Continua l’attività sul web dell’Accademia Filarmonica Romana in attesa della riapertura dei teatri e spettacoli all’aperto prevista per il 15 giugno.
Giovedì 4 giugno (ore 19), in programma il terzo e penultimo incontro del ciclo “Dell’interpretazione” ideato dal direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana Andrea Lucchesini e trasmesso sulla pagina Facebook dell’istituzione romana, progetto che sta ricevendo un’attenzione sempre più ampia di ascoltatori e pubblico social con migliaia di visualizzazioni.
Il tema è quello appunto dell’interpretazione: il musicista dà vita al segno scritto di uno spartito o una partitura, offrendo ogni volta una lettura nuova e personale. È un lavoro lungo, frutto di uno studio approfondito in cui confluiscono la sensibilità e il percorso artistico di ciascun interprete, chiamato a condividerle con gli ascoltatori durante il concerto. Prendendo spunto da alcuni lavori, Lucchesini ne ha già parlato con il violoncellista Mario Brunello e con il pianista Alexander Lonquich. Giovedì 4 giugno ci si addentra invece nel campo della musica contemporanea e nel rapporto ancora più stretto che si viene a creare fra il compositore e l’interprete della sua musica. Protagonisti saranno Ivan Fedele, direttore della Biennale Musica di Venezia nonché uno dei compositori italiani più affermati e importanti nel panorama musicale internazionale, e il violinista premio Abbiati Francesco D’Orazio, interprete dal vasto repertorio, dal barocco alla musica d’oggi, dedicatario di diversi lavori di autori contemporanei di cui ha eseguito molte prime assolute. Si partirà dall’ascolto della Suite francese VIb per violino elettrico a cinque corde ed elettronica, lavoro del 2018 di Fedele, di cui D’Orazio è uno degli interpreti prediletti, e si rifletterà sull’argomento prendendo in considerazione altre esecuzioni di lavori di Fedele come Viaggiatori della notte per violino solo (1983), Mosaïque per violino e orchestra da camera (2008), Thrilling Wings per violino solo (2014), Fünfzehn Bagatellen per trio (2012). Ma l’incontro sarà l’occasione per parlare anche di altri autori del Novecento e contemporanei, e di alcune importati interpretazioni di loro pezzi, come le Variationen op. 27 di Anton Webern eseguite da Maurizio Pollini e L’escalier du diable di György Ligeti secondo il pianista Pierre-Laurent Aimard, che l’ha eseguita in prima assoluta, interprete dedito alla musica contemporanea, membro fondatore dell’Ensemble InterContemporain di Pierre Boulez.
La regia dell’incontro è di Maxim Derevianko. Per chi non potrà collegarsi alle ore 19, l’incontro, una volta pubblicato, rimarrà sul profilo facebook dell’Accademia Filarmonica Romana dove si potrà rivedere in qualsiasi momento, e sarà caricato nei giorni successivi anche sul canale youtube della Filarmonica.
Il quarto e ultimo colloquio sarà con il direttore d’orchestra Daniele Gatti giovedì 11 giugno: sarà Schumann a dare lo spunto alla conversazione, con il celebre Concerto in la minore per pianoforte e orchestra op. 54 per indagare il rapporto fra direttore d’orchestra e solista.
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Guarda i precedenti incontri:
https://www.youtube.com/watch?v=R0nIxuxg7wE&t=6s
(con Mario Brunello)
https://www.facebook.com/728500243904893/videos/2700061540262633/ (con Alexander Lonquich, prima parte)
https://www.facebook.com/728500243904893/videos/253344559082869/
(con Alexander Lonquich, seconda parte)
Info: tel. 06 3201752, www.filarmonicaromana.org