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Sui mistici roghi

Questa poesia di Emanuele Martinuzzi è la traduzione espressionistica di un paesaggio notturno

Questa poesia di Emanuele Martinuzzi è la traduzione espressionistica di un paesaggio notturno. La natura evocata dalle parole del poeta non è la descrizione fisica del paesaggio visto e vissuto dal suo occhio o dal suo animo, ma una trasfigurazione dove ogni elemento naturale o umano si confonde e diventa perciò simbolo, epifania, corrispondenza di un altrove che è la stessa interiorità umana, volta a conoscere il mondo e allo stesso tempo in qualche modo a crearlo continuamente. 

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Sui mistici roghi
“Costellazioni” di Joan Miró

Sui mistici roghi

Sui mistici roghi di rade costellazioni,

tradite dal fumoso canto delle nubi,

marcisce regale e silente la luna,

libera dal passato del sogno:

brace pietrificata nell’illusione.

Lasciano i tetti assopiti

ombre morbidamente feline,

rapite dagli sguardi socchiusi

nel dubbio di una presenza,

partorite da voci inascoltate.

Dalle ferite vermiglie dei venti,

ancora in quella fanciullesca violenza

si denudano le vesti del ricordo.

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