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Un Majakovskij da camera in salsa rock

Licia Lanera debutta al Teatro Carignano di Torino con l'epilogo di "Guarda come nevica", in scena fino al 27 agosto

Guarda come nevica 3
Foto di Manuela Giusto

Al Teatro Carignano di Torino ha debuttato martedì 25 agosto in prima assoluta Guarda come nevica 3. I SENTIMENTI DEL MAIALE, scritto e diretto da Licia Lanera e interpretato da Licia Lanera con Danilo Giuva. In scena con loro i musicisti Dario Bissanti (chitarra e voce), Giorgio Cardone (batteria), Nico Morde Crumor (basso). Lo spettacolo, coprodotto da Compagnia Licia Lanera, TPE – Teatro Piemonte Europa, Festival delle Colline Torinesi, sarà replicato al Carignano fino al 27 agosto, nell’ambito della rassegna SUMMER PLAYS. Sere d’estate al Teatro Carignano organizzata dal Teatro Stabile di Torino e da TPE – Teatro Piemonte Europa. Guarda come nevica 3. I SENTIMENTI DEL MAIALE è il primo degli undici spettacoli dal vivo che compongono il cartellone del 25° Festival delle Colline Torinesi – diretto da Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla – che quest’anno, a causa dell’epidemia, si svolgerà in una forma inedita con appuntamenti distribuiti lungo un anno, dal 25 agosto 2020 alla primavera 2021.

In scena un maiale squartato appeso come al macello, i musicisti già disposti a raggiera sul fondo, pronti a scandire le note del terzo tempo di Guarda come nevica il progetto della Compagnia di Licia Lanera che partendo dalle opere e dalla vita di Bulgakov, Cechov e Majakovskij intesse dal 2018 un dialogo profondo fra l’anima immortale di questi tre colossi della letteratura russa, e mondiale, e la contemporaneità. Un dialogo fertile che è iniziato nel 2018 dalle parole di Cuore di cane per approdare a Il Gabbiano fino a “I sentimenti del maiale”. Licia Lanera aveva iniziato a disegnare la messa in scena di questo ultimo capitolo della trilogia, immaginando un afflato poetico, un respiro aulico per chiudere il percorso, quando l’epidemia ha costretto il mondo al lockdown, all’isolamento forzato, all’inquietudine. E la situazione di incertezza e disagio ha sprofondato il mondo in una catastrofe sanitaria, sociale e umana, e ha messo in forte crisi un settore come quello teatrale che ha subito pesantissime conseguenze produttive ed economiche. Questa situazione non poteva non creare un riverbero immediato nell’opera, nell’anima dell’artista ed ha sfondato il percorso produttivo finendo dritto ad occupare un posto di primo piano nella drammaturgia e nell’impianto scenico. Un divano bianco, la neve già caduta sul palco, il maiale, la band, solo questo è rimasto nella tempesta della crisi che evoca scenari di morte, di apocalisse, di incertezza assoluta, mentre il maiale squartato penzola evocando l’imminenza di una fine annunciata, di una distruzione sociale e culturale che non risparmierà nessuno. Licia Lanera esprime il disagio che il periodo di chiusura, di isolamento ha provocato, denuncia il vuoto creativo, l’inquietudine nei rapporti umani, la paura e allo stesso tempo il fascino della morte, la seduzione del suicidio, che ha colto artisti che in giovane età purtroppo hanno deciso di togliersi la vita, consegnandosi in immortale giovinezza e perfezione ai posteri, ma lo fa sempre realizzando cortocircuiti comunicativi che risultano divertenti, tragicomici, veri in dialogo equilibrato e naturale con il bravo e versatile compagno di scena Danilo Giuva. Tempi comici, trovate sceniche, dialoghi serrati e quotidiani arrivano direttamente allo spettatore che si sente coinvolto e trascinato nell’opera grazie anche agli interventi musicali della potente rock band in scena. Il climax della messa in scena arriva però sul finale quando Licia Lanera, camicia gialla lucida e capelli blu verdi, prende in mano il microfono e impossessata dal demone dell’inquietudine di Majakovskij ci regala un’interpretazione magnifica di una delle poesie più belle del poeta russo, basculando fra stati di materia differenti dalla parola, al grugnito, al canto accompagnata da una perfetta cornice sonora rock sperimentale. Un finale di grandissimo impatto e di intensa tragicità che chiude con una forte spinta emotiva uno spettacolo autentico, sentito e profondamente attuale.

Visto il 25 agosto 2020.

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GUARDA COME NEVICA 3. I SENTIMENTI DEL MAIALE

di Licia Lanera

regia Licia Lanera

con Danilo Giuva e Licia Lanera

chitarra e voce Dario Bissanti / batteria Giorgio Cardone / basso Nico Morde Crumor

luci Cristian Allegrini

fonica Francesco Curci

scene Riccardo Mastrapasqua

aiuto scenografo Silvia Giancane

costumi Angela Tomasicchio

assistenti alla regia Annalisa Calice e Caterina Filograno

co-produzione Compagnia Licia Lanera / TPE – Teatro Piemonte Europa / Festival delle Colline Torinesi

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