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Comunità Officina

IL CONTESTO
Il Teatro Officina è un posto strano, dove una grande parte del lavoro e delle energie degli attori vengono investite su tutto ciò che sta fuori dalla sala teatrale: il quartiere, le case popolari, le attività sociali, le reti di territorio.

Lo fa dal 1972, quando nacque da un comitato di quartiere che prese in gestione una vecchia sala da ballo e la trasformò in una sala teatrale.

Questo stile di lavoro è pervaso da una forte dimensione etica che a noi piace racchiudere nell’espressione “la responsabilità del dire” che è nel contempo quella dell’attore che sul palcoscenico opera con la parola conoscendone i meccanismi e il potere trasformativo, ed è anche ovviamente il farsi carico del dare voce alle umanità concrete.

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CHE COSA E’ COMUNITA’ OFFICINA
Dentro questo percorso – che è teatrale e umano insieme – nasce Comunità Officina, una libera aggregazione di persone che si prendono cura dei legami che stanno alla base di una comunità mettendo in campo una pratica di ascolto, accoglienza, disponibilità, rispetto e valorizzazione dei bisogni e dei sogni delle persone.

Un gruppo di giovani affiancato da alcune figure del Teatro Officina ha già individuato una serie di ambiti attraverso i quali operare mettendo a disposizione a titolo volontario il proprio impegno: ospedali, doposcuola per bambini in difficoltà, lingua per immigrati stranieri, distribuzione aiuti alimentari.
Si tratta quindi di un gruppo informale (non è quindi un’associazione finalizzata al raccoglimento di finanziamenti per sé), un insieme di persone che cerca di tenere insieme il proprio fare teatrale con l’impegno sociale e civile.

PERCHE’ SI LEGA AL NUOVO SVILUPPO DI MILANO
La costruzione di legami di comunità che siano reali e concreti (non come a volte purtroppo capita con reti formali esibite su tavoli territoriali alle quali però non corrisponde nulla sul piano della vita concreta delle persone) ci pare il miglior viatico per incamminarci verso la costruzione di una “città dei 15 minuti” che – accanto alle necessarie modificazioni funzionali e logistiche – deve prevedere la costruzione dal basso di relazioni di vicinanza.

Cosa c’entra tutto questo con il teatro? C’entra.

La città dei 15 minuti
I legami fra persone si costruiscono più facilmente e si consolidano nel tempo se si radicano nel territorio e nel quartiere in cui viviamo: tutti i modelli europei di città sostenibile tendono infatti a valorizzare le relazioni di prossimità.
Proprio questo è stato recentemente al centro delle decisioni della task force delle

principali città mondiali C40, guidata dal nostro sindaco Sala, che ha messo a tema la necessita di re-immaginare le città dopo i cambiamenti impressi dalla pandemia.

Nello specifico, il programma collettivo di questo network ‘visionario’, come lo definisce l’ufficio stampa del Comune di Milano, prevede la creazione della ‘città dei 15 minuti’, dove tutti gli abitanti siano in grado di soddisfare la maggior parte delle loro esigenze grazie a servizi situati a breve distanza dalle loro case, raggiungibili a piedi o in bicicletta. Si parla di restituzione delle strade alle persone, riallocando in modo permanente più spazio stradale per i pedoni e i ciclisti, di posti di lavoro sostenibili e di economia inclusiva per migliorare la vivibilità e la salute.


Questa progettualità, davvero innovativa per una grande metropoli come Milano, può dare grandi frutti se è sostenuta da legami umani di vicinato e di quartiere, ed è proprio a questo lavoro di tessitura fina fra le persone che Comunità Officina vuole dare una mano.

Il progetto “Comunità Officina” ha immediatamente riscosso interesse istituzionale nell’ambito della Città di Milano.

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LE PRIME INIZIATIVE
Le prime iniziative messe in campo da Comunità Officina, soggette ad opportuna messa a punto, sono le seguenti:

Per gli anziani soli residenti nei piani alti nelle case popolari del quartiere con conseguente difficoltà ad uscire di casa: letture a domicilio da parte degli associati a Comunità Officina, quasi tutti con una solida base teatrale e con esperienza nelle iniziative di teatro nei cortili del Teatro Officina. L’occhio attento dei volontari della Comunità Officina verificherà anche eventuali necessità di supporto tecnologico agli anziani per l’interfacciamento con le istituzioni (Comune, Regione, Inps).

Con il mondo del volontariato ospedaliero: data l’impossibilità per i volontari di accedere ai reparti in questo periodo di pandemia si sta concordando con l’Abio (Associazione per il bambino in ospedale) una formazione specifica sull’aspetto della comunicazione.

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TEATRO OFFICINA via Sant’Elembardo, 2 Milano | MM1 Gorla

info@teatroofficina.it www.teatroofficina.it

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