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Aspettando il telegramma

Dal 22 ottobre all'8 novembre al Teatro Elfo Puccini, Milano

Aspettando il telegramma
Foto di Laila Pozzo

di Alan Bennett
traduzione di Maria Grazia Gini
uno spettacolo di e con Luca Toracca
costumi Ortensia Mazzei, collaborazione musicale Giuseppe Marzoli
luci e suono di Michele Ceglia
produzione Teatro dell’Elfo

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Torna in scena Aspettando il telegramma, seconda tappa del viaggio che Luca Toracca ha compiuto nel teatro di Alan Bennett, scegliendo nella produzione di questo sublime autore inglese i monologhi più adatti alle sue corde d’interprete.

L’attore si cala qui nei panni di Violet, una vecchietta di 95 anni degente in una casa di riposo, sperimentando con lei tutti i sentimenti che ha attraversato nella sua lunga vita. Tra squarci d’ironia e ilarità e tuffi nel passato, ripercorre il suo vissuto fatto d’amori, di gioie, e di dolori. Toracca ha compiuto un’approfondita osservazione del mondo della terza età, arrivando alla amara conclusione che, spessissimo, si tende a ‘rottamare’ questa larga fascia di umanità, commettendo indiscutibilmente una barbarie. Chi ha lungamente vissuto è permeato d’esperienza, di storia, di umanità e quindi è una ricchezza per la società ed è meritevole di considerazione e non di sopportazione o di compatimento. Battagliamo e ci schieriamo per abolire tutte le diversità, dimenticando spesso che ciò che ci aspetta è molto più vicino di quanto si possa credere: la vecchiaia.

Grazie alla ricchezza del suo linguaggio, sempre caratterizzato da ironia, Alan Bennett fa toccare all’attore tutte le corde del suo essere, gli permette di sentire i sentimenti, per poi empaticamente trasmetterli al pubblico.

Questo spettacolo è dunque dedicato, ora più che mai, alle persone anziane isolate nelle case di cura.

Il percorso di Toracca nel teatro di Bennett si concluderà in dicembre (dal 2 al 13) con il debutto di un terzo monologo, Un letto fra le lenticchie, spettacolo che attende di andare in scena dal marzo scorso, quando a causa del lockdown era stato annullato.

Anche al centro di questo testo c’è una splendida figura femminile, Susan, rivendica il proprio ruolo nel mondo: «Voglio vivere la vita come voglio senza condizionamento alcuno». Susan intende vivere al di là di quello che le convenzioni sociali le imporrebbero in quanto moglie di un vicario della chiesa anglicana. Afferma le sue convinzioni sociali e religiose combattendo contro i bacchettoni che la circondano, portando avanti le sue istanze e il suo modo di concepire la vita.

Il testo, come i precedenti monologhi, godono della magistrale scrittura di Alan Bennett – acuminata, ironica e al tempo stesso commovente – che con leggerezza tratteggia personaggi ed ambiente creando un imprevedibile divertissement, mai superficiale o volgare.

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TEATRO ELFO PUCCINI, sala Fassbinder, corso Buenos Aires 33, Milano mar/sab ore 19.30, dom ore 15.30 – Prezzi: intero € 33 / rid. giovani e anziani €17,50 / online da € 16,50- Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org

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