Kitammorre UFD, con cui partecipa a più festival in Italia e Francia, e in seguito i Lucanìa, con i quali ha inciso il disco “055” suonando in molti festival di musica popolare tra i più importanti. Attualmente ha all’attivo il progetto di musica minimale Margretts, il progetto di musica noise Zeno in Coscienza, il progetto “In Folk e Reduction“, ed ha ideato e creato insieme al chitarrista Luca Bersaglieri il progetto musicale Trasposizioni Acustiche nell’Arpa di Viggiano.

Chitarra Luca Bersaglieri, molisano, ha studiato chitarra classica con Fernando Lepri e con Giuliano Balestra (alunno di Pujol e Andrés Segovia), in seguito chitarra jazz e improvvisazione con Gianni Zei, allargando lo studio alla chitarra battente, fondendo le pratiche tradizionali con tecniche derivanti dalla chitarra classica e da quella flamenco. Ha preso parte a numerosi festival di musica popolare in Italia e in Europa. Suona inoltre in varie formazioni punk, reggae e di musica popolare; insieme al mandolinista Massimo Duino ha ideato e creato il progetto Trasposizioni Acustiche nell’Arpa di Viggiano.

Percussioni Marco Massari, allievo di Gianfranco Narracci ed elemento dei Kitammorre UFD, dei Lucanìa, di Sanacore, Mezaluna, Margretts, Tetras, In Folk e Reduction e Trasposizioni Acustiche nell’Arpa di Viggiano.

Organetto diatonico Vincenzo Arvia, di Alessandria del Carretto (CS), dove inizia a suonare il tamburo a cornice osservando i suonatori locali e accompagnando le tarantelle del paese. All’età di undici anni inizia a studiare chitarra moderna con il chitarrista jazz Umberto Tricca. A fine 2016, a diciotto anni, inizia lo studio dell’organetto diatonico, dapprima avvicinandosi alle suonate del suo paese che si tramandano per tradizione orale e successivamente, grazie al polistrumentista Luca Bannella, si forma sull’esecuzione di brani della tradizione francese. Inizia ad esibirsi nel 2017 coi Lucanìa; poi col Trio a Soffietto con Luca Bannella e suo padre Carmelo Arvia e collabora con Enzo Mileo ed Ettore Bonafè. Con Massimo Duino è anche nella formazione In Folk and Reduction.

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