Dopo la prima con un concerto di gran classe di Nello Salza con il suo gruppo e la sua mitica tromba, la proiezione di “Due piccoli italiani” di Paolo Sassanelli e la presenza dell’attore Francesco Colella, il “Grillo cinema village” prosegue nella sua programmazione di cinema all’aperto che vedrà domani sera – 22 agosto – alle 21 la proiezione de “La vera leggenda di Tony Vilar”, per la regia di Giuseppe Gagliardi; un “mockumentary”, ossia un film che ricalca i moduli stilistici e narrativi propri di un documentario ed in cui alcuni fatti reali s’intrecciano con altri momenti fittizi. Vi si racconta il viaggio alla ricerca del cantante argentino Tony Vilar. Ma chi era Tony? In origine si chiamava Antonio Ragusa, emigrante calabrese che partì nel ‘52 alla volta dell’Argentina. Diventato Tony Vilar, riuscì in breve tempo a risultare uno tra i più famosi cantanti dell’America Latina, grazie soprattutto al brano “Quando calienta el sol”. Improvvisamente, tuttavia, Vilar sparì e di lui non si seppe più nulla. Due decenni dopo la sua scomparsa un cugino di secondo grado, il musicista italiano Peppe Voltarelli, si mise sulle sue tracce per fare luce sul mistero della sua scomparsa.
Su Peppe Voltarelli è anche cantautore ed attore calabrese. Nel ‘91 fonda insieme a Franco Catalano e Salvatore De Siena “Il Parto delle nuvole pesanti”, band conosciuta in Italia per la sua musica folk-rock sperimentale. Dal ‘91 al 2005 Voltarelli registra nove album con la band. Nel 2005 lascia il gruppo per dedicarsi alla carriera da solista. Il primo lavoro da solista è il film “La vera leggenda di Tony Vilar”, del regista Giuseppe Gagliardi. Del film La vera leggenda di Tony Vilar Voltarelli è autore delle musiche e interprete. Nel 2007 esce “Distratto ma però” il primo lavoro discografico da solista prodotto da Alessandro Finazzo della Bandabardò che vede la partecipazione di Roy Paci, Sergio Cammariere, Pau dei Negrita e Giancarlo Cauteruccio. Il disco entra nella cinquina dei finalisti per la targa Tenco 2007 riservata alle opere prime partecipando alle serate conclusive del Premio Tenco al Teatro Ariston di Sanremo. “Ultima notte a Malà Strana”, il secondo album della carriera solista, viene pubblicato in Francia e presentato in anteprima a Parigi con un concerto al teatro Alhambra il 28 settembre 2010. Si aggiudica la Targa Tenco 2010 come miglior album in dialetto, primo disco in calabrese a ricevere tale onorificenza. Negli anni tiene concerti a Buenos Aires, New York, Portland, Seattle, Los Angeles, Bruxelles, Barcellona, Colonia e Lussemburgo. Partecipa al Montreal International Jazz Festival 2013 con due concerti al Savoy du Metropolis. Lamentarsi come ipotesi (OtrLive – Universal 2014) è il suo terzo album di inediti in studio. Il Caciocavallo di Bronzo è il suo primo romanzo “cantato e suonato” pubblicato da Stampa Alternativa.